Opere volgari (Alberti)/Nota sul testo (volume II)/Uxoria
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VII
UXORIA
A) TESTIMONIANZE
manoscritti
cc. 179r-182v:||Uxoria. Alla fine del testo la seguente nota: finis die lune in nocte ante die martis ora 1½ die ij decembris 1438. Per la descrizione completa del codice vedi vol. I, pp. 367-8.
2. Cod. Magl. VIII. 33 (F9).
Cod. cart. sec. XV; mm 217 x 289; cc. 88 con antica numerazione; bianche le cc. 82-86; legatura moderna in assi di legno e mezza pelle. Sulla c. 1r due diverse segnature antiche: N° 1621 e D 33, e in fondo (mano del ’500): Zibaldone di lettere amorose. Contiene:
a) | |
cc. ir-v: | due epistole amorose (incip. «Alle tue fallaci lettere...»; «Io v’o iscritto ora due lettere...»), |
cc. 3v-4v: | lettera del Conte di Virtù a Firenze («Con ogni studio e con ogni intenzione...») e risposta («Questo dì abiamo ricevute le inimichevoli lettere...»), |
cc. 5r-15v: | orazioni varie di Stefano Porcari, |
cc. 15v-17r: | Quistione tra una gentile donna... di Prato e un suo lavoratore, |
cc. 17v-22v: | poesie di vari autori (Gio. da Prato, N. Tinucci, Buonaccorso da Montemagno, Boccaccio Ruffianella); |
b) opere dell’Alberti: | |
cc. 22v-30v: | epistola a P. Codagnello, |
cc. 31r- 33v: | versione volgare della Dissuasio Valervi del Map (cfr. pp. 369 sgg. del presente volume), |
cc. 33v-40v: | Uxoria, |
cc. 40v-50r: | Deifira, |
cc. 50v-52v: | Mirzia (elegia), |
cc. 53r-63r: | Ecatonfila, |
cc. 63v-65v: | Agilitta; |
c) | |
cc. 66r: | il solo prologo all’Amiria di Carlo Alberti, |
cc. 66v-71v: | pronostico del tempo avvenire, lettera di Nicc. Acciaiuoli a Landolfo notaro, e due canzoni civili; |
cc. 72r-81v: | (mano diversa, del '500) varie poesie e prose di argomento spirituale e politico. |
Cod. membran. sec. XV; mm 202 x 140; cc. 17. Contiene:
c. 1r: | Uxorie Proemium ad Petrum de Medicis, |
cc. 2r-17v: | Leonis Bap. Alberti Uxoria. |
Bella copia, che si distingue dagli altri codd. di questa opera per due ragioni: è l’unico che riporti la dedica a Piero de’ Medici, e il testo stesso è stato corretto in vari luoghi dalla mano dell’autore. Sarà stato probabilmente l’esemplare presentato a Piero. Cfr. Mancini, Vita cit., p. 158, e vedi la descrizione del cod. in L. Gentile, I codici Palatini, Roma, 1889, pp. 276-77.
cc. 42v-51r. Vedi la descrizione a p. 408 di questo volume.
EDIZIONE
Opere volgari di L. B. Alberti, annotate... da A. Bonucci, Firenze, vol. I, 1843, pp. 189-210, col titolo: Avvertimenti matrimoniali. Testo fondato sul cod. Pal. 739.
A queste testimonianze vanno aggiunte quelle della redazione latina dovuta anch’essa all’Alberti:
1. Cod. Panciatichiano 123, cc. 40r-51r, ove il testo latino adespoto e anepigrafo è preceduto da una lettera dedicatoria diversa da quella volgare a Piero de’ Medici, e indirizzata probabilmente a qualche amico umanista.
Descrizione del codice e edizione del testo di C. Grayson, Una intercenale inedita di L. B. Alberti: «Uxoria», in «Italia medievale e umanistica», vol. III, 1960, pp. 291-307.
2. Cod. contenente varie intercenali dell’Alberti (per cui vedi oltre a pp. 454 sgg.).
B) LA PRESENTE EDIZIONE
Ci pare opportuno per le opere volgari albertiane esistenti in doppia redazione volgare e latina pubblicare insieme le due versioni.
Per la redazione latina si riproduce qui il testo già stabilito nella sopracitata edizione, registrando nell’apparato soltanto le correzioni più importanti dovute al confronto con la versione volgare.
Per la redazione volgare ci siamo fondati sul cod. Palatino (FP). Corretto in parte dal copista e sottoposto anche a correzioni e aggiunte dell’Alberti stesso, FP si avvantaggia sugli altri codici per certe lezioni che non figurano in questi. Ma le varianti tra i quattro codici sono poche e di non grande importanza. Le diamo tutte nell’apparato, indicando anche le correzioni fatte su FP sia dal copista che dall’autore, e rimandando, ove occorre, al passo corrispondente della redazione latina.
