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[p. 194 modifica] MACHE s. f. Succhiello.

MACHEFER s. m. Rosticci. Scorie del ferro lavorato al fuoco.

MACHICOULIS, Massecoulis. m. Piombatoia, piombatoio, caditoia, ed anche piombaia col Montecuccoli. Ed il Cicuta l’ ha chiamato eziandio buttafuoco. Canale praticato nelle antiche fortificazioni sopra un passaggio per difendere le porte ed il piede di un ramparo.

MACHINE À mâter. Mancina, grua. Macchina per inalberare le navi.

MACHINES Anciennes. Macchina antiche, macchine di guerra , che dagli antichi italiani vennero comprese sotto la denominazione collettiva di edificio, e più comunemente edificio. Le quali macchine riducevansi in sommo capo a queste:

-Balista. Balista. Gli antichi Romani l’usarono per gittare sassi gravissimi ed anche una o più saette, trasportandola sopra le sue quattro ruote. Nè è da confondersi con la catapulta, la quale scagliava frecce, nè con la spingarda, balestra, o balestrone le quali furon proprie della milizia italiana.La balista in somma ingrandi gli effetti della fionda.

-Bélier. Ariete, montone. Grossa trave ferrata ad una delle estremità, portata, prima a braccia, e sospesa poscia ad una forte antenna mercè catena.

-Bascule. Bacula. Opera di difesa ed’ inganno simigliante al trabocchello.

-Bascule. Altalena, altaleno. Venne adoperata da’Greci da’Romani e dagli Italiani i quali la chiamarono anche mazzacavallo. Era una forte trave puntata verticalmente, alla cui cima si bilicava un’altra trave, la quale portava all’estremità una gabbia.

-Bougon. Bolcione, bolzone. Grossa trave con la punta ferrata per dar nelle muraglie e ne’ serrami delle città.

-Bricole. Briccola. Macchina militare usata dagl'Italiani , simigliante alla catapulta de’ Romani.

-Carcamousse. Così chiamarono i Francesi il montone (mouton) sotto Carlo il semplice.

-Catapulte. Catapulta . e secondo il Foscolo carrobalista. Era di forma quadra con quattro pilastri di legno agli angoli ed

uno nel mezzo, al quale accomodavasi il canaletto per la direzione del tiro delle saette. Sicchè la catapulta aumentò i danni dell’ arco.

-Chat. Gatto. Nome dato dagl’Italiani alla vigna ed alla testuggine arietaria de’Ro- mani.

-Corbeau. Corvo. Macchina de’ Romani composta di una grossa trave appesa ad un castello ed armata di un graffio o uncino di ferro per afferrare e trarre a se le macchine de’ nemici. E fu anche una macchina militare navale a’ tempi della prima guerra punica , cioè un’ antenna di tre braccia infissa sulla prora della nave con una carrucola dalla quale pendeva una tavola armata di punte di ferro per piantarsi sulle sponde del naviglio nemico.

-Corbeau à griffe. Corvo a punta. E forse potrebb’ essere il corvo demolitori: di Vitruvio di cui non abbiamo la descrizione.

-Chausse trappe. Tribolo. Macchina di cui è rimasa un’imagine nel moderno tribolo per le brecce e la cavalleria.

-Corteau s. m. Lupo. V.Loup.

-Cranequin. Torno , tornio. Cilindro di legno forte, intorno al quale erano avvolte dall’ un de’ capi le corde della balestra.

-Dorybole. Specie di catapulta.

-Exostre. Esostra. Ponte di legno che dalla torre degli assedianti si abbassava sulla muraglia degli assediati per entrare nella città.

-Frondibale, Fundibale. Fionda. Lunga trave la quale muovevasi in un piano verticale intorno ad un asse fissato a due sostegni. In cima al braccio più corto eravi un recipiente capace di molte pietre ed al più lungo un contrappeso grave, tolto il quale venivan lanciati que’ proietti.

-Faulx. Falce murale. Grossa falce per disfare i parapetti ed i ripari volanti de'nemici, e s’ adoperava o per via delle braccia o siccome l’ ariete sotto la testuggine.

-Grillon. Grillo. Strumento bellico di legname del medio evo, con che si coprivano gli assedianti nell’accostarsi alle mura, come se stata fosse la testuggine di tempi più antichi.

-Grue, Gru, Grus. V.Corbeau.

-Harpe, Harpon. Arpagone, graffio, raffio , rampigone , ronciglio. V.Harpagon.

-Harpagon, Arpagon. Arpagone. Uncino di ferro di cui valevansi i Romani nella difesa , calandolo dall’ alto dalle mura ed aggrappando gli offensori e le opere loro. È l’harpago de' Latini.

-Hélépole. Elepoli , eliopoli , torre. Macchina greca e romana siccome una torre ambulatoria, che per la sua sterminata [p. 195 modifica]MAC

MAC

grandezza chbesi questo nome greco die vuol diro abbattilrice di etiti.

Hèrissox, Hersillon. Riccio. Grossa

Iravc guernila di lunghissimi ferri posta dagli antichi a maggior sicurezza di un passo.

— Mancai», Mangonneac, Mangoniau. Mangano. Serviva a scagliar pietre od al- tro nelle città assediale , che la milizia italiana risorta dopo il secolo X imitò da'Greci rimasi nell'Esarcato.

M a lléole.Malleolo. Saetta più lunga,

ingrossata fra la canna ed il ferro per at- taccarvi stoppa o altra materia combusti- bile.

Mantelet . Manlelletto. Riparo movibilc

fatto di tavoloni, per lo più ricoperti di ferro e stabiliti sopra due ruote basso con- giunte da una grossa sala, che spingevas! innanzi per ripararsi dalla moschetterà nemica,

Miscele. Muscolo, moccolo. Gran mac- china di legno di forma quadrata o rotonda, piena di terra e talvolta vuota per riporvi i soldati , la quale spingevasi nel fosso per colmarlo o per iscavare le fondamenta del- le mura.

■ Mani-baliste. Balista a mano, monte balista. V. Scorpion.

PlctÉe. Pluteo. Macchina di difesa de*

Romani , mobile , a volta , coperta di cuoio o di vinchi e posta su tre ruoto , la quale si accostava alle mura della fortez- za riparando i soldati leggieri.

Phalariqip. , Falabiqi'E. Falarica.

Lunga picca che lanciavasi con mano o con la catapulta o balista, ed il cui ferro era avvolto da fuochi lavorati.

Portière. Verniero. Tavolone mobile

bilicato su due perni , il quale posto fra' merli impediva al nemico la vista e ne ri- parava le offese.

SaMblqce. Sambuca. Scala che si am- maniva sulle navi per iscalar le mura , o quella per cui si abbassava il ponte da sul- le torri.

—— Scormon. Scorpione. Strumento degli antichi Romani da lanciare una o due pic- cole saette, Il quale a' tempi di Vegczio tolse il nome di manuhalista.

Onagre. Onagro. Specie di balista con

la quale lanciavansi o pietre o massi di metallo.

— PaLINTONNE , POLTBOLE. V. BaMSTE.

Tortce. Testuggine, testudine. Era fat- ta di un tetto posto su quatto travi, e ser- viva a riparare i soldati intesi o a maneg- giare un' altra macchina di offesa ovvero a scavar la terra.

— Tréblciiet, Trabocchello, trabocchello.

Pavimento fatto a leva o con altro ingegno, in modo che chi vi poneva il piede precipi- tava a inganno dentro un sotterraneo sca- vato sotto. Però collocavasi nell' entrata delle torri delle fortezze c fin de' corpi di guardia.

I ftkbit. Trabocco, trabucco. Macchina murale ne'primi tempi dell’italiana mili- zia, siccome la balista de’Romani;scaglian- do gravi sassi e fuochi lavorati dentro le mura assediate.

Vigne. Vigna. Anche era una macchi- na dell'assediante composta di doppio tetto di tavole e di graticci impostato su quattro pilastri ricoperti istessamente, per passare il fosso o scalzare le mura.

MACHINES s. f. Macchine. Quelle di cui fa uso l'artiglieria per muovere e sollevar pe- si possono ridursi a queste :

Carestan, Argano orizzontale. Ma io

dirci meglio burbera , lasciando la parola argano a vindax.

:—Cbévre. Capra, carria.l nostri artiglie- ri l'addimandauo capri)«.

Chèvre postiche. Caprone. Grossa ca- pra innalzata come la capra a venti, senza verricello, e con peducci.

Chèvrette. Scaletta. Evcnesonodelle

semplici e delle doppie.

Corijac.es, Cordami.

Cric. Martinello , martinetto. Ma oggi

si usa più facilmente la scaletta.

Èciiarpes. Carrucole doppie. Che SO

| fannosi con più di due girelle,tolgono il no- me di taglie o polispasti (hocfles).

Ecopf.rc.he. Falcone, antenna. Grosso

pezzo di legno riquadrato ed armato di ta- glia , che talvolta si ferma alta sommiti delle macchine da alzar pesi.

Grue. Collo di grue, secondo i Piemon- tesi, ma noi la chiamiamo grue.

Leviers. Manovelle , che neh’ artiglie- ria nostra diconsi retti.

Moclinet. Burbira. La definizione

che no dà la Crusca potrebbe farla convenir meglio a Carestan.

Palans. Paranchi. Girelle e cavi per

| operazioni di forza.

Poulihs. Girelle, pulegge, orbiculi.

PolliKS sisples. Carrucole semplici.

Triql'Eralle. Carniera, ed il Grassi

ha segnato Trincapalle con l’autorità del Paparini. Ma il triqcer non è trincare e la balle non è palla, ma balla.

Vindax. Argano.

MACHINE A’ poser les grains de lc etère. Ingranatolo. Ordigno per uso di apporre il grano alle artiglierie ; e ve n'Im diversi.

A'pijrer. Trapano : fra noi barena bar- baramente; poiché cosi dicevamo a" tempi

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— 197 —

MAJ

c accumulare le misture ne'mortai ne'ma- cinatoi e altro. V. Ecrémoir , Raclette.

MAIN s. f. Mestola. Grosso cucchiaio di la- mina metallica con manico corto e tre sole sponde. V. Ccrettk.

AfAlRAIN , Mebrain s. m. Legno di quer- cia rifesso e non riciso in piccole tavole sottili, onde si fanno le doghe ed i fondi del bottame.

MAIN Basse. V'. Faibe.

MAISON Forte. Casa forte. Edilizio capace di un certo numero di difensori e di arti- glierie.

MAISON Du Roi. Casa reale. Luigi XIV in Francia diede il primo questo nome a’cor- pi della sua guardia.

MAITRE s. m. Maestro , c per sincope ma- stro. Nome che ne'secoli XVI e XVII si dava agli archibugieri a cavallo per distin- guerli dai palafrenieri.

MAITRE s. m. Maestro. In marineria è co- lui che tramanda i comandi mercè il fi- schio.

MAITRE Arsurier. Primo armaiuolo. Of- ficio in marineria sulle navi.Vc ne sono nel reggimenti che chiamansi maestri arma- iuoli.

Carnokier. Maestro cannoniere. Voca- bolo di marineria , che fra noi dicesi con- testabile.

Chabpkstieb. Primo legnaiuolo. Officio

sulle navi.

D' ab*es, Descrive. Maestro di scher- ma o d'armi. Schermidore, o schermitore, e propriamente il maestro di quest'arte.

CALFAT.ilfaes/ro oprimo calafato.Stan- no su' legni grandi.

