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cxxxii Correzioni e Aggiunte


— da supprìso, supprì.      P. 163, n. 12: 21 ott. 1830 — 21 ott. 1840.      P. 181, n. 12, leggila così: [Su questo vocabolo, che qui è usato per contrapposizione a pivieri e sbusciafratte, si veda la nota 3 del sonetto: La madre ecc., 22 nov. 32.]      P. 187, V. 1, aggiungi una lineetta dopo Ccorèa?      P. 188, v. 4: Tterrarscina — Tterrascina.      P. 228, v. 2: Presidene — Presidente. P. 290-91, aggiungi questa nota: 6 Benedizioni. P. 299, n. 2: 1853 — 1835.      P. 313, v. 4: fa — fà.

VOLUME VI.

P. 35, n. 2: 4 dell’altro, leggi: 5 dell’altro.      P. 78-79, in fine della nota 1, prima di chiuderla con la parentesi, aggiungi: E il 13 marzo 1850, Pierfrancesco Leopardi, fratello di Giacomo, scriveva nel suo Diario: “Oggi, dopo quindici anni che li ho portati, mi son tolto i mustacchi per condiscendere al Governo, che ha mostrato desiderio di veder tolto questo disgustoso segno di rivolta dal viso de’ suoi impiegati governativi e comunali. Io però sento fastidio di questa privazione per la lunga abitudine contratta, e siccome non portava i mustacchi per nessun fine politico di ostilità, tornerò facilmente a rimetterli, tanto più che la mia fisonomia, non certamente bella, ora mi sembra alquanto ridicola, ed io, potendolo, voglio risparmiare al mio prossimo l’incomodo di ridere alle mie spalle.„ Antona-Traversi, Studi su G. Leopardi; Napoli, 1887; pag. 136.      P. 186, in fine della nota 1, aggiungi: [La brachetta.]      P. 307, n. 7: aspettetela — aspettatela.      P. 358, n. 2: menbro — membro.


NB. In molte copie del foglio precedente manca questa correzione: Volume I, pag. 10, n. 2-3: 1812, leggi: 1813.