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[p. 186 modifica] LABARUM s. m. Era una lancia con in cima un bastone da cui pendeva un pezzo di porpora. I Romani la improntarono dai Daci.

LABORATOIRE D’artifice. Laboratorio dei fuochisti de’bombisti o de’bombardieri. I Piemontesi l’addimandano sala de’ bombardieri , ma con Gassendi questa è piuttosto la denominazione che dee prendere negli assedi. Officina ove si costruiscono i fuochi artifiziati, e le munizioni d' ogni maniera, cioè cartucce, cartocci, metraglia, cannelli, stoppini, soffioni, folgoroni, palle luminose, caricandovisi ancora bombe e granate.

LABORATOIRE De chimie. Laboratorio di chimica. In ogni scuola reggimentale dell’artiglieria francese se n'è stabilito uno.

LABOURER v. a. Arare , solcare. Traslato degli scrittori militari ed in Specie degli artiglieri per esprimere quando la palla da cannone strisciando la terra, la smuove siccome fa l’aratro. V. Sillonner.

LACERNE s.f. Era un mantello proprio degli uomini di guerra in Roma ed assai corto.

LACHETS s. m. Allacciature. Strisce di sovattolo che collegano il seggio alla banda del fusto. V. Selle.

LACHETE s. f. Vigliaccheria. Vocabolo non militare.

LACHEFER s. m. Verzella. È una stanga di ferro usata da gettatori per isturare la bocca delle fornaci, ed è più accuminata dei riavoli (ringards).

LACHER le cable. Ammollare, lentare, lascare, e fra’ nostri marinari mollare. Allentare il cavo.

LAINE En ballot. Balle di lana e nello Zuccolò saccone. Servono qualche volta per formar parapetti in mancanza di terra. Pure vi sono i sacchi da lana.

LAISCHES s.f. Liste. Piastre di metallo di cui i Galli guernivano il vestito de’ fanti tra il dra o e la fodera. V. Armes défensives.

LAITIER s. m. Latti , loppe, scorie. Sono nella fusa del minerale di ferro sostanze terrose meno pesanti del ferro che si vetrificano, e galleggiano nel bagno. I nostri artefici dicono lattaruolo.

LAITON s. m. Ottone. Metallo composto del rame , e della terra calaminaria nelle

antiche leghe di artiglierie. Ma invero è una lega di rame e zinco , comechè la Crusca vi metta anche lo stagno. Oggi ne facciam uso pe'fornimenti delle sciabole.

LAMBOURDE s. f. Piana, e ne’ nostri arsenali corrente. Legno squadrato nelle spianate de‘mortai , più largo che grosso, per ricoprire i dormienti, tenendo luogo di tavoloni che sarebbero troppo sottili.

LAMBREQUINS s.m. Lambriquini, svolazzi, soprainsegna, e coll’Alberti fogliami. Eran nastri di diversi colori i quali servivano a fermare il capperone (chaperon) sul casco. V. Valets, Armes défensives.

LAME s. f. Lama. Parte di sciabola di spada di baionetta di lancia.

LAME s. f. Lamina. Ferro o altro metallo conformato a guisa di lama. V. Plaque.

À canon. Lama. Quell’alto trapezio di ferro per far la canna. Il quale viene formandosi, tagliando primamente dal ferro di mostra (fer d’échantillon) pezzi di date dimensioni, cui dassi il nome di spezzoni o scappoli (bidons) .E mettendosene due, uno sull’altro , e fucinandoli si ha la doppia lastra (double maquette), la quale bipartita a freddo dà la lastra (maquette). E da ultimo tirando questa a giusta misura si ha la lama.

LAMES s. f. Onde. Ma a guisa di nappe formate dall’agitazione del mare.

LAMETTE s. f. Laminata.Son piccole strisce di ferro rettangolari.

De volée. Laminette di bilancia. Una a dritta e l'altra a manca, per appiccarvi i ganci da tirelle.

De palonnier. Laminetta di bilancino.

