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Filippo da Siena - Gli Assempri.djvu/35
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3
8.°
D’uno ipocrito che morendo diceva a’ figliuoli che l’aitassero, però che ’l diavolo nel portava: e così dicendo morì.
9.°
D’uno usuraio el quale doppo la sua morte apparbe a un suo figliuolo a modo d’un’ombra d’un fummo nero, e disse ch’era dannato.
10.°
Del giudicio d’un uomo el quale aveva fatto ogni mal guadagno.
11.°
Del giudicio d’un grande usuraio ne la città di Padova.
12.°
Del giudicio di un grandissimo e crudele usuraio del castello di Radicofani.
13.°
Come un giocatore bastemiando Idio, ne fu portato dal diavolo in anima et in corpo.
14.°
1
..............
15.°
Del giudicio di un pessimo religioso apposta
2
.
16.°
D’un uomo e d’una sua donna ch’aconsentiro che una maledetta incantatrice desse ’l lor figliuolo al diavolo per farlo guarire.
↑
La civiltà del tempo nostro ci ha consigliato a sopprimere questo assempro.
↑
Così l’orig. ma si ha da leggere apostata.