1)' abtillebie. Maggiordomo di arti- glieria. Titolo che nel secoloXVI e nel se- guente conferivasi a qucll’uffiziale di arti- glieria, cui era fidata la cura delle bocche di fnococdi tutte le munizioni; ncèda con- fondersi col maggiordomo di artiglieria.

De cua.up de bataici.e. Padrone o si- gnore del campo. Diccsi di esercito rimaso vincitore in combattimento.

Du TEBBEin. Padrone o signore della

campagna.

1)b sorge. Capofucina. Colui che re- gola la fabbricazione de'lavori della fuci- na; e fra noi dicevasi eapofvrgia.

Gabcos. Sotto capo. Officio nelle pol- veriere.

Pilote. Piloto in capo e fra noi primo

pilota. Officio sulle navi.

Voilier. Primo veliero.

MAITRESSE-PIÈCE. Mezzale, mezzana.As- serella di mezzo ne'fondi delle botti o ba- rili , o propriamente quella dove si acco- moda la cannella.

MAJOR s. m. Maggiore. Grado militare fra il luogotenente colonnello e l'aiutante mag- giore.

De «ricade.Maggiore di brigata.E pro- prio dell'artiglieria , i cui reggimenti sono divisi in brigate , cioè la metà de' batta- glioni.

De place. Maggiore di piazza o della

j>iazza.È un uflizialc superiore il quale so- praintende ad ogni particolare di servizio in una guarnigione.

Géeébal. Maestro di campo generale ,

sergente maggiore , o sergente generale di battaglia. Oggi maggiore generale, ed è ri- masto fra noi nella Marineria.

MAJORDOME s. m. Maggiordomo. Fu un titolo di certi ulliziali di artiglieria.

MALANDRES s. f. Nocchi infradiciati. V. Défai ts des bois.

MALLÉABILITÉ s. f. Malleabilità. Proprie- tà di alcuni metalli di distendersi sotto al martello senza scomporsi.

MALLÉOLE s. f. Malleolo. V. Falabique, Dard a' feu.

MAMELON s. m. Piallo. Col quale nome indicano i topografi que'siti più rilevati e quelle dolci prominenze che incontransi nelle pianure.

MAMELUKS.Masieu s s. m. Mammalucchi. Soldati a cavallo egiziani armati di lancia o fra'più scelti. Fu una milizia istituita da Saladino e spenta nel 1811 dal Viceré Mohammed-AII.

MAMMEL1ÉRE s. f. Mammelliera. Parto dell' armadura che copriva il petto e lo mammelle.

MANCHE s. f. Manica, ala. Quantità di mo- schettieri o archibusicri posta nei giorni di battaglia negli angoli o sulla fronte dei picchieri. Nè sono a confondersi con le guarnizioni.

MANCHE s. f. Manica. Antico nome dello parti di un battaglione. V. Divisior.

MANCHE s. m. Manubrio. V. Mamvelle.

MANCHE s. m. Manica. Specie di fornelli di secondo getto descritti dal Biringuccio, ed oggi abbiamo a chiamarli fornelli alla Wil-

KISSOR !

MANCHE s. f. Manica, manico; ma il primo vocabolo è in disuso.

De l’aviron. Ciglione.È il manico del

remo, su cui fa forza il rematore.

De bohbardieb. Manica di bombardie- re. È di tela, o ne veste l'avambraccio de- stro il primo bombardiere nel servire un mortaio.

De scie de lo.vg. Manico di sega ver- ticale.

De pass e partolt. Manico di sega pas- sante.

Digitized by Google [p. 198 modifica]MAN

— 198 — MAN

De tariére. Manico di nicchio.

De lime. Manico di lima.

—— D’ ol'TIls. Manico di strumenti.

MANCHE s. m. Tenere, lenitolo. V. Poi-

GNÙE.

MANCHE s. m. Menatoio. V. Brimbalk,

MANCHELLES , Mancelles s. f. Tiralo». Catene di ferro, o coregge addoppiate per attaccare lo stecche de' collari al timone o alle stanghe. V. Harnais.

MANCHETTE De bombarmer.V. Manche.

D' aRtimcier. Manica di fuochisti.

De la vergile. Briglia del pennone.

MANDR1N s. f. Coppaia, ed alcune volte lu- maca o coda di porco. Parte del tornio, cioè quella che s’invita alla testa del fuso, ed in cui si ferma il lavoro da tornire.

MANDRIN s. m. Chiave a due punte per mettere c tagliare chiocciole.

MANDRIN s. m. Forma massiccia. Qualun- que ordigno che serve a conformarne un al- tro. potendo esservi la formacava (houle). Le forme poi per verificare lo canne chia- manti cilindri.

De canon,Cadot. Cilindratoiodelle can- ne. Cilindro di acciaio il quale serve per disaminare l'anima della canna o del tubo della baionetta. V. Instruments de véri-

FICATION.

M ANÉGE s. m. Maneggio,caratterizza, la qual voce è composta di cavallo e lizza. Luogo coperto o scovcrto ove si maneggiano i ca- valli ed istruisconsi i cavalieri.

MANGAN, Mancane, Mangonseac, Mango- niad s. m. Mangano. Macchina militare usata dagl’italiani nel medioevo per inca- gliar pietre , siccome la balista murale, dei Romani. V. Machines anciennbs.

MANGANELLE g. f. Manganello. Piccolo mangano siccome Conagro romano.

MANGEOIRE s. m. Mangiatoia. V. Cbèchk.

MANGOUNELLE, Mangonelle s.f.V.Man- gsnelle.

MANIABLE add. Maneggevole. Dicesi del tempo in marineria.

MAN1EMENT Des armes. Maneggio delle armi. Esercirò delle armi.

MAN1ER v. a. Maneggiare. Trattare eoo ar- te una macchina uno strumento un'arme da guerra.

MANIFESTE s. m. V. Déclaration de

GUERRE.

MANIPULE s. f. Manipolo,manipolo. Cento o dugento legionari! romani i quali com- ponevano la metà di una coorte cioè ilquar- to della legione, che poi si ridusse al deci- mo. V. Légion.

MANIQUE s. f. Guardamano e più toscana- mente manopola. Arnese di cui alcuni la-

(voranti si armano la mano per reggere al lavoro.

MANIVELLE s. f. Bastone. E dicesi di quello elle serve a stringer la morsa : manovella, giratoio, manubrio.

MANOECVRK s. m. Operaio, manovale. Co- loro che nelle fonderie intendono a muo- ver l'albero del modello e cacciarlo viadella forma.

MANOEUVHE s. f. Maneggiamento , maneg- gio, armeggiamento che è dello stile orato- rio, evoluzione.

De force. Operazione c fra noi mano- vra (non italianamente) di forza. In Pie- monte maneggio o maneggiamento delle mac- chine.

Des batteries. Evoluzione delle batte- rie. Cosi la chiamano I Piemonte ; noi la diciamo manovra.

MANOEUVRE s. f. Affinomi. Arte di sotto- mettere a certe léggi i movimenti di una nave.

MANOEU VRER v. n. Caracollare, squadro- nare. Far continue evoluzioni con la caval- leria ed anche colla fanteria. Noi diciamo manovrare, ed il nobil vocabolo armeggiare potrebbe sostituirlo.

MANOEUVRER,Servirl'artillerib. Ma- neggiare, governare, o ministrare l’artiglie- ria, c più modernamento servire. MANOEU VRER v.n. Afono ma re.Comandare le evoluzioni di una o più navi; ovvero sen- za cangiar cammino disporre più acconcia- mente io vele.

MANOEUVKIER s. m. Maneggiatore, ormeg- giatore ; e fra noi manovriero.

MANOEU VRES s. f. Manovre. Nome collel- tivo in marineria di corde pulegge vele; ma più propriamente delle cordo e de'cordami.

Courantes. Manovre correnti secando

lo Stratico, e la nostra marineria le chia- ma volanti.

IIormantes. Manovre dormienti, e fra

noi stabili.

MANOIR s.m. Maniere o maniero. Forti abi- turi ne' quali stavano i signori ne’ tempi feudali.

MANQUER v. n. Imbozzacchire. Venire a stento ; e dicesi propriamente degli alberi e delle piante in generale.

MANQUE De mamàre. Mancamento. È uno fra’ difetti di fabbricazione delle bocche dt fuoco, derivante dalla materia poco liqui- da la quale non ha bene riempito la forma, massime negli spigoli,

MANQUER v. n. Scattano vuoto. Dicesi delie armi portatili. V. Rater.

Le bct. Sfoltire del segno.

Le coup. Dare il fallo. Non colpire do- ve si è posto la mira.

Digitized by Google [p. 199 modifica]MAN —199— MAR

MANTEAU s. m. Munitilo. È quello de'sol- dati a cavallo, che noi chiamiam pure cap- potto.

D'arme. Padiglione, e nelle nostre or- dinanze tendine. Le quali coprono i fasci d' arme negli accampamenti.

MANTEAUX Rouges. Mantelli rossi. Eran soldati del corpo franco dell'Austria sul principio della guerra della rivoluzione. E chiamavamo cosi dal mantello a foggia di quello degli antichi Panduri.

MANTELET s. m. Pavese. Grande scudo di legno per garentiro gli arcieri.

MANTELET s. m. Manlellello. Riparo di ta- voloni su due ruote basse , al di sotto del quale garentivansi i travagliatori nell'asse- dio. Oggi è meglio inteso il gabbione fasci- nato 'ovaio!» farci].

MANTELET s. m. Pirtello.e fra noi sportello Specie <f imposta che chiude la cannoniera clic noi chiamiam pure sportello de'legni.

MAN'UBALISTE s. f. V. Macuives ancisn-

NES.

MANUFACTURE D'armks. Fabbrica d'armi Luogo dove si fabbricano learmi, comcchè noi avessimo anche una particolare mani- fattura denominata Montatura d'armi, do- ve s' incassano le armi. Pure abbiamo un Direttore delle manifatture il quale rego- la eziandio le cose degli Arsenali.

MAQUETTE s. f. Lastra , scappalo secondo i Piemontesi. Sbarra di ferro, ad un solo estremo martellata , secondo dicono i Di- zionari. Ma noidobbiam definirla: sbarra di ferro ricavata dall' addoppialura ( ra- cket ) formata da due spezzoni ( ni nova ) insieme saldati nella lunghezza.

Sia pi.e. Lastra semplice. Pezzo di ferro

di dato dimensioni per una canna.

Doublé. Lastra doppia. La quale dà

due canne.

MAQUETTEUR s. m. Cannoniere, che i no- stri artefici chiamano eannaiuolo.

MARAIS s. ra. Palude, stagno, chiana.

MARAUDE s. f. Pasca, foraggio, pecorea o icona. Depredazione di viveri e d'altro.

. Picorée.

MARAUDER v. n. Buscare , foraggiare , pre- dare. Andare a busca, fare scorreria, spo- gliare a mano armata.

MARBRÉ s. m. Tamburo , mulinello. Cosi chiamasi quel cilindro su cui si avvolge il cavo del timone.

MAR AUDEUK s. m. Predone, o predatore, o depredatore.

MARBRÉ add. Marezzato, ondeggiato. E di- cesi degli alberi. V. Ovdé.

MARCHE s. f. Pedale, calcola. Quella parte in alcune macchine che si muove co' piedi. V. Pedale.

MARCHE s. f. Giornata, marcia. H quale ro- cabolofulra'rimproveralialGrassi da Bot- ta , comunque il Varchi adoperato avesse marciare. Ma la giornata è il cammino di un giorno.

MARCHE s. f. Marciata , marcia. Tocco di tamburo o suono di tromba , V. Aux

CHAMPS.