De perche de soufflet. Laminetta di leva di mantice. V. Soufflet.

LAMELLEUX add. Radiante.

LAMINER v. a. Laminare. Ridurre a lama un metallo.

LAMINOIR s. m. Laminatoio, distendino. Macchina per ridurre in lamine o fogli sottili alcuni metalli per mezzo di due cilindri di acciaio o di ferro i quali girano in verso opposto.

LAMPE s. f. Fanale. V. Réchaud de rempart.

LAMPON, Doigtier s. m. Ditale. V. Armements.

LANCE s. f. Asta. Parte di legno di una bandiera o stendardo. V. Hampe.

LANCE s. f. Lancia. La regina delle armi a cavallo, secondo Montecuccoli. Componesi di un’asta (hampe) di un ferro (fer) del calcio (bout) e di una banderuola (banderole, fanion). V. Armes défensives.

LANCE s. m. Lanzo. Fante di lancia: soldato tedesco a piedi armato di lancia. [p. 187 modifica]Pagina:D'Ayala - Dizionario militare francese italiano.djvu/191 [p. 188 modifica]Pagina:D'Ayala - Dizionario militare francese italiano.djvu/192 [p. 189 modifica]LEV

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batlon la polvere o il maglio delle mago- ne. V. CaMES.

LEVER v. a.Levare. Dicesi della milizia, per raccoglierne una data quantità sotto le ban- diere.

LEVER v. a. Inalberare, innalberart. Alzare all'aria bandiere e insegne. V. Arbober.

L'Ancre. Salpare, tarpare, levare [an- cora. V. Déraper.

Le Siége. Levare l'assedio, ed alcuni an- tichi scrittori hanno usato aprir l'assedio, le- var V assedio. Ritirarsi dalle mura di una fortezza, senza averla potuto espugnare.

Les Dépenses./bufere o levarle offese.

Indirizzare le proprie artiglierie contro quelle dell'inimico. Fra noi dicesi comu- nemente controbattere, che non è segnato nel Grassi, nè è italiano.

L' Étebdard. Alzare le bandiere , la

bandiera, lo stendardo, spiegare le insegne. Dar principio alla guerra, farsi capo di un' impresa guerresca. V. Arboree.

Le Plan. Levare la pianta. Fare il di- segno in pianta di una fortificazione di una batteria o di un sito qualunque.

Une Arsire. Far esercito, saldar fanti,

secondo Machiavelli. Radunar soldati per bisogno di guerra.

LÉVIER s. m. Leva , vette , manovella , me- natolo. Strumento per l'artiglieria e la marina, la cui estremità assottigliata dice- si ( pisce). V. Armejke.vt , Brumale , Manche.

Directeur. Vette direttore. E si appartie- ne agli affusti di costa , dicendosi anche vette di mira.

De kahoeuvre. Vette di manovra o ma- neggio.

De pointage. l'ette o leva di mira ;

leva direttrice , manovella di mira. Si usa nelle artiglierie leggiere , perchè ficcato nell’ anello sulla codetta rimetta ed ag- giusti l’affusto del pezzo.

Terre. Vette ferrato. V. Armemekts.

Ordi.vaire , De batterie. Vette ordi- nario.

Défensif. Leva di difesa. Macchina in- ventata da Foissac armata di lame taglienti e di una bomba da 5 per impedire che il nemico pianti le sue batterie di breccia.

E* galère, lina leva dicesi cosi situata

quando è perpendicolare ad un timone o ad un cordame per applicarvi delle forze.

LÉVIERS s. m. Aspe, aspi. V. Barres dii vimdax.

LÈVRE s. f. Labbro.Presa della lastra della canna di fucile . allorché si foggia.

LEVI8 (Pont). Ponte levatoio,di cui la par- te che si alza e si abbassa chiamasi pro- priamente ( LEVIS ).

LÉVRES s. f. Labbri, labbra. Parto del ca- vallo. V. Cheval,

LIANT add. Legante.

L1BERTÉ DE LANCHE./.ièerfd di lingua, e ceppo del freno. V- Bhide.

