Gli assempri/Come un giocatore bastemmiando Idio, ne fu portato dal diavolo in anima et in corpo

Come un giocatore bastemmiando ldio, ne fu portato dal diavolo in anima et in corpo

../Del giudicio d'un grandissimo e crudele usuraio del castello di Radicofani ../Del giudicio d'un pessimo religioso appostata IncludiIntestazione 1 maggio 2023 75% Da definire

Come un giocatore bastemmiando ldio, ne fu portato dal diavolo in anima et in corpo
Del giudicio d'un grandissimo e crudele usuraio del castello di Radicofani Del giudicio d'un pessimo religioso appostata

[p. 53 modifica]Come un giocatore bastemmiando Idio, ne fu portato dal diavolo in anima et in corpo

CAP. 13.º


Fue un soldato crudele iniquo e pessimo d’ogni mala condizione, et in fra gli altri vizii nel quale era molto pessimo, si era che per ogni piccola cosa bastemmiava Idio e la [p. 54 modifica]Corte celestiale con tutti e’ Santi di vita etterna. Avvenne che essendo a un castello el quale si chiama Cannaia, et ine con altri iniqui uomini si pose a giuocare a zara. El misero dannato maledetto, come cominciò a giocare, così cominciò a fare la sua maladetta dannata usanza, cioè di bastemmiare Idio con tutti e Santi di vita etterna e la sua santissima Corte celestiale. E così a ogni volta che gettava li dadi disperatamente faceva; sicchè avendo molto perduto e molto bastemiato Idio e’ Santi suoi, e così perseverato molto tempo, sichè a la fine fu di necessità che l’ira e ’l giudicio di Dio ponesse fine a tanta perversa iniquità. Sicchè in mentre che quel misero bastemiava cosi disperatamente Idio e’ Santi, fu veduto venire per aria da lui e da quelli che erano ine presente, due ombre nere e scurissime, e scesero giù e visibilmente a chiunque v’era presente presero el sopradetto dannato misero maladetto, e portarnelo via per aria in anima e in corpo per quella medesima via che vennero. Quelli che v’erano presente1 vennero [p. 55 modifica]tutti meno e quasi sbalordiro de la paura. E poi andarono cercando per le contrade d’intorno per sapere se potessero ritrovare el suo maledetto corpo, credendo che quelle due ombre l’avessero lassato in qualche luogo; sicchè non trovandolo, ciascuno avisò che quelle due ombre erano state due diavogli che nel portaro allo ’nferno in anima et in corpo. E secondamente ch’egli medesimo ebbe a dire a un suo compagno, el quale ne l’aveva ripreso più volte, che giocando egli e prorompendo nel sopradetto vizio, due ombre nere e oscure gli erano venute appresso a un sei o un otto braccia, egli per la paura segnandosi, si partivano. Questo assempro ebbi da un uomo el quale fu presente a quel giuoco et affermò che così era stato.


Note

  1. Il singolare per il plurale nei Trovatori è quasi costante, frequentissimo nei nostri dugentisti. Dagli esempi che ci fornisce il nostro scrittore sembra che rimanesse nel suo tempo alla lingua popolare.