Pagina:Boccaccio - Decameron II.djvu/412

406 indice
Novella quarta |||
 p. 119

Il proposto di Fiesole ama una donna vedova; non è amato da lei, e credendosi giacer con lei, giace con una sua fante, ed i fratelli della donna vel fanno trovare al vescovo suo.

Novella quinta |||
 p. 124

Tre giovani traggono le brache ad un giudice marchigiano in Firenze, mentre che egli, essendo al banco, teneva ragione.

Novella sesta |||
 p. 127

Bruno e Buffalmacco imbolano un porco a Calandrino; fannogli fare l’esperienza da ritrovarlo con galle di gengiovo e con vernaccia, ed a lui ne dánno due, l’una dopo l’altra, di quelle del cane confettate in aloè, e pare che l’abbia avuto egli stesso; fannolo ricomperare, se egli non vuole che alla moglie il dicano.

Novella settima |||
 p. 132

Uno scolare ama una donna vedova, la quale, innamorata d’altrui, una notte di verno il fa stare sopra la neve ad aspettarsi; la quale egli poi, con un suo consiglio, di mezzo luglio ignuda tutto un dí la fa stare in su una torre alle mosche ed a’ tafani ed al sole.

Novella ottava |||
 p. 154

Due usano insieme; l’uno con la moglie dell’altro si giace; l’altro, avvedutosene, fa con la sua moglie che l’uno è serrato in una cassa, sopra la quale, standovi l’un dentro, l’altro con la moglie dell’un si giace.

Novella nona |||
 p. 158

Maestro Simone medico da Bruno e da Buffalmacco, per esser fatto d’una brigata che va in corso, fatto andar di notte in alcun luogo, è da Buffalmacco gittato in una fossa di bruttura e lasciatovi.

Novella decima |||
 p. 173

Una ciciliana maestrevolmente toglie ad un mercatante ciò che in Palermo ha portato; il quale, sembianti faccendo d’esservi tornato con molta piú mercatantía che prima, da lei accattati denari, le lascia acqua e capecchio.

Chiusa |||
 p. 183


Giornata nona |||
 p. 187
Introduzione |||
 p. 189
Novella prima |||
 p. 190

Madonna Francesca, amata da un Rinuccio e da uno Alessandro, e tiiuno amandone, col fare entrare l’un per morto in una sepoltura e l’altro quello trarne per morto, non potendo essi venire al fine imposto, cautamente gli si leva da dosso.