LIBERTÈ De garrot. Libertà del garretto, ovvero archetto anteriore. V. Selle.

Du rognon. Libertà dell'arnione, cioè

archetto di dietro. V. Selle.

LIBÉRATEUR s. m. Liberatore. Nome so- lenne che si è dato qualche volta a gene- rosi conquistatori.

LIBERATRICE s. f. Liberatrice.

LICE s. f. Lizza, o Uccia. Luogo circondato di tela di pali o di tavole dove si faceano abbattimenti giostre tornei ed altro armeg- gio. La lizza non chiudevasi spesse volte che da un sol lato, comechè vi fosse sta- ta la lizza chiusa ( lice close).

LICENCIEMENT s.m.Licenza, licenziamen- to , sbando , congedo. Assoluto commiato di tutta una milizia, Gnito il bisogno. Se è commiato di un soldato i Francesi il dico- no congé arsolo. V. Dissonino*.

LICENCIER v. a. Dare commiato , licenzia- re, disfare l'esercito. Casi rari oggidì,con- seguenza soltanto di una rivoluzione.

LICOL.L1COU s. m. Carezza. Quella fune o cuoio con cui tiensi ligato il cavallo per il capo, per lo più alla mangiatoia. V. Uar- RAIS.

LICORNE s. m. Liocorno. Specie di obici lunghi usati da' Russi, del calibro do' can- noni da 36 e da 32 , da 2i o 16 verso il 1771. La figura de' manichetti ha fatto dar loro cotal nome.

LICTEUR s. m. Littore. Precedevano i ma- gistrati ed erano armati di una scuro po- sta in un fascio di verghe ligato.

LIÈGES s. m. Sugheri. Parte della sella. V. Selle.

LIEN s. m. Saetta. V. Aisselier.

LIEN s. m. Verginella, sprone. Son quo’duo rinforzi dolla berta posti ad angolo contro le sue guide. V. Arc-boutant.

LIEN s. m. Legatura , o fasciatura, o lega. Serve o a ben figaro due o più parti di le- gname, ovvero ad impedire che un pezzo si fenda. V. Frette , Cordo*.

1)' entretoise . Legatura di calastrello.

De mire. Legatura di mira.

De FLASQUE.Leyafttradtabme.il quale

ferramento è tolto via da' moderni affusti.

De crosse Legatura di codetta.

De jamtb. Legatura di quarto.

De rais. Legatura di raggio. Si sogliono

portare di questi ferramenti in campagna per riparare alle rotture de' raggi.

LIER Avec des cordages. Infunare. Legare alcuna cosa con funi ovvero adattarvcle.

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LIEIJTENANCE s. f. Luogotenenza.

LIEUTENANT s. m. Luogotenente , ovvero lenente che è vocabolo sincopalo. Grado di uffiziale tra alfiere e capitano. Ed È in ge- neralo un uffiziale che tien le veci di colui che lo precede. E ve ne sono di primi (lieo- tenants en premier) e di secondi ( LIEU- TENANTS EN SECOND ).

Colonel. Luogo!nientecdonneilo, o me- glio tenenterolonnello. Tiene le veci del co- lonnello in sua mancanza.

De grand maItre.Luogotenente dell'Ar- tiglieria. Era eletto dal Gran maestro , il quale conferivagli il comando supremo delle artiglierie di un esercito. La qual ca- rica venne abolita con quella de’ maggior- domi e gentiluomi d'artiglieria , allorché si compose a reggimenti quest' arme.

GÉntasL.Luogotenente o tenente genera- le. Nel secolo XVI si ebbe col titolo di go- vernatore l'officio di far da generalissimo e capitan generale quando costui mancava. Oggi è fra noi la più eminente dignità mi- litare. V. General de iuvjsiov.

LIGE add. Ligio. Dicevasi di un uomo tenu- to al suo signore ne' tempi feudali più stret- tamente del vassallo.

