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332 annotazioni.


Pag. 116, lin. 26. — Tolto da quello di Dante:

Sempre a quel ver che ha faccia di menzogna.
     Dee l’uom chiuder le labra, quanto ei puote,
     Però che senza colpa fa vergogna.
      Inf. XVI, 22.

Pag. 116, lin. 53.partono. Le due prime Aldine partano.

Pag. 117, lin. 20. — Nel resto di questo Libro, ossia in tutto il tratto relativo alle facezie, il nostro Autore segue principalmente Cicerone, De Oratore, lib. II, cap. 54-71, e ne trae alcune regole e molti esempii di facezie.

Pag. 117, lin. 30.queste. Le Aldine degli anni 1541 e 1547, questa.

Pag. 118, lin. 13.de’ mordaci. Meno bene le Aldine degli anni 1541 e 1547, ne’ mordaci.

Pag. 123, lin. 7. — Allude al carme LXVII di Catullo.

Pag. 123, lin. 52.porte. Male l’Aldina del 1538 parte, e quelle del 1541 e 1547, parti.

Pag. 125, lin. 16. — Poesie di Strascino da Siena leggonsi nelle Raccolte di rime piacevoli. Giovanni Antonio Volpi.

Pag. 129, lin. 29.la guerra che era tra ’l re. Le Aldine del 1538, 1541 e 1547, e tutte le edizioni posteriori fino al Volpi, omettono le parole che era.

Pag. 129, lin. 33.di trovarvisi. Così l’antica edizione senza data, il Dolce, e le edizioni posteriori; le Aldine da trovarvisi.

Pag. 132, lin. 4.Antonio Alamanni pure scherza nello stesso modo sopra un tal vocabolo, in un sonetto a carte 82 delle rime del Burchiello dell’edizione fiorentina 1568:

Vorrei costì dal Tibaldeo sapessi
S’un crudo, senza legne, esser può cotto;
E se quel ch’è d’un sol, può esser d’otto;
O se non può aver letto un che leggessi.

Gaetano Volpi.

Pag. 132, lin. 3.di quel non aver letto. Male le due prime Aldine di qual non aver letto.

Pag. 133, lin. 11.domandar dell’ostaria. Con supino errore le Aldine degli anni 1538, 1541, 1547, domandar de l’historia.

Pag. 133, lin. 14.terra di ladri. Così primo il Dolce; le Aldine terra de ladri.

Pag. 133, lin. 18.lingua latrina. L’Aldina dell 547 e parecchie posteriori hanno, per errore, lingua latina.