Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) I.djvu/86


TERZO CANTO INTORNO ALL’ARA



coro
Strofe
Fremo di gaudio, pel giubilo mi spicco a voi per l’ètra.
Oh Pane, a questa spiaggia,
oh Pane, oh Pane, lànciati giú da l’aerea pietra
del Cillène cosperso di neve.
O re, fra i Numi artefice di balli1, le spontanee
danze di Nisa e Cnosso or meco intreccia lieve,
ché di danze ora son cupido.
E su l’Icario pelago giungi, di Delo re,
nel tuo fulgore móstrati,
e resta, ognor benevolo, con me.

Antistrofe
Ares2 il morbo terribile or gli sviò dagli occhi.
Evviva, evviva! E candida,
o Giove, ora la luce alma del sol trabocchi
su le navi che solcano i flutti,
poi che Aiace, dimentico d’ogni pena, dei Superi
adesso gli adorabili decreti osserva tutti.