L1GNE s. f. Linea, ordinanza : in istile no- bile schiera , la qual voce dimostra la ric- chezza di nostra favella, perocché la linea è in vero lo spazio occupato dalle soldate- sche . e la schiera sono i soldati ordinati in battaglia sulla linea V. Ordre de ba-

TA1LLE.

L1GNE , Place d'arme. Parallela. E un la- voro di zappa perfezionato.

A’tracer. Lenza a tracciare. L’adopra-

no i falegnami.

De bataille. Linea di battaglia , ov- vero ordine di battaglia , ed anche ordi- nanza.

D’eac, De pi.ottaison. Linea d'acqua,

d'immersione, di galleggiamento , di fluita- zione. Quella periferia di un bastimento in contatto con la superfìcie del mare.

Dihecte. Linea diretta o meglio d' or- dine diretto.

De deterse. Lineadidifesao fiancheg- giante. Son quelle comprese tra il prolun- gamento delle facce c la congiungente del- l'angolo del fianco di un bastione ed il fian- cheggiato che dee difendere, ove si apris- se colà la breccia. E qui ricordo quella de- finizione del Grassi la quale oltre a non potersi facilmente capire , non è giusta.

De HALAGE.Afzaia.Gavo della lunghez- za di 80 piedi e del diametro di 8 linee. E ve ne sono per uomini c per cavalli. V. Grande maille.

De mire .Linea della mira, o linea ritua-

le secondo il Tartaglia.È quella che unisca i punti culminanti della culatta e delia gio- ia, la cui differenza era dagli antichi chia- mata vivo del pezzo ; in guisa ch'essi dice- vano smorzare il vivo del pezzo per indicare la linea di mira parallela.

De moindre rèsistance. Linea di mi- nor resistenza, dell’imbuto, e secondo il Fo- scolo linea di minima resistenza, che a me sembra preferibile.

De c.oaaviucATiox.Linea di comunica- zione.La stradala quale serve allecondot- te dc'supplimenti e delle vettovaglie, e ad una ritirata ordinata ; ché dehb'esser arte del capitano di mantener sempre libere e sicure le comunicazioni, interrompendole.

D'opération. Linea d' operazione. Una

o più lince menano l'esercito alla vittoria, e partono dalla base verso l’obbietto d'o- perazione.

D'opération simple. Linea semplice

di operazione. Allora quando riunito l'eser- cito. forse perchè non grande la sua forza numerica , apporta in un punto gravi dan- ni al nemico, distogliendone i tentativi. E battcndodiverseviein diversi partite andrà 1' esercito per linee di operazioni doppie o multiple , le quali possono essere o interne ovvero esterne, principali o secondarie.

Do TIR. Linea di tira, ovvero del tiro,

e con vocabolo mattematico traiettoria , trattoria, linea di proiezione.

——Fichantk. Linea di difesa Recante, cioè quella condotta dall'angolo fiancheggiato a quello fatto dalla cortina col fianco del ba- stione opposto.

Horizontale de la campagne. Linea

del livello della campagna, ovvero linea orizzontate della campagna. E per campa- gna s'intende il terreno su cui si eleva la fortezza, secondo notò saggiamente il De Sauget.

Magistrale. Linea magi strale.La quale

segna la figura del ricinto primario ; sic- ché intendesi ancora e con maggior pro- prietà il cordone.

Rasante. Linea di difesa radente, strin- gente o fiancheggiante. Quella che dà luo- go al fuoco di cortina ;e l'intervallo tra l'an- golo del fianco ed il punto d'intersecazione dicesi secondo fianco.

LIGNESs. f. Linee. Trinceramento per guar- dare un paese,dietro cui sta la soldatesca.

LIGNES s. f. Allacciature. Minute corde, di che fa uso la marineria.

A'bastions. Linee bastionate. Van com- prese sotto la generica denominazione di linee continuate.

A’ crémaii. lères. Linee a denti di sega.

