Il Tesoro (Latini)/Libro I/Capitolo XIV

Capitolo XIV. Qui dice della natura dell’anima

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Brunetto Latini - Il Tesoro (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Capitolo XIV. Qui dice della natura dell’anima
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Capitolo XIV.


Qui dice della natura dell’anima.


L’anima è vita dell’uomo, e Dio è vita dell’anima.

L’anima dell’uomo non è uomo, nè il suo corpo, che fu fatto di terra umida. È solamente uomo, se l’anima abita dentro dal corpo. E per questo congiungimento della carne ella è appellata uomo, secondo che l’apostolo dice, che l’anima fu fatta nella carne alla imagine di Dio1. E per ciò sono quelli in errore, che credono che l’anima [p. 45 modifica]abbia corpo, chè ella è fatta alla imagine di Dio. Non è niente in tal maniera ch’ella sia mutabile; ma ella è senza corpo sì come Dio è2, e sono gli angioli, i quali sono fatti alla imagine di Dio altresì come l’anima3.

E sappiate che le anime hanno cominciamento; ma elle non avranno giammai fine. Che elle son cose in tre maniere. L’une che sono temporali4, le quali cominciano e finiscono5, e ciò sono tutte le maniere di corpi. Le altre sono perpetuali6, che cominciano e non finiscono, e ciò sono gli angioli e le anime. Le altre sono sempiternali, che non cominciano nè non finiscono, cioè Iddio e la sua divinitade. [p. 46 modifica]

L’anima non è divina sostanza, nè divina natura; e non è fatta anzi che ’l suo corpo, ma a quella ora medesima è creata, che ella è messa dentro dal suo7 corpo.

Molte nobilita sono nell’anima per natura; ma ella iscema la sua nobilità8 per lo meschiamento del corpo, ch’è fiebole e debile, onde la fa peccare9.



Note

  1. Le stampe L’anima è vita dell’uomo, e Dio è vita dell’anima; ma l’anima dell’uomo non è uomo, ina il suo corpo che fu fatto di terra umida, è solamente uomo. L’anima si abita dentro dal corpo, e per questo congiungimento della carne ella è appellata uomo. Che secondo che l’Apostolo dice, l’anima fu fatta nella carne alla imagine di Dio.
    Il t L’ame est vie de l’ome, et Diex est vie de l’ame; et l’ame de l’ome n’est pas home, mais son cors, qui fuit fait de moiste terre, seulement est hom se ame halite dedanz, et par cestui conjungement de la char est apellèe home, selonc ce que li Apostres dit, que l’ome fu trovè’e en la char, a l’image de Dieu.
    In questo labirinto di parole, col filo del buon senso confido di avere trovata l’uscita.
  2. Dio è, aggiunto col t Diex est, et si angle.
  3. Credo di aver reso meno difficile il testo, mutandone l’interpunzione. In fine del periodo e sono gli angioli, i quali sono fatti alla imagine di Dio altresì come l’anima, è glossa di Bono che manca al t.
  4. Corretto temporali col t temporels. Leggevasi corporali. E contrapposto a perpetuali e sempiternali.
  5. Aggiunsi: e ciò sono tutte le maniere di corpi, voluto dal contesto, e dal t ce sont toutes manieres de cors.
  6. Perpetuali: il t spirituels, contrapposto a corporali che era nella versione. Bisogna dire che varia fosse la lezione dell’autografo, per avventura dall’autore medesimo ritoccato più volte. Temporali, perpetuali, sempiternali è migliore lezione di corporali, perpetuali, sempiternali delle stampe, ovvero temporali, spirituali, sempiternali del t.
  7. Il suo è aggiunto dal traduttore forse per maggior precisione del concetto.
  8. Iscema la sua nobilità t ele occursit.
  9. Il t dou cors, qui est decheable. Il resto è glossa del traduttore.