Le poesie di Catullo/9
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Dunque, o Veranio, tu che de’ miei
Amici innumeri il primo sei,
Tornasti ai patrj lari, all’affetto
Fraterno, al tenero materno petto?
5Tornasti? O annunzio felice! Or io
T’udrò al tuo solito, Veranio mio,
Narrar le iberiche terre, le genti
C’hai visto incolume, l’opre, gli eventi,
Mentre all’amabile tuo volto io fiso
10Andrò baciandoti la bocca e il viso.
Oh qual degli uomini più lieti, quale
A me lietissimo può dirsi uguale?