Omaggio del Capitolo e del Seminario di Acqui a Giuseppe Marello/Serto poetico/Canzone
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Serto poetico - Sonetto 2 | Serto poetico - Canto | ► |
CANZONE
Là nell’ostel di pace:
3Lo stuol de’ figli trepida,
Impallidisce e tace,
Ed ha trafitto il cuore
6Di duolo acerbo nel crudel timore.
Giuseppe è padre amabile
Di un gregge piccioletto,
9Che il paga dell’omaggio
Del più filiale affetto,
E in lui di luce un faro
12Vede brillar a’ nostri dì sì raro.
Intorno a lui or piangono;
Chieggon se mai sia vero
15Che il voglia in lidi stranii
Il successor di Piero.
Temon dolenti e incerti
18Quel duro ver che li farìa deserti.
Dunque ten vai? esclamano,
Nel derelitto tetto
21Non vibrerà più il raggio
Del tuo paterno affetto?
Nè più per l’orfanello
24Fia il tuo bacio e amplesso in questo ostello?
Ei sente; e lotta acerrima
Prova nel cuor gemente.
27Di quà un arcano imperio
Lo chiama ad altra gente:
E’ voce del Signore
30Che a diffonder lo vuol sua gloria e onore.
Di là ferita, gemiti
Emette la natura:
33Freme; vorrebbe esimersi
Da un’opera sì dura,
Niegando il gran tributo
36Dalla ragione e dal dover voluto.
Pure fra tanti spasimi
Non cede l’Uomo forte.
39Al cozzo duro e all’impeto
Di dolorosa sorte,
Amor di bello e vero
42Oppone, ed un più nobile pensiero.
Salvar di Cristo l’anime,
Guidarle al lor fattore,
45Abbeverarle al rivolo
Del più sublime amore,
Ecco il più gran desìo
48D’un cuor che fervido s’appunta in Dio.
Signor, se vuoi che a scorgere
Porzion del vasto gregge
51Imprenda, esclama intrepido,
Si compia la tua legge.
Ma tu, divino Amore,
54Abbi pietà de’ figli e del Pastore.
Molle di pianto il ciglio
A’ suoi il padre pio
57Si stringe, chè s’affaccia
L’istante dell’addio.
E pianto, amor, dolore
60Straziano al padre e a’ figli il mesto cuore.
Figli, una guida provvida
Vi lascio, afflitto dice:
63V’affido all’alma Vergine.
Un avvenir felice
Per voi io spero. In cielo
66Tutti abbracciarvi un giorno ardo ed anelo.
Parte; ma lungo il tramite
Si volge addietro e mira;
69Mira l’ostel degl’orfani
Che piangon, poi sospira.
Ma se il dover lo vuole,
72S’immoli, grida, e amor e amata prole.
Ha detto. Il fiat da un Angelo
Vien suggellato in cielo.
75Natura e amor s’inchinano,
Virtù trionfa e zelo,
E il nobile olocausto
78Fe’ piover sovra noi giorno sì fausto.
Spirto, che a nobil foggia
Sai modellare i cuori,
81Fa che di fede limpida
Scevra d’impuri errori
Il nostro Archimandrita
84Questa presente età vegga fiorita.
G. G.