neottolemo
Io di nulla stupir mi saprei:
ché divina, se pur nulla intendo, 205dei suoi mali è l’origine: Crisa13
la crudele, su lui li scagliò.
E ciò ch’egli or patisce, privato
d’ogni aiuto, non è senza mira
d’alcun Nume, perch’ei non avventi 210sopra Troia le frecce dei Numi
invincibili, prima che il tempo
non sia giunto, in cui quelle dovranno,
com’ è fama, espugnar la città.
Strofe III coro
Taci, figliuolo! neottolemo
Che c’ è? coro
La voce sento, la pésta, 215come d’un uomo cui doglia maceri,
da quella parte, non so, da questa.....
Certo, a colpirmi giunge qui, giunge
Il suono, come d’uom che si strascichi
a gran fatica. No, sebben lunge 220suoni la voce sua, non m’inganno:
è questo il gemito d’un grave affanno.