MARCHE s. f. Marcia. Azione del marcia- re. La quale può essere :

Directe. De fro.vt. Marcia retta o di

fronte.

Ev colonne. Marcia in colonna.

De nuit. Sordina. Battuta di tamburo.

V. Battebies.

Es bataili.e. Marcia in battaglia.

Forcée. Marcia forzata.

Oblique. Marcia obbligua.

Par le flavo. Marcia di fianco. É una

specie di marcia in colonna.

—Retrograde. Rinculata. V.Retraitb.

MARCHE-PIEDS s. m. Marciapiedi : in ve- neziano zappapiè. Corde poste sotto a' pen- noni per posarvi i piedi stando col ventre sul pennone.

MARCHE-PIED s.m. Pdana. Tavolo sull'a- vantraino su cui gli artiglieri poggiano i piedi allora che seggono su' cassettini. V. Avantraiv.

MARCHER v. m. Camminare, marciare. La qual voce benché condannata dal Botta, è poi usata dal Nardi. Vero è che marciare ci venne di Francia sul principio del secolo XVI; sicché alcuni credettero farla più ita- liana dicendo marchiare. D'altra parte il camminare è troppo generico.

MARÉCHALs. m. Maresciallo. Anticamen- te maliscalco o mariscalco. Alto grado nella milizia, creato nel 1185da Filippo Augusto.

De bataille. Maresciallo di battaglia.

Titolo sotto Luigi XIII.

De camp. Maresciallo di campo o del

campo. V. Generai, de Divisto*.

De frange. Maresciallo di Francia.

Primo grado militare in Francia.

De logis. Maresciallo degli alloggi. Era

una volta carico di primi uffizioli- Oggi chiaman cosi in Francia i sergenti di ca- valleria.

Generaldes camps.Des armées. Quar- tiermastro generale , o maestro di campo generale, o forien generale. Quell’uflìzialc generale cui addicevasi la distribuzione do' <|uartieri e degli alloggiamenti.

Ferrant. Maniscalco, maliscalco. Ogni

reggimento di cavalleria, ed il battaglione del Treno ne hanno. V. Vétérinaire.

MARÉCHAUSSÉE r. f. Gendarmeria. Isti- tuzione di Filippo I in Francia.

MARGOUILLET s.m.Radancia di legno (cos-

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■200 —

MAR

se, DKI.OT ) con una scanalatura , per farri passare le manovre volanti.

MARM1TE s. f. Pentola , pignatta. Serve a fondervi piombo , Segoni od altro in man- canza di calderotti.

MARGUERITE s.f.Margherita. Sorta di no- di , che fannosi sopra una manovra per operare con maggior forza.

MARQUE s. in. Marchio, bollo. Parte della sciabla. V. Saure.

MARQliE s.f. Marchio,c fra noi merco.Gra- do dell'affinamento dell’acciaio , il quale stimasi dal numero delle volte che una sbarra è stata ripiegata e saldata.

MARQUES s. f. Ma ir hi. I quali riduconsi nei cannoni al millesimo ed al giorno, al nome del fonditore, al peso.

MARQUEUR s. ni. Era un sottuflìziale che andava a notare gli alloggi.

MARQUISE s. f. Marchesa. Copertura della tenda di uftiziale.

MARRE s. f. Murra. Zappa triangolare , la quale è accomodata a radere il terreno, la- vorandovi poco addentro. V. Hole trian- GCl. AIRE.

MARRON s. m. Gettone. Pezzo di rame il quale segna le ore diverse dello ronde.

MARRON s. ni. Castagnuola, marrone. Fuo- co arliliziato da scoppiare nella guar- nitura de’ capitelli de’ folgoroni o razzi prima dello spegnersi. V. Pétard , PÉ-

TROl.E.

MARKONIER s. m. Castagno. V. Bois.

MARTEAUs.m. Martello. Le sue parti sono [occhio (oeil), la bocca (tète) e la penna (panne).

A’ devant, A’panne. Martello piano, o

dritto , da appianare. E quello mosso con due mani dal garzone, che chiamano mazza i nostri fabbri.

A’ bigorner. Martello da bicomia. E il

più picciolo fra quelli di una fucina per la- vori curvi.

A’ pointe. Martello a punta. Serve a’

barrai per cacciar molto dentro i chiodi , ed a' muratori per romper muraglie.

A’ tète ronde. Martello a bocca dolce

o tonda. Serve per curvare e garbare il ferro a caldo.

A' REBATTRE. Maglio da ribattere. Il

quale è concavo siccome l'incudine, e ser- ve, con 120 colpi, a rendere bene unita la superficie delle palle.

A' DEix pointes. Picchierello, martello

a due punte. V. Oetils.

A' emboutir. Corbola, cortola. Martel- lo il cui manico non e nel mezzo, con boc- ca tonda.

A' main. Martello da fucina ed anche

mazza dritta più propriamente. E quello

adoperato dal foggiatorc, più corto di quel

10 del garzone.

A’travers. Mazza tracersa, martello a

due bocche.

A’ panne ronde. Martello «penna tonda.

A' refolxer. Serve a far l'angolo fra

11 codolo ed il tallone di una lama.

A’ PANNE FENDI E. Martello pennato, a

due penne , o da legnaiuolo. La cui penna a granchio fessa e volta in giù, serve a leva per cavar chiodi.

A' panne tbanchanate.Martello a penna

tagliente. Per sciabole.

A' relever. Martello a ri le care. Stru.

mento da marescalco. V. Ferretier.

A' river. Martello orecchiuto, da riba- dire , u ribaditoio. V. Rivoir.

MARTEAU. Martei, d' aR*es Martello o martello d'arme. Era un'arme dc'cavalie- ri a modo di martello con manico più lun- go ed una punta od un'accetta dall’altra parte.

D’ ètabli. Martello da banco. La cui

penna non è fessa.

De forge. Maglio , martello a penna.

Grosso martello mosso dall'acqua.

De maqon. Martello da muratore, o mar- tellina. V. Outils, M U’ON, Martinet.

De mi netr.Martello da minatore. Il qua- le è di rame per la polvere.

MARTEI.AGE s. m. Martellatura, bollo . marchio. Segno fatto da ufficiali di Artiglie- ria o di Marina agli alberi di costruzione.

MARTIAL add. Guerresco,marziale, bellico. Dicesi di cose appartenenti a guerra.

MARTINGALE s. f. Buttafuori dell'albero di bmmpresso.

MARTINGALE s. f. Frenello. Parte della briglia. V. Bride.

MARTINET s. m. Maglio , mazzo. Grosso martello mosso per lo più dalle acque per battere il ferro ne'Distendini e nelleFer- riere. Ma parmi in vero con Gassendi che questo sia un piccol maglio cioè maglietto.

MARTINET s. m. Martinetto. Strumento col quale caricavansi le grosse balestre.

MARTINET s. m. Caro a parecchie rami i quali partono da uno stesso punto c ligansi a punti diversi del pennone di mezzana.

MARTINEl’R s. m. Martellatore. Colui il quale affina il ferro c l'acciaio ne’ lavori di artiglieria.

MARTIOBARBL'LE s. f. Marziabarbulo. Soldato Romano legionario addestrato a ferir di lontano con pallottole di piombo. E fu anche un arme do’Romani.

MASQUEs. f. Maschera. Elevazione da terra per difendere i travagliatori nelle batterie di assedio.

MASQUE s. f. Punzone. Strumento di accia-

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MAS

io, siccome un suggello, per imprimerne la impronta su corpi duri. V. PoiNfOlf.

MASQuER v. a. Coprire, o ricoprire, e suole anche dirsi ma non italianamente masche- rare. V. Couvbib.

MASSACRE 8. m. Strage, macello, tagliala, uccisione , taglia , tagliameato. Si è usato anche carnaggio, ma non è nell'indole pre- sente della lingua.

MASSACRER v. a. Far carne , fare a pezzi, far macello , mettere a uccisione. Dicesi franccscamcntcmassacrare.V. Faire mais BASSE, TuER.

MASSE s. f. Massa. Somma destinata al ve- stiario de' Soldati.

MASSE s. f. Calzatoia a manico , e fra noi cuneo di arresto, usato nelle batterie di co- sta per impedire che il pezzo dopo lo sparo tornasse in batteria. Nelle batterie di as- sedio vi si pone la mazza.

MASSE s. f. Massa. Quantità di viveri di munizioni e di attrezzi per un esercito.

MASSE s. f. Mazza. Strumento di zappatori e minatori. V. Outils.

MASSE De battebie. Mazza di batteria. Strumento di legno per conficcare piuoli, e per battere terra. V. Armement.

Doublé. Mazza doppia.

A' trancio;. Mazza a taglio.

Carrék. Mazza a due bocche , mazzet- ta. Serve a picchiare fortemente ed a cac- ciar le razze nei mozzi ed a piantargli od altro.

De bois. Maglio di legno. È un grosso

martello di legno per l'uso istesso della mazzetta.

De ciseleur. Martello da cesellatore.

Il (piale debb' esser bene acciaiato con due bocche.

De ccIvbe. Mazza di rame.

Grande. Mazza grande.

Petite. Mazza piccola.

I)' artifici era. Mazzuola da fuochisti.

D'armks. Mazza,omazza ferrata. Par- ticolarmente adoperata da’ cavallcggieri. V. Abmes offensive*.

• De lumiere. Massa del focone , o di

lumiera. Cilindro di rame in cui forasi il fo- cone , il (piale oggi è fatto a vite o toglie il nome di grano del focone (graix de lu- mière ).

A'enraver. Mazzadamozzi.a due boc- che o mazzetta. La quale è di ferro e serve per aggiustare i razzi ne mozzi. V. Masse

CARRÉK.

MASSELET s. m. Scarnila. Una piccola loppa.

MASSELOTTEs. f. Testa perduta , soprag- gitto , sopraggitto. Il Riringuccio usa mat- turozzu, malerozza ed anche pallone, c 1AI- D Ar tLÀ. Uiz. Mil.

berti dice baccaglia, e coda. I nostri arte- fici massawtta. Ma che significa questo vo - caboto , domandiamo a' grandi vocabola- risti : forse una massa rollai Bisogna disa- minare la voce per tradurla, ed allora po- trebbesi dire massellotto.se non si volesse lasciare il caro suono francese.

MASSELOTTE D' affiJt. Mattarozza d’af- fusto.

De baiosnette, Amour. Raiser. Coda

della baionetta. Si lascia al tubo verso il go- mito per attaccarvi la lama : èdi forma ci- lindrica. lunga circa otto linee.

MASSETTE s. I. Mazzetta, mazzuolo. Stru- mento da minatore , ed altro lavoratore. V. Outils.

MASS1GOT BLANC. Piombo calcinato.

MASSUE s. f. Mazza , o mazza ferrata. V. Abmes offensives . Masse ferree.

MASTIO s. m. Mastice. Mistura soda c fusi- bile, o pastosa e tenace per turare od uni- re checchessia.

MASTIGADOUR s.m.Frenello. Specie d'im- boccatura ne'cavalli per eccitarne la saliva.

MAT s. m. Albero. Ila figura conica , 6 per- pendicolare alla chiglia,ed appoggiato dal- le sartie stragli e paterassi serve a portare ■ pennoni e le vele. V. Mature.

MATAGE s. m. Inalberamcnto. Azione di por- re gli alberi.

MATELOTTE s. f. Mostra. Rivolta di panno fatta sul petto dell'abito del soldato: tra noi velliglia.