Quella maniera di linee continuate la quale

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componcsi di angoli saglicnti o rientranti. |

— A’ intervalle. Linee ad intervallo, ov- 'ero ad opere ilaccate. Compongonsi di ri- dotti, fortini, odenti, isolati è vero ma in ' vicendevole difesa, cioè parecchi di questi congiunti da cortine.

A’ redans. Linee a denti. È una delle

specie di linee continuate.

I)' apcroche. Linee degli approcci. V.

Appboche.

De conte' appboche. Linee de contrap- procci. V. Conte' appboche.

Continees. Linee continuate.

De cibconvallation. Linee di circon-

raita;tono. Sono quelle che l'assediante op- pone qualche volta alla guarnigione.

De contrevallation. Linee di con-

travvallazione.Se ne cinge l'assediante con- tro la soldatesca che può tentare di soccor- rere gli assediati.

Parallèles. V. Places d'armes, Pa-

1A11ÌLIS.

I.IGUE s. f. Lega, colleganza , alleanza. V. Alliance.

LI.MAtjON s. f. Chiocciola. Antica evoluzio- ne della milizia italiana, di che parlan so- venti il Segni il Varchi il Nardi , e da cui trassero gl'Inglesi ed i Francesi il loro caracollo ( Caracol ).

LIMACHE s. f. Lumaca. Strumento piegato come una voluta il quale ponsi nella mor- sa per tenervi i metalli, i quali voglionsi smontare con la lima.

LIMAILLE s. f. Limatura. Particella di me- tallo che toglie via la lima. Ma i Francesi chiamano anche limaille ciò che toglie via il trapano nelle artiglierie , che noi chiameremmo trapanature, trivellature.

LIME A' coi teau. Lima a coltello.

A' fendre. Lima da spaccare. È stru- mento da armaiuolo per fender le testo delle viti.

Batarde. Lima bastarda. É una delle

tre specie per rispetto alla grandezza dei denti.

A’ ouece de hat. Lima da straforo.

Docce. Lima dolce : ed i Toscani l'ap-

lano lima stucco. Si riferisce a'denti.

Carrée , Carrelkt. Quadrone , qua- drello , quadretto, lima quadra o quadrila- tera.

Demi ronde. Lima semitonda.

Demirorde pointer. Lima semiconi- ca o tonda da voltare,

En tiebs-points. Lima triangolare.

Fecille de sauge. Lima a foglia di

salvia.

Ordinaire. Lima ordinaria.

Plate. Lima piatta o piana.

Pointer large. Lima piana aguzza.

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Rape. Raspa , scoffina , ingordina. È

una lima a raspa , che i nostri artefici di- cono da sgrossare.

Ronde. Lima tonda o da straforo.V. A’

QCEUE DE RAT.

Kuoe. Lima aspra. Questa è la terza

specie delle lime per ragion de’ denti.

LIMEUR s. m. Limatore. Colui cho adope- rando la lima sgrossa , e dà l'ultima puli- tura a’ ferramenti.

LIMURE s. f. Limatura. Opera del limare. V. Limaiele.

LIMONIÉRE s. f. Timonella , e fra noi (or- chiglia. Sostituisce il timone in certi carri, siccome in quelli da montagna e nella car- retta di assedio.

LIMONS s. m. Stanghe , o bracci di timo- nella. Stanno nella carretta di assedio mo- derna e nelle macchine di montagna.

LINEE Et chausslre. Biancheria e calza- tura. Vi si comprende tutta la piccola dote del soldato. Ma la voce calzatura non è ita- liana, c dovremmo usare calzamento.

LINGOT g. m. Verga , pane, mozzo. Ma più propriamente il i.ingot è un pane di bron- zo , siccome il saumon è il pane di piombo e la Gt'EUSE il pan di ferraccio.

LINGOTIÈRE s. r. Formolo , pretella. È quella forma di ferro o ferraccio , ovvero quell’incavo fatto nel piano della fornace, per colarvi il metallo liquido e ridurlo in pani , avendo poscia a servire per secon- de fusioni.

LINGUET s. m. Paletta. Pezzo di legno in- chiodato orizzontalmente alle palizzate. V. Linteau.