Secondo la dedica a Piero de’ Medici questa intercenale fu «scritta in villa fra le selve in ozio al quale a questi tempi per buona ragion» l’Alberti si era dato1. In base a questa indicazione e a quella offerta dal cod. F1 (cioè la data: dicembre 1438, in fondo al testo) il Mancini congetturò che fosse composta mentre l’Alberti era uscito da Ferrara a causa della peste ivi manifestatasi ai tempi del concilio2. Ci pare probabile che fosse scritta prima in latino e poi voltata in italiano subendo nella traduzione una notevole riduzione di mole3.
Non occorre ripetere qui quanto abbiamo scritto, pubblicando la redazione latina, sui rapporti tra le due versioni dell’intercenale e sull’antifemminismo caratteristico di questa e di altre opere albertiane. Giova soltanto ricordare l’affinità che l’Uxoria dimostra nella sua forma con la famosa parabola dei tre anelli4.
C) APPARATO CRITICO
p. 303 | 1. Conservo il tit. latino dell’epistola dedicatoria. |
p. 307 | 1. Dell’intestazione latina conservo solo il tit. Uxoria, che figura pure in F1. Cfr. F9 V5 Epistola fatta per lo nobile huomo messer Batista albertj chiamata Uxoria molto notabile 5. F9 V5 vi ramenterò 8. F1 Cleiodronio; F9 V5 esercizio 13. F9 V5 ornamenti vidono. |
p. 309 | 8. FP facciate corr. < fate; che agg. in interlinea; F1 F9 V5 facciate, come fate, io (che meglio rispecchia il testo latino) 9. F9 V5 lieta laude; F1 F9 V5 om. insieme agg. in FP in interlinea 26. F9 FP exercitarvi. |
p. 311 | 2. F1 F9 V5 uno suo cittadino 18. F1 F9 V5 padre quale; F1 nulla renutio. |
p. 315 | 9. F1 F2 V5 degno essere (già lezione di FP, ma corr. con l’agg. di d’). |
p. 317 | 10. F1 rarissime (già lezione di FP, corr. poi in rarissimi) 11. F1 F9 V5 sofferirle. |
p. 319 | 1. FP explicare agg. m. a. in interlinea 19. F1 a’ savi. |
p. 321 | 6. F1 F9 V5 si loderebbe 6-7. F1 V5 Forse et ella, F9 Forse ella; FP corr. m. a. persevarebbe ex perseverrebbe 14. F1 congiunti allo amante (già lezione di FP, corr. poi dal copista). |
p. 323 | 5. F1 satiava, F9 V5 saziava, FP già satiava corr. in sentiva 23. F2 F2 V5 om. e. |
p. 325 | 6. FP chi agg. m. a. 16. F1 non con. |
p. 327 | 6. F1 V5 preservare, F9 preseverare 24. F1 F9 V6 parte alcuna. |
p. 329 | 3. F1 adatta, F9 V5 adritta 7. F1 F9 V5 rendersi a chi udisse più da maravigliarlo...; FP rimane più vicino al testo latino 10. F1 F2 V5 om. di eloquenza, agg. m. a. in FP 26. Codd. nostra prima fortuna. Correggo, e punteggio il passo seguendo il testo latino. |
p. 331 | 16. FP om. cose 21. F1 F9 om. Essi, V6 Et bene; F9 FP conosco. |
p. 333 | F1 seiunta, V5 seigiunta, F9 sugiunta, FP iuncta corr. m. a. in disiuncta 22. F1 F9 V5 om. e’ (agg. m. a. in FP) 28. F1 F9 V5 om. ivi (agg. m. a. in FP). |
p. 335 | 13. F1 F9 V4 om. e (tentata), agg. in. a. in FP 15. F1 F9 V4 om. sua (agg. m. a. in FP) 21. F1 om. io. |
p. 337 | 5 - F1 F9 voglio; F1 F9 V4 om. le 10. F1 F9 V4 om. la 14. F1 F2 V4 t’abbattere, già lezione di FP, ma corr. m. a. in abbatterti 15. F1 F9 V4 infinita discordia (singolare pure nel testo latino) 19. F1 F9 V4 om. la. |
p. 339 | 7. F1 om. in (mancava prima in FP, ma agg. dal copista), V4 om. in essere, F9 adoperasse con meno pericolo essere lasciva 9. F1 F9 V4 qui credere 16, 17, 18. F1 F9 V4 om. il (avanti quale). |
p. 341 | 13. F1 ardirestu, F9 V4 ardiresti tu 17-18. F1 F9 V4 a gloria et onorare (a agg. m. a. in FP). |
Segnalo soltanto le correzioni più importanti:
p. 306 | 29. ut ceteris curavi. |
p. 318 | 28. novam quam ipsa (forse aliquam?). |
p. 320 | 9. insolentiam 27. reputando et obaudiendo. |
p. 328 | 35. Aggiungo iniquam secondo la lezione della redazione volgare (cfr. p. 329, 26). |
p. 332 | 26. conatos et oboptarint 33. delaudet. |
p. 334 | 17. ornabantur. |