MATER v. a. Alberare. Fra'nostri marinai dieesi francesemente mollare, o secondo lo Strafico molare.

MATERIEL add. s. in. Materiale, materia- li. Nome collettivo di tutto che vieno dal- l'artiglieria allestito, cioè munizioni arti- glierie carri macchine barche attrezzi ar- mi fuochi lavorati ferramenti od altre cose ancora.

MATÈRE s. f. Matterò. Armo menzionala da Cesare come una grossa picca. V. M at-

TIAIRE.

MATIÈRE s. f. Materia, materiale. Ma io preferirei sempre il primo vocabolo , pe- rocché il secondo ha forza di aggettivo.

—— lì’ abtifices. Materia per fuochi ar- tifiziati. Vanno fra gli approvigionamenli di assedio di campagna di piazza, cioè pol- vere salnitro zolfo e carbone principal- mente.

MATIR, Amatir v. a. Granire. Percuotere la pannatura delle figure con martelline e granitoi.

MÀTOIR s. m. Granitoio. Strumento da ce- sellato! : se ne servono gli armaiuoli per il listeilctto dello scudellino.

MATRAS. Mat.aras s. m. V. I r ut.

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— 202 — MÉC.

MATRICE*. f. Matrice. Nelle miniere è l'in- viluppo terroso che ricuopre il minerale.

MATRICE s. f. Matrice. Il quale nome dassi agli stampi per pezzi d armi portatili quan- do so ne voglia accelerare la fabbrica.

MATRICOLE s. f. Matricola. Registro mae- stro su cui vengono iscrìtte le filiazioni dei soldati, cioè nome cognome pairia età o qualità esteriori. V. Livue-matbicule.

MATTEUv. a. IHanare. Operazione di sten- dere il ferro o l'acciaio.

MATTOIR s. m. Pianatolo. È uno scalpello senza taglio per appianare le parti dove non può operare la lima.

MATURE s. f. Alberatura. Quella degli alberi delle navi , che fra noi dicesi franciosa- mentc matlura.

Bxs-NàTS, Mdrs majeubs. Afieri mag- giori ovvero baisi.

MSts de ulne. Alberi di gabbia.

Màts de pekboqlet. Alberi di pap- pafico.

Vebgde. Pennone.

Grand mìt. Afiero di maestra. Albero

di mezzo.

Misure. Albero di trinchetto. Albero

di avanti.

Aurino.v. Afiero di mezzana. Albero di

dietro.

Real'fbé. Bompresso. Albero elio pro- lungasi obliquamcnle al di sopra dello spro- ne o sporge sull' innanzi della nave.

Fotgi: E.Alierò di conlrummezzana.cioè

della gabbia di mezzana.

Persiche. Albero di belvedere.

Pkbboouet. Albero di pappafico: Ir» noi

di parrocchelto o della gabbia di trinchetto: 6 la seconda delle tre parti elio formano quest' albero.

Chocquet. Testa di moro, cappelletto;

fra noi croccila. Grosso pezzo di legno, mer- cè il quale unisce la parte inferiore con la superiore di un albero.

MAUVAISE Aree. Armaccia. Arma cattiva.

Gabde. Guardia leggiera, mala guardia.

Falla con negligenza , od anche di piccol numero.

Glebre. Mala guerra. Quella fatta sen- za lo regole e consuetudini |irescritte fra nazioni incivilite.

MAYE s. f. Madia-, a fra’nostri volgari mar- (ora.Cassadi legname di quercia, assai bas- sa e senza coperchio, sulla quale i pokeristi fanno muovere i crivi per ingranare la pol- vere, ed altri artefici so ne servono per va- ri usi.

MÈCANIQUE s. f. Meccanica. Il Grassi ha registrato il nome di questa scienza, c di certe altre , nè capisco perchè ti abbia poi trascurato quello di geodesia descrit-

tiva ed altri nomi ancora , se pur fosseio necessari.

MÉCIIE s. f.Miccia , miccio, corda cotta, e corda , ma queste due voci non sono tenni- che. È fatta di stoppa lisciviata nella cene- re etalvolta concia col salnitro, c serve per allumare le artiglierìe di costa di piazza o d’assedio, ed a tener sempre vivo il fuoco nelle batterìe di campagna per accendervi il lancia fuoco.

MÉCIIE s. f. Ugnatura. Quella parte della pietra focaia che urta l'acciarino. V. Pièb- RK V Fl’SIL.

MÉCIIE s. (.Saetta, foratoio: nelle officine no atre dicesi punta. Verga di acciaio clic si adatta a' trapani per forar legno metallo od altro. V. Fobet.

Allumée. Miccia accesa. É una delle

clausole delle capitolazioni quando colui che s'arrende otticncgli onori della guerra.

A’ gocce. Saetta a sgorbia. La quale è

scanalata per alquanta lunghezza, e termi- na in una specie di cucchiaro.

Anglaise.Saetta a tre punte. É schiac- ciata ed ha tre punte nella stessa dirittura ; ma quella di mezzo serve di pernio alle altre.

A’ vrii.i.e. Saetta a punta. È quella la

cui punta è fatta come ne’succhielli avvi- tela ti.

D’ kncastremevt. Saetta da sbacchetta-

tura. Lunga sgorbia adoperala dagl'incas- satori per trapanare la parte nascosta della sbacchetta tura.

1)e vilebbeqi in. Saetta di trapano a

mano.

Incbndiaire. Miccia incendiaria. Mic- cia ricoperta di roccaftioco, la quale si po- ne ne' fastelli o nello bombe.

Soupbée. Zolfino. Fil di cotone intiuto

di zolfo.

MÉCIIE, Mucche s. f. Pulitolo, allargatolo, saettuzza; e fra' nostri armaiuoli mosca. Ul- tima delle saette di una canna.

MÉDECIN s. ni. Medico. Ogni ospedale mi- litare ha 1 suoi, ed i reggimenti in guerra debbono esserne provveduti. Ma il Grassi il confonde col chirurgo de' reggimenti.

MÉLANGE s. m. Composizione. Unione do' tre componenti della polvere, dopo cho so- nosi ridotti impalpabili.

MÈLÉE s. f. Mischia, zuffa. Ma è una zuffa stretta, cioè da vicino, nella quale i soldati si mescolano gli uni con gli altri. Venne an- che usato il vocabolo melea ma non è nel- l'indole presente della lingua. V.Meslée.

MÉLÉ7.E s. m. Larice. Il suo legno è rossa- stro, di lunghissima durata, resistente nel- l'acqua meglio dell'abete , eccellente per gli alberi, fortissimo tuttoché più leggiero.

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  • - 203 —

MEM

La trementina viene dalle sue incisioni. V. Bois.

MEMBUE g. m. Verga, membro. Parte del ca- valli). V. Gheval.

MEMORIA!. D' artili.erie.Memoriale diar- Uglieria. Giornale imaginato in Francia nel 1814 per uso dell'artiglieria.

MENAGE!! Ses avartagks. Tram tendag- gio. Scegliere ed occupare un sito con av- vedutezza per proprio vantaggio e danno del nemico. V. Proeiteh.

MENER A’ LA bocche rie. Condurre , o me- nare al macello. Condurre i soldati a cer- ta morte. V. Lordure.

Battart. Menare o condurre battendo.

Cacciare il nemico con la spada nc'fìanchi.

MENILLE s. f. Gambetto. Dentatura della stanghetta di una serratura. V. Barbe du pére.

MENTON s. m. Mento. Parto del cavallo. V. Ciieval.

MENTONNET s. m. Calcio. Quel legno che attraversa il pestello c vien sollalzato dai bocciuoli degli alberi nelle officine di batti- mento della polvere.

MENTONNET s. m. Monachetto : fra noi lo dicono monaco. Quel ferrolino in cui entra il salisccndo e l'accavalcia per serrare. V.

Sl'PPORT DE I.OQLET.

MENTONNET s. m. Boncinello, dente, na- sello. Quel ferretto fitto in un mastietto o salisccndo per ricevere la stanghetta.

A’ patte. Grappa ad alia. Ferramento

dell’antico sottaffiisto di piazza.

MENTONNETS s. m. Orecchie. Quelle due parti d’una bomba in cui s’incastrano lo maniglie (aRSKs).

MENTONNIÈKE s. (.Barbozzo. Parte della celata che para lo gote ed il mento. V. Aa-

MKS DÉFERSIVES.

MENUS-ACHATS. Provviste minute, attrezzi minuti. V. Agrés.

MENUISIER s.m. Legnaiuolo. Ma è propria- mente quello da sottili lavori. Noi il dicia- mo falegname. I suoi strumenti sono :

Ahorcoir. Sgorbia da fori.

Bec d' are. Badile o scarpello da incasso. È di forma parallelepipeda, ed i nostri artefi- fici lo dicono franecscamente pedana.

Boivet Incorsatolo maschio. Questo ed il seguente sono specie di pialletti per gar- bare duo legni in guisa da commetterli.

Bouyet femellb.Incorsatolo femina.ll quale ha la linguetta per fare la scanalatura , mcn- troil maschio ha una incanalatura lungo la sua grossezza dal lato che sporge il tag1' .

CtSEAix. Scarpelli piatti.

Calibres, Garaiiits. Garbi, calibratoi.

Chantiers. Cantieri.

Compas. Compassi.

Crayor. Matita.

Cric. Martinetto martinetto.

Davier, Sergert. Sergente.

Doloirb. Mannaia. Specie di piccozzino con ferro rettangolare, il cui taglio è sopra uno de'due maggiori lati, ed il manico dall'op- posto quasi parallelo al taglio e torto un poco.

Doucire. Intavolalo. Piallettocol taglio a so- miglianza ed uso di fare una gola rovescia: i nostri artefici il chiamano goletta, elio fat- ta voce più italiana cioè goletta, sarebbe

. forse preferibile a intavolalo.

Eqcbrre. Squadra.

Éqlerrb A' orglet. Quartabuono , calan- drino.

Essettb. Ascella.

Ètau de bois, Pbesse. Strettoio.

Etabli. Bancone.

Faisse-éqi krre. Calandrino.

Fermo». Incaratoio. Scarpello piano con ta- glio augnato da ambe le parti per iscavarc il legno.

Feiylleret. Sponderuola cioè la spennarola de' falegnami nostri.

Gouges. Sgorbie.

Grès. Goti.

Guillaume. Incorsatolo. Della specie de'pial- letti, accomodato a far angoli rientranti. 11 suo ceppo è rettangolare ed il ferro a pala da fornaio.

Guimrarde. Pialla da incasso ; c fra' nostri artefici ghimbarda. Specie di pialla il cui ceppo è quadrato ed il ferro è nel mezzo.

Hache a mair. Piccozzino.

IIermirette. Ascia.

Maillet de bois. Mazzuolo di legno.

Mèches a' bois. Saette da legno. Vene sono a punta a sgorbia a tre punte.

Mecle. Ruota da arruolare.

Marteau a' parrb ferole. Martello a gran- chio.

Marteau a' poirte. Martello a punta.

Molai ETTE. Bastone, bottaccio, forcella. Pial- la col taglio a mezzocerchio per fare scor- niciamene tondi.

Niveau. Arr hi penzolo.

Pieo de cuèvre. Cavabollette.

Poirte a’tracer. Segnatoio, punta da segna- re. Punta di ferro o di acciaro co:, un anel- lo dalla parto .pposta.

Rabot. Pillile!. j o pialluzzo. Il suo ceppo è da' tre pollici ad un piede.

