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Salvar di Cristo l’anime,
Guidarle al lor fattore,
Abbeverarle al rivolo
Del più sublime amore,
Ecco il più gran desìo
D’un cuor che fervido s’appunta in Dio.


Signor, se vuoi che a scorgere
Porzion del vasto gregge
Imprenda, esclama intrepido,
Si compia la tua legge.
Ma tu, divino Amore,
Abbi pietà de’ figli e del Pastore.


Molle di pianto il ciglio
A’ suoi il padre pio
Si stringe, chè s’affaccia
L’istante dell’addio.
E pianto, amor, dolore
Straziano al padre e a’ figli il mesto cuore.


Figli, una guida provvida
Vi lascio, afflitto dice:
V’affido all’alma Vergine.
Un avvenir felice
Per voi io spero. In cielo
Tutti abbracciarvi un giorno ardo ed anelo.