Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
16 | Le poesie di Catullo |
Viva ella e goda, e dei trecento ciacchi,
A’ cui fianchi avvinchiata ella si tiene,
Nessuno amando, a ciaschedun le schiene
20Avida fiacchi;
Nè cura più dell’amor mio si prenda,
Che per colpa di lei cadde, qual grato
Fior, cui passando al margine del prato
24L’aratro offenda.
12
Male tu Asinio, tu Marrucino
La manca adoperi fra ’l gioco e il vino.
Ti par facezia d’ingegno eletto
Trarre agl’incauti il fazzoletto?
5Sciocco, tu proprio persa hai la testa:
Più turpe inezia non è di questa.
E se a me credere punto non vuoi,
Credi al tuo povero fratel, che i tuoi
Furti, onde infamia tanta a te crebbe,
10Un talento attico ripagherebbe.