Il Tesoro (Latini)/Libro I/Capitolo XVII

Capitolo XVII. Qui dice come le leggi fur primieramente

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Brunetto Latini - Il Tesoro (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Capitolo XVII. Qui dice come le leggi fur primieramente
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Capitolo XVII.


Qui dice come le leggi fur primieramente1.


Poi ch’e’ malvagi angioli ebber trovato il male, ed è beffato il primo uomo, il suo peccato2 si [p. 52 modifica]radicò sopra l’umana generazione in tal maniera, che le genti che nacquero appresso erano più correnti al male assai che al bene. E per restringere lo male che faceano contra la reverenza di Dio in distruzione dell’umanitade, convenne che le leggi fosser fatte in terra. E questo fue in due maniere: cioè legge divina, e legge umana.

Moises fu il primo uomo a cui Iddio desse la legge, ed egli la diede agli Ebrei3. Il re Foroneus fu il primo che la desse a’ Greci. E Mercurius a quelli d’Egitto. E Solone a quelli d’Atene4. E Licurgus a’ Spartani. E Numa Pompilius, che regnò in Roma dopo Romulo5, fece legge e diella a’ Romani in primamente. Ma dieci savi uomini translataron poi il libro di Solon in la legge di dodici tavole. Ma quella legge invecchiò poi tanto, che non era niente in corso6. Ma lo imperadore [p. 53 modifica]Costantino rincominciò poi nova legge. E altresì7 fecero poi gli altri imperadori, infine al tempo dell’imperadore Giustiniano, che tutte le drizzò ed ordinò meglio e più intieramente che niun altro imperatore che dinnanzi a lui fosse istato. E formolla così com’ella e ancora8.



Note

  1. Il t Comment loi fu premierement establie.
  2. Il t puis que li mauvais angles ot trovè le mal, et deceu le premier home, enracina son pechiè sor l’umain lignage. La stampa leggeva ed ebbe fatto il primo uomo il suo peccato. Corretto ed è beffato il primo uomo, il suo peccato etc.
  3. Il t bailla la loi as Hebreus. Il traduttore chiosa cristianamente il testo.
  4. Il t et Solon à cels de Athènes; Ligurgus as Troyens La stampa leggeva e Salathiel la diede a Dartenia, parlando di legislatore e di popolo ignoti. Leggeva bene Spartani invece di Troyens.
  5. Il t et puis ses filz, colla variante fu ses filz. Il traduttore ommise l’una e l’altra lezione di Brunetto, perchè dice un errore di storia.
  6. Corrette le stampe che leggevano in corte, col t n’estoit pas en cors, e col buon senso.
  7. Corretto altre si fecero in altresì fecero, col t ainsi firent.
  8. Il t et plus enterinement, si comme il est encore. Una variante di tre codici, aggiunge col traduttore que toz les autres empereor qui devant lui furent, et l’aferma ensinc com elle.