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INDICE

All’illustrissimo e reverendissimo mio signore e padrone singolarissimo il signor cardinale borghesi. |||
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a chi legge |||
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Ragguaglio I — L’universitá de’ politici apre un fondaco in Parnaso, nel quale si vendono diverse merci utili al virtuoso vivere dei letterati |||
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Ragguaglio II — L’ordinaria guardia del territorio di Parnaso, avendo fatto cattura di un poetaccio capitalmente sbandito da Parnaso, gli trova nelle calze un mazzo di carte da giuocare; le quali vedute da Apollo, ordina ch’egli nelle pubbliche scuole legga il giuoco del trionfetto |||
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Ragguaglio III — Avendo Apollo avuto l’infelice avviso dello sceleratissimo assassinamento commesso nella persona del potentissimo re di Francia Enrico quarto, per l’indennitá de’ suoi dilettissimi franzesi, comanda che dall’Arcadia sia mandato potente soccorso in Francia |||
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Ragguaglio IV — Michelangelo Buonaroti, mentre copia la bruttissima facciata dell’abitazione di Anneo Seneca, da Pierio Valeriano vien domandato perché egli ciò faccia; e il Buonaroti li rende la cagione |||
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Ragguaglio V — La contesa nata tra molti letterati, quale nella floridissima república di Vinegia sia la piú preclara legge politica, quale il piú prestante costume degno di lode straordinaria, dalla stessa serenissima Libertá veneziana, dai medesimi letterati concordemente eletta arbitra, è decisa e terminata |||
   » 21
Ragguaglio VI — Un letterato laconico, per non aver nel suo ragionare usata la debita brevitá, severamente dal senato laconico è punito |||
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Ragguaglio VII — I censori delle buone lettere severamente puniscono un letterato, che nelPetá sua molto matura mostrava aver gusto della poesia italiana |||
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