Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
45 |
abbia corpo, chè ella è fatta alla imagine di Dio. Non è niente in tal maniera ch’ella sia mutabile; ma ella è senza corpo sì come Dio è1, e sono gli angioli, i quali sono fatti alla imagine di Dio altresì come l’anima2.
E sappiate che le anime hanno cominciamento; ma elle non avranno giammai fine. Che elle son cose in tre maniere. L’une che sono temporali3, le quali cominciano e finiscono4, e ciò sono tutte le maniere di corpi. Le altre sono perpetuali5, che cominciano e non finiscono, e ciò sono gli angioli e le anime. Le altre sono sempiternali, che non cominciano nè non finiscono, cioè Iddio e la sua divinitade.
- ↑ Dio è, aggiunto col t Diex est, et si angle.
- ↑ Credo di aver reso meno difficile il testo, mutandone l’interpunzione. In fine del periodo e sono gli angioli, i quali sono fatti alla imagine di Dio altresì come l’anima, è glossa di Bono che manca al t.
- ↑ Corretto temporali col t temporels. Leggevasi corporali. E contrapposto a perpetuali e sempiternali.
- ↑ Aggiunsi: e ciò sono tutte le maniere di corpi, voluto dal contesto, e dal t ce sont toutes manieres de cors.
- ↑ Perpetuali: il t spirituels, contrapposto a corporali che era nella versione. Bisogna dire che varia fosse la lezione dell’autografo, per avventura dall’autore medesimo ritoccato più volte. Temporali, perpetuali, sempiternali è migliore lezione di corporali, perpetuali, sempiternali delle stampe, ovvero temporali, spirituali, sempiternali del t.