Rapot cimbe. Pialletto centinaio ovvero a barca. li suo ceppo è piegato in arco o dal- ia parte tagliente od in verso opposto, per piallare lo superficie concave o convesse.

HdpES. Raspe. È ve ne sono di varie figure.

Rifflard. Sbozzino. E una pialla di minor lunghezza e con ferro più inclinato perchè

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il taglio riosca più ingordo, per ingrossare i legnami da piallarsi.

Salterelle. Pifferino , squadra zoppa. V. Fal'sse-éQcebrk.

Scie a’ chantourner. Seghetta da volgere.

Scie a' débite». Sega da mano. E quella che tot la insieme forma un rettangolo.

Scie a’ mah», a' pomo, a' coltrai.Segaccio, sega a coltello: in Toscana o propriamente in Siena Ilio sentita chiamare sciavero. La sua lama non è molto lunga ma assai lar- ga c con una sola impugnatura.

Scie a' refendre. Sega armata inquadro, o a rifendere ovvero rifenditoia.

Scie a' mai», a’ ma acme. Gattuccio.

Scie toc»!» vate. Sega da rollare.

Tarièbe. Succhio, succhiello.

Tiebs-poiat-Lìitui triangolare; ed inostri ar- tefici l'addimandano triangolo.

Tbicoise. Tanaglia. Ed è quella adoperata per trarre i chiodi.

Tbcsqcin. Graffietto. Tavoletta trapassata da un regoletto quadro , alla cui estremità è posta a traverso una punta di ferro.

Vahlope. Pialla.

Valet n’ÉTABLi. Balletto.

Vilebbeqcia. Velina siccome la chiamano Carbone cd Amò ; ma gli artefici nostri la appellano trapano a mano r siccome ò se- gnato in Alberti.

Vili LEE. Succhiellino. Pure l’Alberti segna succhiello , la qual voce è posta ancho in- vece di .tabièbe : i nostri dicon rergara.

E.a ca rosse. Cassaio , c fra noi dicesi

carrozziere.

Es mecrles. Stipettaio.

MERCURE 1)e uoward.Mercurio fulminan- te. Si adopera noi lo ch e fulminanti.

MERLIN s. m. Merlino. Picco! cavo o linea incatramata fatta di due o tre fili,per fer- mare piccole pulegge , figaro grossi cavi.

MEltCENAIHE add. s. m. Mercenario. Di- cesi di soldatoche milita por mercede e non è della propria nazione.

MEKRA1N s. m. È un legname non riciso, cioè tagliato per largo ; ma rifesso vale a dire lo si tagliù per lungo,c fassene uso per doghe o fondi da bottami. V. Mairrai.v,

MEHLON s. m. Merlane, molone. Quella par- to di parapetto fra una cannoniera e l’altra. Il Marchi la chiama anche dado quando si appartiene allo opere basse.

MESLÉE s. f. Melea. Il quale vocabolo an- ticato è un pretto francesismo. V. Mélèe.

MESTRE De camp. Maestro di campo o ter- zo. Comandava il terzo cioè un reggimen- to di fanti o cavalli. Ma la sua autorità era maggiore di quella dell’odierno colonnello, ed il numero de' soldati poteva ascendere sino a seimila.

MESURE s. f. Misura. Strumento qualunque per riconoscere e determinare la quantità del volume o dell' estensione. La misura dell’artiglieria napolitana per l'estensione è il piede parigino.

A' por ore. Misura di carica..

MÉTA-CENTRE s.m. Metacentro.E il punto più alto della verticale che s'imagina innal- zata dal centro di gravità della nave senza che sbandata, rovesci.

MÉTALs. m. Metallo. Sostanza minerale an- noverata fra’combuslibili semplici.Ma que- sta definizione de'Piemontesi, certamente esatta,parrebbe alquanto antiqnata. I me- talli per uso delle artiglierie sono ferro ra- me stagno piombo zinco acciaio.

MÉT1IODE Catalane. Metodo alla catalana. Vi sono minerali cosi facili a fondersi clic non han bisogno di alti forni Tosoni.

METALLURGIE s. f. Metallurgia. Arte di trattare in grande le mine, trame i metalli e purificarli.

MÉTRE s. m. Metro. £ la diccimilioncsima parte del quadrante del meridiano terre- stre , c corrisponde quasi a quattro de'no- stri palmi.

METTRE A’ per et a' pel*. Andare, man- dare , mettere , porre a ferro e a fuoco. V. Porte» le per et le fee.

A'la cape. Mettere alla cappa.

Ai* complet. Riempire, fare il numero, o

mettere a numerate fra noi diccsi completare.

Au pii. de l’éfée. Mettere alle spade o

| a fil di spada o al taglio della spada.

I Ao pillage. Predare , mettere, o porre

in preda, o a sacco.

Alt arréts. Mettere agli arresti. Puni- zione militare.

Ad PERS. Mettere ne' ferri.

Bas les armes. Abbattere le armi. \ ol-

gereaterra olearmi o le bocche diartiglio- ria per dar segno di voler cessare dal com- battere ed arrendersi.

Db mvbaij. Addirizzare. Pareggiare la

superficie di qualunque lavoro, che possa storcersi imbarcare o di simil fatta.

Ei» armes. Mettere sotto le armi. Ordi- nare le schiere, preparandolo alla fazione.

En bataille. Mettere in onlinanza, in

battaglia.

En campagne.Mettere in campagna. Spe- dire i soldati alla guerra, o tenerseli pronti.

i E* crocpe. Ingroppare. Mettere i fanti ingroppa a’cavalieri, il quale modo fu trova- to da'Romani all’assedio diCapua nel 5>t.

En déroutk. Rompere, sconfiggere, met- tere in isconfitla, cacciare, sbaragliare, cac- ciare in fuga, o in rolla. Entrare per mez- zo a’nemici c guastarne gli ordini. V. Di- sperse».

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FEU

MÉT

Ex dés»r»rk. Disordinare. Guastare e

turbare gli ordini del nemico a furia di fuochi o di replicati assalti.

Ex état ut defesse. Mettere in buona

difesa. Detto di luogo o di fortezza vale munirlo da bene sostenere le offese.

Es elite. Fugare,mettere in fuga,invol- ta, eaceiare. Far fuggire il nemico. V.Fur.

Ex garxisox. Mettere in guarnigione.

E a jole. Mettere al viso, spianare lo

schioppo-, e noi diciamo impostare. Il Grassi desiderava tradurre giù il comando ex jole.

Ex ORDRE. Ordinare, mettere ad ordine,

o in assetto. V. Raxger.

Ex viÈCEs. Tagliare a pezzi o per pezzi:

affettare è modo basso preso da tagliare a fette. V. Tailler ex pièces.

Ex polche. Far polvere. Annientare

per furia di spari. V. Pclyériskr.

Ex QCARTiERS d'hiver. Svernare, in- vernare , vernare. Entrare ne'quartieri d'in- verno.

Ensemble. Mettere insieme , radunare.

V. RaSSEMBLEB.

Ex skxtixfi.le. Mettere o porre in sen- tinella, posare le sentinelle. Il tirassi ha cre- duto che nelle moderne ordinanze venga preferito posare. V. Poskr.

Exthk deca pela. Mettere o prende- re in mezzo. Assaltare e battere il nemico da due opposte parti.

Gahxisox. Mirre presidio , opresidiare,

mettere oporre guarnigione. Ma il presidiare mi parrebbe meglio accomodalo a garrir.

Hors. Cessare. Dicesi quando si estin- gue l'alto forno.

La CHAI.OLPK dedaxs.Am'rzare la lancia.

La laxce ex arrèt. Arrestare la lancia.

Mettere il calcio della lancia sulla resta, ma oggi che i lancieri non si hanno arma- dura dicesi puntar la lancia.

La pièce hors d' bau. Inclinare il pezzo.

Si abbassa la volata per impedire che la pioggia non entri nell'anima.

I.e pel. Appiccar fuoco , allumare, ac- cendere, dar fuoco, far fuoco. Ma io non di- rei col Grassi far fuoco cioè sparare.

Les armksa’la maix. Impugnare le armi,

o mettere la mano alle armi, o metter mano.

Le siège. Mettere o porre f assedio.

Circondare un luogo forte per assediarlo.

Pie». Mettere o porre il piede. Arriva- re in un luogo.

Pied a'terre. Appiedare , ed appeda-

rt, dismontare o smontare ; mettere, o far mettere piede a terra.

Sots les arre*.Mettere in armi, o rot- to le armi. Armar gente, levar soldati, ordi- nandoli c preparandoli alla fazione.

Slr pied. Mettere in piedi. Frase mili-

tare italiana, che vale incominciare la guer- ra o levare un esercito.

MEILE s. t.Mola, 0 ruota da canna, secondo i Piemontesi. Nello Fabbriche d'Armi ser- ve generalmente per isgrossare c ripulire tutto all' intorno le caune. Ma non è guari di tempo vi abbiamonoisurrogato un tornio.

A' aigliseh. Ruota da arrotare. È quel- la dell’arrotino.

MEURTRIÉRE s. f. Piombatolo, piombatoia, mozzicalo, caditoia. V.Maciiicolms.

MEURTRIÉRE s. f. Feritoia, arcliibusiera, ed anticamente archiera, balestriera; |>oichè l'arco c la balestra vi andava per dentro indirizzata al nemico. V.Créheau.

MICOCOULIER Alstral , De provexce. Bagolaromeridionalc.Vra le piante non ar- reno forse un’altra con più nomi italiani, arcidiacolo.bogolto, bua-rata, frassignuolo, giracolo , perlaio , legno da racchette. In Piemonte l'usano per aste da scopette re- mi e manovelle. V. Boig.

MICROMÉTRE s. m. Stella mobile.V. Étoi- I.E MOBILE. '

MILICE s. f. Milizia. Costituzione milita- re. Milizia greca c romana, ad esempio.

MILICE s. f. Milizia, esercito. Gente armata c disciplinata a combattere. Pure la mili- zia suol prendersi per guardia cittadina, c sempre per fanteria. V. Armér.

MILICIEN s. m.Miliziotlo. Soldato di mili- zia cittadina, o provinciale.

M1L1TAIRE 9. m. Miniatore, militante: sol- dato 6 voce nobile ma poco usata, usan- dosi invece siccome sostantivo militare.

M1LITAIRE add. Militare,soldatesco. Diccsi di persone c di cose.

MILITAIREMENT avv. Militarmente, alla militare, alla soldatesca, soldatescamente.

MINE s. f. Mina, c secondo antichi scrittori cunicolo , talpa , talpone c corrottamen- te frappone. Scavo fatto nel terreno o nel sasso , che si empie di |x>l\erc perchè ap- piccatovi fuoco mandi in aria tutte le ma- terie circostanti. Luigi da Capua ne fece il primo esperimento forse al castello Nuo- vo. In Leonardo da Vinci vi è fatta men- ziono delle mine; ed in una cronica di Fi- renze (1720) dicesi che un ingegnere fio- rentino chiamato maestro Domenico avea promesso nel 14-03 di far saltare’eon una mina una parte delle forlificazioniMi Pitti.

MINE Déeexsive. Mina di di fesa c più comu- nemente contrammina. La quale vieno per lo più costrutta con la fortezza medesima, od in un assedio. V. Coxtremixe.

Offessile. Mina di offesa o semplice- mente mina.

Db dèmolitiox. Mina di demolizione.

Di queste mino si usa por disfare la cinta

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MIN

d un' opera che vogliasi abbandonare o per abbattere magazzini ed altri edifìzii , ov- vero per atterrare porte od altro nella guer- ra campale.

