Il Tesoro (Latini)/Libro I/Capitolo XIII
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Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
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Capitolo XIII.
Qui parla dell’uomo perchè egli fu fatto1.
Tutte cose dal cielo in giuso furo fatte per l’uomo, ma l’uomo fu fatto per sè medesimo.
E che l’uomo sia in più alta dignitade che nulla altra creatura, appare chiaramente per la riverenza di Dio. Che di tutte altre cose comandò Iddio2: Sia fatto così, e3 così fu; ma dell’uomo mostra che vi pensasse nel suo consiglio diligentemente, quando egli disse: Facciamo l’uomo alla imagine e similitudine nostra.
Iddio fece Adam, ma la femina fu fatta della costa4 dell’uomo. L’uomo fu fatto alla imagine del Signore5 Iddio: ma la femina fu fatta alla imagine dell’uomo, e perciò sono le femine sottomesse all’uomo per legge di natura. Anche fu fatto l’uomo per so medesimo, e la femina fu fatta per aiutare lui.
L’uomo pel suo peccato fu dato6 al diavolo, quando gli fu detto: Tu sei di terra e in terra tornerai. Allora fu detto al serpente, cioè al diavolo: Tu mangierai la terra, cioè a dire li malvagi uomini, e le malvagie femine7.
- ↑ Il t Ci parole de l’ome.
- ↑ Iddio aggiunto dal traduttore per amor di evidenza.
- ↑ Aggiunto fu col t ainsi fu. Allude al testo biblico: fiat.... et factum est ita.
- ↑ Il t crea, tradotto fece: il t formée de la coste a son baron, tradotto fu fatta della costa dell’uomo. Ripete ciò nel cap. VI di questo libro.
- ↑ Il traduttore Signore Iddio, invece di Dio, alludendo forse al baron di sopra, tradotto uomo per deferenza gentile verso la donna.
- ↑ Fu dato: il t con maggior forza fu baillez. Era forse fu dato in balia?
- ↑ E le malvagie femine. Aggiunta non so di chi, inutile, e poco galante.