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dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. | 519 |
V
Vanità del discorso di quelli che giudicano la sfera stellata troppo vasta nella posizion del Copernico |||
La velocità maggiore compensa precisamente la maggior gravità |||
Velocità diconsi eguali quando gli spazii passati son proporzionali a i tempi |||
Venti da Terra perturbano l’aria |||
Venere grandissima verso la congiunzione vespertina, e piccolissima verso la mattutina |||
Si conclude necessariamente, Venere raggirarsi intorno al Sole |||
Altra difficoltà mossa da Venere contro al Copernico |||
Ragione onde avvenga che Venere e Marte non ci appariscon variar grandezza quanto conviene. |||
In Venere la mutazion di figura argomenta, il suo moto essere intorno al Sole |||
Altra seconda cagione del poco ricrescer di Venere |||
Venere rende inescusabile l’error degli astronomi nel determinar le grandezze delle stelle |||
Venere, secondo il Copernico, è lucida per se stessa |||
Apparenze di Venere si mostran discordi dal sistema Copernicano |||
Vero e bello son l’istesso, come anco falso e brutto |||
La vertigine veloce ha l’acuità d’estrudere e dissipare |||
Posta la vertigine della Terra, la palla nell’artiglieria eretta a perpendicolo non si muove per linea perpendicolare, ma per una inclinata |||
Cause della disegualità delle suttrazioni e degli additamenti della vertigine diurna sopra ’l moto annuo |||
Vibrazioni del medesimo pendolo si fanno con la medesima frequenza, siano esse grandi o piccole |||
La virtù che conduce i proietti gravi in alto, non gli è men naturale che la gravità che gli muove abbasso |||
Virtù mirabile interna del globo terrestre di riguardar sempre la medesima parte del cielo |||
fine della tavola delle cose più notabili
che si contengono in questo libro.