LINGUET s. m. Paletta. Puntelletto metal- lico che si fa entrare no’ denti di certe ruo- te per impedire che non diano indietro. V. Cuoi et, Détente, Trappe.

LINGUET s. m. Linguetta , scontro. Legno fissato sul ponte, girevole intorno ad un perno, c serve a fermare l’argano.

LINTEAU Db palissade. Traversa. Servo per rafforzare la palizzata e fare che il sol- dato vi appoggi il fucile. Diconla ancho Uteau.

LISIÉRE s. m. Rilascio , panca. Marcine o rivo del fosso. Nè certamente direbbosi re- lassato col Cataneo che alcuoi vorrebbero preferire al Buonarroti ed al Machiavelli scultori e filosofi. V. Relais.

LISOIR s. m. Conlrolisciatoio , controscan- nello, parrucello: fra noi diccvasi soprassel- letto.traducendosi sellelta lo scannello (bel- lette ). È quel membro di una macchina che dà immediatamente su lo scannello del- • 1’ avantraino. ila il parrucello si appartie- ne invero a’ legni dapaiuolo ; perocché di- nota ancora quel calastrello del sottaffusto

Digitized by Google [p. 192 modifica](li piazza con un foro in mezzo nel qualo passava il perno

LISSAGE 1>es poudres. Lisciatura delle pol- veri. Operazione di lustrare la polvere, distruggendo le angolarità de'granelli.

LISSE s. f. Forma, maestra. Termine di co- struzione marittima.

L1SSER v. a. Brunire

L1SSOIR s. m. Lustratoio.lisciapoleere.È un barile che mediante un manubrio fassi gi- rare intorno al suo asse siccome il liscia- pallottole.

LISSOIR s. m. Lisciatoio. Officina dove lu- strasi la polvere.

I.ISTEI. s. m. Lista secondo il Grassi ; ma listello è certamente buon vocabolo di ar- chitettura. Piccola modanatura piana delle bocche da fuoco.

1)E la celasse Listello della culatta.

Grassi il pone fra le modanature dell’obi- ce, ma può appartenere anche a cannone.

Db la volée. Listello della volata. La

qual modanatura può fregiare l’obice co- me il cannone.

Do bolto*. Listello del bottone.

Do col de lampe. Listello del codone o

rinforzo di culatta , siccome noi diciamo.

Do renfort. Listello del rinforzo

De tour de la CHAMBRE. Listello della

camera. E modanatura affatto abolita.

De la plate bande de la volée. Li- stello delta fascia della volata. Questa non può essere che una modanatura da obici, i quali non hanno tromba, ma io vi aggiun- gerei sempre della fasciatta, perocché i moderni obici hanno due fasce,una più bas- sa dell'altra.

LIT s. m. Strato , suolo. Dicesi di materie disposte le une sulle altre.

LIT DE CAMP. Letto da campo.Era un letto portabile per uso degli uffiziali ne' campi.

De camp. Tavolato. Assito di tavole di- sposte in piano inclinato, con un rattenitoio in fondo sul quale riposano i soldati ne’cor- pi di guardia.

LITEAU s. m V. Limati.

L1TUARGE 8. m. Litargirio , litargiro , ii- targilio.

LITHOGRAPIHE s. f. Litografia. L'Officio topografico ha puro questo stabilimento, ed in Francia ogni scuola di artiglieria ha la sua litografia.

LITIÈRE s. f. Strame. Paglia o altra mate- ria simile sparsa nelle scuderie per farvi riposare i cavalli : i nostri soldati dicono lettiera.

L1URE s. f. Trinca , legatura. Parecchi giri di cordina sul bompresso, fatti per mezzo dell’ argano.

LIYBE-MATKICULE. Matricola. Registro

maestroin cui son notate le filiazioni de'sol- dati. Era anche in uso ne'tempi de’Ro- mani.