MINE s. f. Ferriera , secondo il Grassi , ma dicesi miniera, c panni più propriamente, ovvero rara, rena. V, Minière.

M1NEK v. a. Minare. Far mina sotto di un’o- pera.

MINE , Minerai., Minerai. Minerale, rena.

MINÉRALISATEUR s. m. Mineralizzatore. Sostanza combinata coi metalli nelle mine, siccome solfo arsenico ossigeno.

MINERVE s. f. Minerva. Paltade. Dea della sapienza della guerra c delle arti.

MINES s. f. Mine. Terre metalliche, le quali contengono per lo più parecchie materie straniero, siccome zolfo arsenico.

MINEUR s. m. Minalare. Soldato elio appar- ticnsi all'arme del Genio per costruire e difender mine. Negli antichi eserciti chia- mavasi cavatore. Gli strumenti e suppel- lettili del minatore sono :

Aiglillb , Darre de mine. Ago, secondo i Piemontesi. Ma noi I' abbiamo chiamata subbia. É uno scalpello per forare o rom- per le mura.

Bkc de cane a’tète. Becco d'anatra.

Biute db dolile. Cassetta, laro/rf/o.Ordigno chiuso col quale si dà fuoco alla mina in tempo determinato. Se no vogliono far in- ventori i Francesi cioè Boule , ma il no- stro Tensini già ne parlava a'suoi tempi.

Bocrriqcets. Corbelli.

BorssoLE. Bussola.

Bbiqiiet. Acciarino.

CaISSes pebrèes. Burbali.

Ciiandelier. Candelliert, candeliere. Ficca- vansi sulle pareti delle gallerie |>er illumi- narle.

Ciseaix. Scarpelli.

Coins. Biette di ferro : fra- nostri diconsi emiri.

Crochet de sape. Gancio da trincea.

Curette. Nettammo. Piccola e lunga verga di ferro con cucchiaretta da un capo escar- pcllo dall'altra.

Draghe. Cucchiaio , vanga ricurva, draga. Picciola zappa da nettare le scavature.

Epinglette. Spillo. Lunga verga di ferro che si tiene sulla scanalatura del calcatoio da mine , perchè lasci nell’intasatura un canale da innescare.

Escabeac. Deschetto. Arnese da sedere.

Escoipe. Paletta.

Grosse pince. Palanca. Vocabolo dominato- ri piemontesi per dinotare un pule di ferro lungo tre piedi all' incirca il quale mcltcsi a levane) sollevare pcsi.I nostri l'addiman- dano palo di ferro.

Hoy.uj a'decx tranchants. Gaia. Il quale è un vocabolo piemontese.

Lanternes. iMntene.

Lìngue de boeup. Lingua di bue. Ne fan:, > uso i minatori no' cattivi terreni por ingom- brare il circuito del telaio.

Lovciiet a'gazons. Badile da piote: fra’no- stri minatori dicesi mazza per fossatclli.

Manteau. Martello.

Manteau de cuivre. Martello di rame. L'u- sano per piantar chiodi senza far fuoco.

Masse carrée. Mazza a due bocche.

Masse a'trinche verticale. Mazza traversa.

Mesures. Misurini. Servono per la polvere.

Movennb pince. Palanchino.

Moulinbt. Barbèra. Con essa si estraggono i materiali dello scavamento.

Pince a' main. Puh da mano.

Pied de biche. Pilo a piè di porco.

l’ic a' decx pointes. Picchierello.

Pie a' roc. Piccone. Si adopera nel taglio delle rocche ed anche nelle fabbriche.

Pie hoyau a' tr inche verticale. Piccone a fendente.

Pie a’ pelille de sauge. Piccone a lingua di botta, ovvero litteralmen tea foglia di salvia.

Pie a’ tète. Piccone a testa, ovvero piccone a martello.

Pistolets. Pistoletli, comechc noi dicessimo pistulelte.

PoiNfONS. Subbie , e fra noi puniamoli. Ba- stoni di ferro appuntati por fender lo roc- ce, usando alcune volte i cunei.

Pelle ronde, I«nyn , badile. Cosi nel vo- cabolario piemontese ; ma io userei solo quest'ultima voce.

R E poti loir. Calcatoio da mina ov vero io rrone.

Soi pplet. Mantice. Col quale rinnovasi l’a- ria nelle gallerie.

Sac de peai. Tasca di cuoio. Vi si trasporla la polvere.

Sonde. Tenta. Serve per leterrc. Noi la chia- miamo scandaglio.

Trépan. Trapano.Si usa per forare la terra e dar aria alle gallerie, per iscoprire le mine del nemico e per aver punti di verifica.

Ventilatelr. Ventilatore. Artifizio mercè del quale cacciasi via dalle gallerie l'aria divenuta mal sana, rinnovandola.

MINIÉKEs.f. Vena,miniera, cava. V. Mine.

MINISTRE Secretaire de la guerre. Se- gretario di guerra. Tra noi diccsi ministro segretario di stato della guerra. La qual ca- rica ai tempi delle repubbliche italiane ve- niva esercitata da Giunte c Balie.

M1QUELET s. m. Micheletto. Saldato leggie- ro ili Spagna , proprio per la guerra dello montagne.

.MIRE s. f. Mira. In segno versola bocca di un fucile per addirizzarlo al punto a battc-

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MOE

re. V. Fl’Sil, Bolton de mire . Visière.

MlltE (( ’oin de). Cuneo di mira. (ìli si è so- stituita la vite pei cannoni ed obici, ed è ri- mase pei mortai solamente.

MIHEUR s. m. Traguanlo. Strumento per far conoscere a’cannonicri di una batteria di costa se le navi che si scoprono trovansi ne’ limiti delle passato , le quali meglio convengono.

M1RER v. n. Mirare. Prendere la mira. V. Viskr.

MIKOIll s.m.SpcccAi'o. Serve per esaminare l'interno dell’anima di una trucca da fuoco.

V. InSTRIMENTS DE VERIFICATI!»’.

Ardent. Specchio ustoria. Mezzo ili of- fesa inventato da Arcliimedo, posto in dub- bio da Cartesio e Kirchcr, e presentato in Francia verso il 1810 da Pcyrard.

MISA1NE s. f. Trinchetto. È la vela maggio- ro posta all’albero di prua. Nel tempo anti- co però la mezzana era davvero la vela mezzana .siccome l’artimone era la massi- ma ed il torzeruolo la minima. Cionon- ostante suol dirsi atberooreta di trinchetto.

MISE s. f. Sfoglia. Foglio di acciaio ebe ri- copre la faccia di un pezzo di ferro.La fac- cia dell'acciarino n’ò ricoperta.

M1SEKICORBE s. f. Misericordia. Pugnale ani lama grossa o larga all* estremo. V.

V u u vc fivph'vmv ».•<

MITOYENNES./Irnti di mecco.Due denti fra gl’incisivi del cavallo. V. Ciieval.

MITRAILLE s. f. Metraglia. scheggia, sca- glia, grog muda. La prima vocoò fra le di- ciassette riprovato dal Botta nel Crassi. Cionullostante.anche i Francesi condanna- no la loro invalsa denominazione ili non e de mitraille . avendosi a dire iioite a’ rau.es (astucchio a palle]. Nòpuossi altri- menti sfuggire il neologismo , non potendo d’ altra parte adoprare la parola scaglia , perocché i progressi dell’arte militare bau fatto differenziare d’assai le due voci.Ma ricordo però queste parole di Cassendi : Mitrailles , expression impropre putir dire cartouchesà balies.On ne doit l'employer que lorsgue la bolle ne contieni que dts mor- ceaux de (et.

MOBILE add. Mobile, colante. É aggiunto di colonne o simile.

MOBILISER v. a. n. Mobilitare. Mettere in moto, dare moto. E vocabolo del Marchotti, confermato dall’ acuta crìtica del Monti : noi diciamo malamente mobilizzare.

MODÉLE s. m. Campione, modello, mostra. Si sa bene che questi vocaboli non sono si- nonimi.

MODÉLE 8. m .Modello, contramodano. Quel- la figura in rilievo affatto somigliante alla cosa che si vuol fondere , fatta di legno

di gesso di sabbia di argilla o di metallo per fabbrica»i sopra la forma.

1 Vaimi es. Motlello di armi. Ve ne sono

stati certamente di molti.

De tarauds. Sagoma dcmaslii di ma-

drerite.

Db toi rili.o.vs. Modello o sagoma de- gli orecchioni. Il quale è separato da quello della bocca da fuoco, e fassi di bronzo nella nostra Fonderia.

MOELLE s. f. Anima, midolla. Sostanza che è nel centro degli alberi,

MOINE s. m. Monaco, frate. Esca fissata al foro d’ una carta per dar fuoco alla mina, dando agio al minatore di porsi in salvo. E uno de’modi con cui si appiccava il fuoco al fornello , poiché si usa oggi la cassetta. V. BoIte.

MOINEAU s. m. Bastione piatto piccolo e basso |Nisto in mezzo ad una cortina sover- chiamente lunga.

MOIS De campagne. Mese di guerra. È uno spazio di quarantacinque giorni secondo il Dizionario militare di liaigne.

MOISE s. f. Castello, fascia. Due travicelli uno all' incontro dell' altro con incastro a mezzo legno, Tra i quali si collegano o pali o ingegni di macchine.

MOISI add. Di muffa. Odore , che getta la canape.

MOLAlRF.S s.m. Mascellari. Denti del ca- vallo. V. Ciieval.

MOLETTE s. f. Stelletta, spronella. È la ruo- tino dello sprone. V. Rose.

MOLETTE s. f. Marinella, acciaccatolo. Stru- mento per acciaccare o stemperar qualche cosa sul macinatoio. I bombardieri l’usa- no di legno, e quello per macinar colorì ò di vetro di porfido o d’altro.V. Égrugeoir.

MOLLE-BANDE s. f. V. Bandeau.

MOLLER v. a. Culumart, mollare, allentare, tirar dolcemente V.Filkr en doickir.

MOLLIRv. a. Mollare. Allascare alquanto un cavo teso.

MONTANT s. m. Schermotlo. Parto della curva di una barca o barchetta che regge ■ fianchi : fra noi diccsi staminale.

MONTAGNE s. f. Montarmi. È ben impor- tante questo articolo del Grassi , il qualo ne nota la differenza da morde; perocché la montagna ha in sé un’ idea di eminenza e di grandezza più assoluta , e variabile si- no a divenir poggio e colle.

MONTANTS s. m. Guide. Quei pezzi di le- gname che scrvon di guida al maglio o cép- po nella berta.

MONTANTS s. m. Ritti. Sono quelle duo parti degli affusti nuovi di piazza e costa che congiunti agli sproni ne formano gli aloni. Noi gli ahbiam chiamati montanti.

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MON

MONTAN3 8. m.Sguancie, sguanci. facciali. Parto della briglia. V. Bride.

MONTÉE s. f. V. (alee.

MONTEK v. n. Ascendere. E diccsi degli uf- fiziali nel salire di grado.

MON TEK v. a. Incacallare. Fornir di caval- li la gente a piede. Ma ad alcuni non pia- ce questo vocabolo, atteso la sonora cagio- ne clic per analogia significherebbe divenir cocolla /

MONTEK v. a. n. Montare, incacalcare , incassare. E il comporre un'arma portati- le , o una macchina di tutte le suo parti ultimate; ed in quest’ultimo caso il Birin- gticeio usò anche incarnare. Pure le primo due voci sono vieppiù generiche, potendosi adoperare altresì per la composizione di un'arma portatilo. V. Affi)ver.

