Monete e medaglie degli Spinola/Capo XI
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CAPO XI.
MONETE DI VERGAGNI
Già avvertii nel capo IX come Vergagni sia piccol luogo della valle del Borbera, che al pari di Mongiardino, Canlalupo ed altri molti di quei dintorni, per lunghi anni fu soggetto agli Spinola. Due rami di questa famiglia se ne disputarono con ogni mezzo il dominio nella seconda meta del secolo XVII, ma una sentenza dell’Imperatore Leopoldo tolse ogni lite investendone Gian Battista figliuolo di Giovanni Stefano al quale spettar dovea per i testamenti degli ultimi possessori. Una lunga nota tolta dall’Archivio del Governo di questa città, che io stampo tra i documenti, e la sentenza pronunziata dall’Imperator Leopoldo (V. Documenti XVI e XVII) rischiarano tale argomento, e mostrano quali ragioni decidessero la questione a favore di Gian Battista.
In prova del suo dominio egli fe’ coniare la moneta delineata nella tavola XIV, num. 2.
N. LXV. Essa è inedita, e rara oltre ogni credere. La possiede la Regia Università di Genova, che acquistolla colla collezione del Cav. Heydechen già ricordato. Ha diametro di millimetri 25 e peso di gr. 6,400. L’argento è del titolo 900. Al diritto offre il ritratto di Gian Battista Spinola rivolto a sinistra. Assai giovanile è l’aspetto di lui; veste toga, ed ha il capo coperto da lunga parrucca. Si legge intorno al busto: io : baptis : spinvla. Sotto il braccio sta l’anno 1680. Al rovescio evvi lo stemma spinolino in uno scudo coronato, e chiuso tra due palme colla leggenda + marc . s . r . i . e . vergagni . prim . com . p . et c che parmi doversi spiegare Marchio Sancti Romani Imperi, et Vergagni Primus Comes Princeps et Comes. Principi intitolavansi gli Spinola di Vergagni, e ciò vien anco riferito dal Battilana, Famiglie nobili di Genova, pag. 134 del volume II.
Nessun documento ricorda in qual luogo fosse coniata la moneta che ho descritta. Gian Battista Spinola che la ordinò era nato nel 1657, e tolse in moglie Maria Francesca Dubois de Sezines. Ei non ebbe prole maschile, ma solo due figlie: Marianna che sposò Filippo Mazzarino Duca di Nivernois, ed Anna Maria, che si congiunse a Paolo Odoardo Colbert Conte di Creuilly. Il feudo di Vergagni passò nei Fieschi vivente ancor Gian Battista, perchè resosi egli reo di fellonìa fu dall’Imperatore Carlo VI spogliato dall’avito possesso il 20 dicembre 1712 (Vedi documento XVIII).