Gli assempri/D'un mercatante che fu veduto strozzare dal diavolo
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D’un mercatante che fu veduto strozzare dal diavolo.
CAP. 6.°
Conobbi ne la città di Siena uno mercatante, et avenga che fusse tenuto dritto e ragionevole mecatante, nondimeno era uomo astuto e sagace in tutte le cose che aveva a fare, e di lui spesse volte si diceva per proverbio: chi lo ’ngarà, non vedrà mai la faccia di Dio. Et era uomo avaro e molto cupido nel guadagnare; e ne’ dì suoi fece e raunò molta robba, a venga che i figliuoli doppo la morte (quando io scrissi questo assempro) l’avevano presso che consumata. Or avvenne che infermò e venne a morte; unde si confessò e fe el suo testamento, et ebbe tutte le Sacramenta. Non so perchè giudicio di Dio s’avvenne, che venendo egli e approssimandosi a la stremità de la morte, gli uomini e le donne che v’erano, volendo andare a mangiare, dissero al fante et a la fancella, che rimanessero ine a guardare, e se egli facesse alcun atto di voler passare, si li chiamassero. E così stando per un poco, sentir gente a cavallo passare per la via; unde ’l fante corse a la finestra per vedere che gente fusse, e la fancella scese del letto e venne insino all’uscio de la camera, e non ebbe ardire d’andare più oltre per non lassar lo ’nfermo solo. Et in questo apparbe ne la camera un uomo terribile, con un cappello pinzuto in capo1. La fancella venne sì meno de la paura, che non ebbe ardire di chiamare el fante nè di mutarsi per andar dentro nè fuore de la camera. Quell’uomo terribile salse sul letto, e gittossi boccone sopra de lo ’nfermo che stava rivescio sul letto, e misseli le mani ne la gola e strozzollo. E venendo oltre el fante, quell’uomo sparì e lo ’nfermo rimase morto sul letto. Questo mi disse un antica e venerabile donna, con la quale quella fancella stette per alcun tempo.
Note
- ↑ Al cappello s’intende che era un assassino, un antenato dei Caruso, ec. ec. che fece il miracolo.