Le poesie di Catullo/18-21
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18 -21
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Aurelio, principe dei pappatutto
Che son, che furono, che saran mai,
Tu nel dominio che t’affidai
Vuoi con gli zoccoli ire all’asciutto?
5E corampopulo, quando il fanciullo
Con aria ingenua ti vien dallato,
A lui cucendoti ruzzi, fai ’l grullo,
Tenti ogni gretola? Ma sprechi il fiato.
Chè pria che abbindoli bene il piccino,
10Ti farò, credilo, fare il bocchino.
E se la fregola di tali spassi
Tu avessi a stomaco satollo, passi;
Ma questo povero fanciullo, ahimè,
Ridotto al sizio sarà da te.
15Or dunque smettila, fin c’hai pulita
La bocca, Aurelio; se no ti tocca
Con altro obbrobrio farla finita,
Poi ch’io te l’abbia già fatta in bocca.