Le poesie di Catullo/12
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | 11 | 13 | ► |
Male tu Asinio, tu Marrucino
La manca adoperi fra ’l gioco e il vino.
Ti par facezia d’ingegno eletto
Trarre agl’incauti il fazzoletto?
5Sciocco, tu proprio persa hai la testa:
Più turpe inezia non è di questa.
E se a me credere punto non vuoi,
Credi al tuo povero fratel, che i tuoi
Furti, onde infamia tanta a te crebbe,
10Un talento attico ripagherebbe.
Ei sì, ch’ è un giovane di mente gaja
E di proposito! Tre centinaja
D’ endecasillabi però ti aspetta,
Se il lino a rendermi non vieni in fretta.
15Nè il prezzo importami, bada; io men lagno,
Perch’ è memoria d’ un mio compagno:
È roba proprio nata in Sativa,
E dall’ iberica lontana riva
Il buon Veranio, il mio Fabullo
20Grato ne fecero dono a Catullo;
E se carissimi ambi mi sono,
Giusto è che siami caro il lor dono.