Se sono funzioni reali della definite in uno stesso insieme la è (§ 29, , pagina 96) una funzione (complessa) della variabile (reale) definita nel campo .
Se , se , si suol dire che:
.
(1)
Poichè, scelto un piccolo a piacere, esistono un intorno , e un intorno di , tale che nei punti di (il punto escluso) che appartengono a tali intorni, valgono le
,
,
(2)
[p. 112modifica]in un intorno interno a e a varranno entrambe le (2). Varrà anche la
Viceversa, se per ogni , esiste un intorno per il quale valga la (3), allora è vera la (1). È così trovata una stretta analogia tra le definizioni di limite di una funzione reale o complessa. È evidente che dalla (1) segue
, cioè:
(limite del modulo modulo del limite).
Una formola analoga non si può scrivere per gli argomenti perchè l’argomento di un numero complesso non è univocamente determinato.
Se però è una funzione complessa, il cui modulo per ha per limite , mentre l’argomento (o, per meglio dire, uno degli argomenti) ha per limite , allora ha per limite proprio .
Se anche una sola delle funzioni , ha per limite , ossia se ha per limite l’infinito, ossia se ha per limite zero, diremo che ha per limite.