A'cbeval. Montare a cavallo, o insella.

A’ la vrèche. Montare o salire sulla

breccia.

A' I’assalt. Assaltare. Salire per forza

sulle mura di una fortezza. V. Dorser

l' ASSAl'T.

A' poil. Cavalcare a bisdosso. Caval- care il cavallo senza sella.

La garde. Entrare in guanlia, montar

la guardia. Diccsi de’soldati che principia- no la fazion della guardia. V. E.vtrer en factio.x. Ma la seconda frase compete an- che agli udìziali clic entran di guardia.

Les pièces. Cavalcare, incacalcare, in- cassare, incarnare le artiglierie.

Sur la drèuie. V. Mustek a’la brè-

ciik.

Use lame. Armare, mettere a cavallo o

montare una lama, fìuamirla di tutei suoi fornimenti. Ma non solamente una lama, si ancora un fucile od un’ arme qualunque si monta e smonta.

MONTE-RESSORT s. m. Tiramolle: tra noi mono. Strumento di che si ha bisogno per isconqiorre l'acciarino, togliendo il mello- ne e la molla della martellina.

MONTEUR ». m. Incassatore, c fra noi acca- callatore. V. Éql'Ipei r-mostei’R.

MONTICULE s. m. Paggetto, tumulo, o tu- mulo. V. Elévatios de terre.

MONT-Joie-saist-Desis. (irido d'armi o di guerra sotto i primi Re francesi.

MONTOIK s. m.Montatoio, cavalcatolo. Luo- go alquanto alto nelle cavallcrizzc.pcr co- moditi di montare a cavallo.

MONT-PAONOTE. Monte degl' invulnerabi- li , ovvero de’ codardi. Sito elevato in cui si è sicuri da danni |ier osservare un com- battimento. Ma i carissimi infranciosati il t radnrrcbbcro monte delle pagnotte ?

MONTKE s. f. Campione, scampolo, mostra. Saggio di checchessia per far conoscere la ■

qualità di quo’generi cho coglionai dare in appalto. V. Èchastillos.

MONTURE s. f. Montatura.Parte del fodero. V. Fot RREAl’.

MONTURE, s. f. Cassa , c fra noi montatu- ra. V. Bois.

MONTURE s. f. Fornimento. Tutti gli elsi della sciabla o della spada.

MOQUEs.f.Mocca.SpeciodipuIeggia o bigot- ta 1CAP-DE mootos) senza ruotino, con un largo foro per il quale può liberamente pas- sare un cavo.

MORAILLE s.f.àfonM.Spccie di tanaglia per tener fermo il labbro di sopra del cavallo nel ferrarlo.

MORAILLON s. m. Maslielto, monaco, luc- chetto. Pezzo piano c mobile che unito ad un altro fisso, con mastio, serve per chiu- dere cassoni cassette , o altro. I nostri ar- tefici lo chiamano mappa , c nella nostra nomenclatura è tradotto lucchetto,comechè a rigore questa parola convenga a quell’ar- nese che in Na|>oli di cesi calcnaccetto. Nè la parola monaco segna ta nel dizionario piemontese è nella Crusca.

MORDS De la tkkaille. Buche della te- naglia.

MORDACIIE s. m. Morsello da banco. Mor- setto di legno o di metallo'scnza la vite da aprire e chiudere, cho tiensi fra le bocche della morsa per istringcrc i lavori senza guastarli. V. Tekaille d'etabli.

MOKDKE v. a. n. Mordere, afferrare. Dico- si dell'ancora quando le sue marre han pre- so nel fondo.

MORDRE La pocssiére..Mordere il terreno. Frase militare por dire essere ucciso in combattimento.

MOKEAU s. in. Gabbia, musoliera. E quella rete in cui mangiano i cavalli (piando sono attaccati ed anche andando. I nostri sol- dati la chiamano morale. V. Mi-sette.

MORFIL s. m. Filo moria, o riccio. Parti di acciaio impercettibili che restano al filo di una lama, i qualijtolgonsi ripassandola su coti più fine.

MOKlON s. m. Morione.Era simile alia cela- ta aperta, ma con crosta altissima, proprio della gente da piè. V. Arxes defessiv es, Salade.

MORS s. ni. Morso, freno che è più nobil voce ma poetica. Componesi di due parti principali l imboccatura emiiok.iioir) c la guardia (rbvvche).

Dm s. Morso dolce. Si adattano i diversi

morsi alla bocca del cavallo.

Ri de. Morso aspro.

MORSER v. a. Frenare, imboccare. Mettere il freno a'cavalli.

MORSI ER s. m. Frenaio. Colui clic fa i morsi.

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MOR

MORTAISE s. f. Intaglio; Ira noi malamento mortila, comcche barbaramente segnato nel Grassi o ripetuto nel dizionario di Bo- logna. Incavo che attraversa tutt'intero un legno per riceverne un altro ; perocché non attraversandolo si denomina esbrè- vement.

MORTE-PAYE s.f.Paga ovvero piazza mor- ta. V. Passe volant, Favsse latice.

MORTIER s. m. Calcestruzzo, malta. Com- ponesi di calce ed arena per murare: i no- stri muratori la chiaman sempre calce.

MORTIER s.m.Mortaio, mortaro ; gli scrit- tori del secolo XVI e del seguente usa- rono più frequentemente trabucco. Arma più corta e piu grossa del cannone e dell'o- bice; la quale lanciò bombe all'assedio di Walchtcndoock nel 1588. L’ingegnere in- glese Malthus introdusse le bombe in Fran- cia nel 1634.Le parti di un mortaio sono :

Ame. Anima.

Asse. Maniglia, c manichetta fra noi.

Bassinet. Scodellino. Al quale sostituiremo un grano di focone ad ugnatura.

Bocche. Bocca,ed il suo taglio (tranche] . che dicesi comunemente vivo della bocca.

Chambre. Camera. La quale ne’mortai mo- derni ò configurata a tronco di cono, e di- cesi alla Gomer dal nome di un Generale francese.

Cclassb, Cll. Culatta.

Embases. Zoccoli, e fra noi boti degli orec- chioni.

Gorge de la volée. Gola della volata.

Grain de lumière. Grano del focone, ed il focone ancora.

Plate-bande. Fascia. Sta alla bocca.

Pocrtocr de la chambre. Invoglio, secondo dicono i Piemontesi,cioè contorno della ca- mera.

Raccordement. Accordo. Il quale è di figu- ra anulare, per riunire l'anima alia camera.

Renports des TOCRiLLO.vs. Rinforzi degli orecchioni.

Ressact de la chambre. Gengiva della came- ra. Il quale traslato non sembrami conve- niente e meglio dirci labbro,risega,risalto.

Tolrillo.vs. Orecchioni.

Ventre. Venire.

Volée. Volata. Dagli orecchioni innanzi.

MORTIER A’ grande portée. Mortaio di gran cacciata e fra noi di grande portata, di gran gittata,

A' main. Mortaio a mono. Piccol mor- taio a suola sotto l'angolo di 45 gradi, del calibro da 3 , per uso dell' assedio prossi- mo. Invenzione di Regnier.

A' bilboquet. Mortaio a suola. Inven- zione del generale La Martillière per pro- vare le polveri.

D’Atala. Diz. Mil.

A' la Coehorn. Mortaio alla Coehorn.

Fu inventato da questo celebre ingegnere olandese per lanciar granate.

A’perdreacx.Mortaio apcmt'ct'.La qua- le bocca da fuoco composta di un mortaio circondato da parecchi altri più piccoli venne proposta verso la fine del secolo XVII del fiorentino Retri.

— A' petite portée. Mortaio a piccola cacciata, gittata, o portata.

A’ piler. Mortaio da pestare. Vaso di

legno di pietra di metallo per ridurre a via di colpi di pestello in polvere una materia qualunque.Qucllo per la polvere toglie al- trove il nome di gambo o pila.

A' plaqce. Mortaio a suola ; ovvero a

basamento e barbaramente a placca fra’no- stri artiglieri.

Eprouvettk. Provino ; tra noi mortaio

provetto , e fra'Piemontesi mortaietto pro- vatore , che con vocabolo più gcnorico po- trebbe anche dirsi polverometro. Il quale ò a suola , ha una piccolissima camera ci- lindrica capace appena di tre once di pol- vere , e spinge un proietto di bronzo pe- sante sessanta libbre , per iscomare quan- to si può meglio gli cITetti della resistenza dell'aria.

MORVE s. f. Moccio. Malattia mortale e con- tagiosa de' cavalli. V. Gas rédhibitoires.

MOT s. m. Motto, nome. Motto d'una o di due parole perchè le pattuglie lo ronde i soldati si riconoscano; noi diciamo il santo peroc- ché poniamo una città ed un santo con la stessa lettera iniziale per motto, che chia- masi qualche volta parola d'ordine.

De campagne. .Vome di campagna. Quel- la parola o motto che si dava per segno allo pattuglie ed alle ronde che vanno di notte fuori il ricinto della piazza girando per la campagna ad esplorare il nemico.

D'or ore. Parola. Il nome della città ,

del guerriero, del santo per riconoscersi. Il Grassi distingue il multo dalla parola. V. Parole.

MOTIONS Militaires. Musso o movimenti militare. Al quale vocabolo tenne dietro quello di evoluzioni.

MOTTE s. f. Sedile. Massiccio di mattone e di pietra con cui è collegata la ciocca che regge uno de’piani degli alberi do'mulini da polvere.

MOTTE De terre. Zolla, patte. Terra attac- cata alle radici degli alberi quando si svel- gono , ovvero un pezzo di terra spiccata po' campi lavorati , dicendosi più propria- mente pista quella cavata ne'prati.

MOUCIIE s. f. Pulitoio, saettuzza, e fra'no- stri armaiuoli mosca. E il coltello pulitoio delle anime delle canne. V. Mècue.

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MOU

MOLCHET 8. m. Moschetto. Arme da Oro prima dell'invenzione della polvere.

MOUC1IET s. f. Moschetto, muschclla. Spe- cie di sparviero, cosi da’Franccsi chiamato no’tempi di mozzo, sicché chiamarono per similitudine col nome istosso quell' arma che più tardi venne chiamata moschetto , moschetta (mobsqlet, mhsqiet).

MOUCHETTE s. f. Bastone, bottaccio, forcel- la : i nostri legnaiuoli la chiaman forcina. Pialla il cui ferro è concavo ed il ceppo ha una scanalatura nel verso della lunghezza, per fare quegli ornamenti detti bastoni ba- stoncini astragali.

MOLCHOIRs. m.Fazzoletto,pezzuola, moc- cichino. Non va tra i generi della bianche- ria del nostro soldato. V. Il uiili.emknt.

MOUFLEs. m. Taijlia, maniccia, ehe la ma- rineria chiama più facilmente bozzello. Stru- mento per sollevar grandi pesi, a più gi- relle. Ma il bozzello è piuttosto la cassa della taglia.

MOUFLETTE s. f..Manico.Estremila dell'as- so del trapano in cui s'impegna la testa dei coltelli.

MOLILLAGEg.m..tiieornjjio,orm«jjio, sor- gitore. Luogo del mare dove puossi gittar l'ancora.

MOUILLER 3.n. Ormeggiare, tonneggiare, ancorare. Gettar l’ancora, facendo le ma- novre necessarie per non mancare all'or- meggio. Eil una nave dicesi ormeggiata (moiillér) allorché ha gittate la sua anco- ra in buon fondo. Panni frattanto che l’or- meggiaro sia l'opcraziono clic precede l'an- corare.

E* barbe. Ancorare a barba di gatto.

En croupière. Abbozzare. Il quale vo- cabolo della marineria nnpolitana non é se- gnato nello Slratico. Ancorarsi con un'an- cora a prua ed un' altra a poppa.

E.v faisant embossire. Ancorarsi con

una coda alla gomena. V. SEmbosser.

En pac ai.e. Gettar l'ancora prima d'im- brogliare e serrar le refe.

■ En patte d'oie. Ancorarsi a patta d'oca. Vale ormeggiarsi con Ire ancore a pnia.

MOLILLETTÈ s. f. Granatino , aspergalo, spazzolino. Strumento da fabbro. V. Goc- ci i.i.oiv.

MOLLALE s.m. Modellamento, inforamzionc. É la fabhricaziono delle forme per fondervi le artiglierie.

MOULE s. f. V. Lingotièie.

MOULE s. f. Forma , stampa. Quella figura affatto simigliantc alla cosa che si A'uol fon- dere . fatta di legno di gesso di sabbia o di argilla per colarvi dentro il metal lo.La vo- ce adoperata dal Biondi nella sua traduzio- ne di Deker non panni giusta cioè man-

tello , cui certo preferirci guscio , ovvero astuccio secondo noi diciamo.

MOLLER v. a. Informare, modellare.

A' Balle», flallottieru e fra noi pallierà.

Forma da pallottole.

MOLLEUR s. m. Modellatore, formatore. Ar- tefice di fonderie inteso a modellare o for- mare.Nò credo potersi chiamare fondatore coll'Alberti.

MOULIN A’ bras. Mulino o molino a braccia ovvero a mano. É una macchina portatile per servizio degli eserciti.

A' bau. Mulino ad acqua. Secondo il

motoro die l'anima. Le acque del Samo animano i mulini della nostra Polveriera.

A' meui.es , A’ cu.ladre. Mulino a ma- cine. Cosi fabbricasi la polvere in molli luoghi.

A' piloni. Mulino a pistoni ovvero pe- stelli. È una specie de' mulini da polvere , siccome l'abbiamo in Torre Annuoziata.

A'poi'DRE.Mii/mo da polcere.polceriera.

Pure la prima voce è di più stretto signifi- cato, perocché comprende l'aggregato del- la macchina con cui si fa la polvere ; lad- dove la seconda conviene a tutto l'cdifìzio.

A'torrealx. Mulino abolii. Anche una

specie di mulini per polvere.

A' vis. Molino da citi. Piastretta di

acciaio con più fori accecati, di mi fanno uso i limatori d'acciarino per ispia.

A’ vevt. Mulino a cento o da cento.

M0UL1NET s.m. Burbera, mulinello, castel- lo. Macchina da tirar su pesi, ed é propria- mente un torno attraversato da due vetti, e siapplica adogni manieradi macchina per sollevar pesi.

MOULINET s. m. Mulinello, girala sul cen- tro, concessione centrale. V. Conversion centrale.

MOLLINE!! v. a. Mulinare. Far scorrere a poco a poco con la mano un cordeggio at- torno al verricello.

MOULURE s. f. Modanatura. Dopo l’anno XI della francese rivoluzione cioè il 1803, sulle bocche da fuoco non vi sono altre mo- danature che lo essenziali.

MOLSQUET s. m.Moschetto, moschetta.Pic- cola artiglieria la quale cacciava una (valla di piomh» di circa due onco.

MOLSQUET s. m. Moschetto, moschetta, ar- chibuso a braccia o da forcella .Arme assai più grossa dell'archibuso, del peso di 18 a 20 libbre , della lunghezza di sette palmi; sicché dovevan portarla I soldati robusti o spararla su forcine. V. Musqcbt.

MOLSQUET De rempart. Moschettone, mo- schetto da cavalletto , archibuso da muro o da posta, siccome anticamente dicevasi.

MOLSQLETADE s. f, Archibuseria. Quan-

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MOY

tità di colpi di archibuso moschetto cara- bina fucile schioppo. V.Fusiiaadb, Mou-

SQUETADE..

MOUSQUETAIRE, Motsquetier s. m. Mo- schettiere. Soldato armato di moschetto, quando nelle linee eranvi picchieri od al- tri, Biccome oggidì abbiam fucilieri per di- stinguerli da granatieri c cacciatori. Ma in Francia furon soldati della casa realo crea- ti da Luigi XIII.

MOUSQUETEKIE s. f. V. Fusilladb.

MOUSQUETE1UE. s. f. Moschetteria, fucile- ria. Soldatesca armata di fucili.

MOUSQUETON s. m. Moschettone. Accresci- tivo di moschetto, ed era armo da forcina.

MOUSQUETON s. m. Moschettino. Cosi par- mi doversi tradurre il novello moschettone che è piìl corto del fucile, poiché la canna ha 28 pollici di lunghezza. I Piemontesi il chiamano moschetto, cosi chiamando ezian- dio l'arma più corta della cavalleria leg- giera che noi diciamo carabina.

De poste. Moschettone di posta, ma lo

dirci meglio di posto. Antica arme da fuo- co che lanciava palle di cinque once.

MOUSSE s. m. Mozzo. Oflicio sullo navi.

MOUSTACHES s. m. Mustacchi, mostacchi, muslacci, mostacci, basette ; e questa ulti- ma voco è quella usata dal Grassi. Parte della barba sopra il labbro.

MOUTON s. m. Ariete, caeciastile. Strumen- to da modellatore di cannone per cacciare lo stile o fuso.

MOUTON s.m.Castello,berta,gatto, battipa- lo. Strumento fermato sopra una base con tre sproni e puleggia, da cui pende un po- sante ceppo o pestone di legno ferrato in testa, che tirasi in alto c si lascia cadere sopra i pali clic si vogliano affondare: sic- ché a Napidi toglie il nome di laiciandare. V. lllE, SoNNETTE.

MOUTON s. m. V. Machines anciennes ,

G Alle A MOUSSE.

MOUTON s. m. Calastrello. È quel pezzo di legno calettato nel bel mezzo di ciascun quarto fra le duo circonferenze di certo ruote idrauliche.

MOUTON s. m. Montante. Parte del carro ponte. V. Montant.

MOUTON s. m. Montone. Macchina per ben caricare i razzi alla Congréve.

MOUTON A’ mas.Battipalo a braccia. É un maglio per conficcare pali nel terreno, che parecchi uomini maneggiano.

MOUVEMENT s. m. Mossa, movimento. Pu- ro la mossa è la mutazione ordinata fatta da'soldati per cangiar ordine, il movimen- to è il passaggio di posizione.

De guerre. Movimento ovvero mossa di

arme.Suol precedere l'apertura della guerra.

MOYENNE s. f. Moiana. Nome antico del pezzo da 4 secondo il Gassendi. Grassi poi la definisce: specie di artiglieria di mezza- na grandezza da 8 a 10 libbre di palla nei secoli XVI e XVII.

MOYENNE Charge. Carica di fazione. Quel- la consueta per la guerra,cioè la metà del peso della palla nello armi portatili, o le due terze parti nelle artiglierie di campa- gna; perocché quello di assedio vanno can- giando carica secondo lo distanze ed anche gl' intendimenti diversi.

Nave. Spranghetta. Era una piastra di

ferro delle antiche barello.ripiegata da am- bi i capi ad angolo retto. V. Nave.

Pisce. Palanchino. Palo di ferro minore

della palanca. che i minatori usano perde- molir muraglie o smuover sassi. V. Pince.

MOYEU s. m. .Mozzo. Il lliringuccio l'appella mezo , ed i nostri artefici miuoln , il quale è vocabolo lombardo c significa bicchiere: in Homa lo dicono barile, siccome trovasi anche scritto nel Marchi.

MUFLE s. f. Ceppo secondo abbiam noi tra- dotto,o testa del mantice secondo i Piemon- tesi. E quel legno per cui passa la canna ed al quale si appoggiano i tulari.

MULÈT s. m. Mulo. Ne'paesi montagnosi, pietrosi o poveri di foraggi valgon meglio de' cavalli, comechè sia difficile condurre macchine attaccale con muli. Noi abbiamo duo compagnie di mule (hui.es] nel Batta- glione del Treno.

MUNIR v. a. Munire. Fori i fica re, e provvedere delle cose necessarie alla difesa un luogo una fortezza un esercito. Ma parmi il si- gnificato del verbo potrebbe estendersi sic- come quello del nome allo fortezze an- cora. V. Arhkr. Fortifikr.

MUNITION s. f. Munizione. Provvisione di tutto che è necessario agli eserciti tanto per vivere che per combattere.

De guerre. Munizione da guerra. Tutto

quanto è necessario per caricare le armi.

De rocciie. Munizione da bocca, o di

bocca. Cose commestibili necessarie a sol- dati. V. Apphovisionnement.

MUMTIONAIRE s. m. Munizioniere, guarda magazzino. Distrihutoro dello munizioni o de’viveri a' soldati.

MUR . Muraili.e. Muro, muraglia. Recinto principale di una città forte, od anche si è usato dagli scrittori nel significato partico- lare di rampavo.

MURAI!,LE De bhiques. Muro soprammat- tone.Muro di mattoni,o muro grosso quan- to un mattona.

SéciiE. Muro a secco. Fabbricato senza

calcina.

MUltER v. a. Murare, rimurare. Ingenerale

.gle [p. 212 modifica] fabbricar mura (maçonner) , e più particolarmente fortificare di mura. V.Fortifier.

MUSCULE s. f. Muscolo, mescola , galleria. Gran macchina di legno , o quadra, o rotonda, piena di terra o di sassi, per colmare il fosso, e prepararne il passaggio alle torri. V.Machines anciennes.

MUSEAU s. m. Mulinella. Parte della chiave che viene a formare come una T. Gli artefici nostri la chiamano spugna.

MUSELIÈRE s. f. Frenello, musoliera. Ferro che impedisce di mordere.

MUSELIÈRE s. f. Musoliera. Arme di difesa del cavallo. V.Armes défensives.

MUSÉE D' artillerie. Museo d’artiglieria. Edifizio dove son raccolti tutti i modelli.

MUSEROLE s. f. Museruola , mordacchia. Quella parte della briglia o della cavezza, che passa sopra i porta morsi per la testiera e la sguancia, accerchiando il muso. V.Cheval.

MUSETTE s. f. Gabbia, museruola. È un sacco ovvero una rete che si accomoda alla testa di un animale da tiro perchè possa mangiare quel che vi si pone dentro. V.Moreau.

MUSETTE s. f. Sacco. Per contenervi arnesi da governo (pansage), siccome striglia (étrille), spazzola (brosse), pettine (peigne) ed altri.

MUSICIEN s. m. Sonatore e fra noi bandista ed anche musicante.

MUSIQUE s. f. Banda , ovvero banda militare. Il Machiavelli ed il Montecuccoli l'han chiamata suono.

MUSQUET s. m. V.Mousquet.

MUSQUETTE s. f. Moschetta , moschetto. Saetta acuta , che si lanciava colla balestra. V.Armes anciennes.

MUTILER v. a. Mutilare. Troncare una parte del corpo o delle membra.

MUTIN s. m. Ammutinatore, ammutinato. Ma il primo è colui che si ammutina e l’altro l‘a ammutinamento. V.Séditieux.

MUTINERIE s. f. Ammutiuamento, mottino, ammutinamento, ed anche l’abbottinare usato per amor di dialetto dal Davanzati. Parola sgagnuola introdotta nel secolo XVI. V.Sédition.