LIVRÈE s. f. Assisa , divisa , scissa. Ogni 6oprainsegna posta su’ soldati o su' caval- li. Oggi che non vi sono armature, la di- v isa non è soprainsegna, ma uniforme. V. Holssk.

LIVRER AL' PILLAGE. Dare a guastamen- to , a preda , a sacco ed a ruba , in preda Abbandonare alla furia del soldato la cosa e la roba del vinto.

Ali soldats. Dare in preda. V.I.ivrer

Al' PILLAGE.

Bataille. Dar battaglia o la battaglia,

far battaglia. Combattere, battagliare, ve- nire alla battaglia.

L'entrée, Le vassugb.Dare l'entrata,

dar passo o il passo. Concedere l’ingresso in una città paese od opera.

LIVRET s. m. Libretto. Ogni soldato ha il suo , e tra noi dicesi librata. Anche ogni capo armaiuolo ce l’ha pe’ lavori della sua fucina.

LOG s. m. Loche, barchetta, passeretta.Stru- mento di marineria per misurare il cam- mino e la velocità di un bastimento.

LOF s. m. Punto di una vela bassa il quale è verso il vento.

LOF s. m. Col quale vocabolo intcndesi la metà della nave divisa da poppa a prua ; sicché abbraccia l’orsa edilpoggia.LoStra- tico l'addimanda parte del sopravvento.

LOFER v. n. Orzare. Venire alla volta del vento.

LOGEMENT s. m. Alloggiamento, alloggio. Abitazione degli uffiziali.

LOGEMENT s. m. Alloggiamento. Luogo dove alloggiano i soldati quando non han- no caserme o quartieri.

Des tourillons. Ortcchioniere , e fra

eoi sottorecchioni. V. Encastrement.

LOGEMENT s. m. Alloggio. V. Dégrada- tions des bouches a’ feu.

LOGEMENT s. m. Alloggiamento, alloggio. Trincea fatta dalfassediante in un'opera dell'assediato tosto che se n’è impadronito, o dovunque abbia bisogno di coprirsi.

LOGEMENTS s. m. Alloggi. Distribuzione degli uffiziali e de’ soldati nelle case che debbono andare ad abitare.

I.OGER v. a. Alloggiare, loggiare. Dicesi de- gli abitanti i quali son costretti di alloggia- re gli uffiziali e i soldati ne'transiti.

LOIS Martialb. Legge marziale. Bando mi- litare col quale si sospende per un tempo l’autorità delle legge civile, ed ogni cosa si pone sotto l'impero della spada in paesi ri- voltati o minaccianti una rivoltura.

LONGAILLES s. f. Legnami da doghe. I qua-

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li debbono essere di quercia o castagno ri- fossi e non recisi.

LONGE s. f Soatto. Parte della sella : ron- zale fra noi. È una coreggia lunga che lo Alberti chiama anche guinzaglio o sla file. V. Selle.

LONGE s. f. Redina. Lunga striscia di cuoio per far andaro a cerchio un cavallo, affib- biandola alla campanella o anello del ca- vczzone. Nella nostra cavallerizza dicesi con maggior proprietà , sembrami, guida.

LONGERONS s. m. Correntia traci. Sono propriamente più forti di quelli per barche o ratte, e si usano ne'ponti a palafitte.

LONG SIÉGE s. m. Assedio lento.

LONG1S s. tri. Traeersi. Pozzi principali del- le barre di gabbia c pappafico I quali sono incavigliati sulle masehelte, o gallette (jou-

TERKALX ).

LOP1N s. m. Loppiccina. Fatta dal ferrac- cio la loppa , ili villosi mercè lo scalpello cd il maglio in due quattro sei ovvero otto parti , ciascuna delle quali toglie quel no- me. V. PlÈCES.

LOQl’ET A'Poicib». Saliscendo a pollice, fe una specie di stanghetta di ferro fissa alla imposta e va inforcandosi nel monachetto quando si vuol chiudere.

A' vieli.e. Saliscendo a manubrio.

- De itois. Nottola, e (licesi nottolina quel- la che noi chiamiamo in dialetto zeccola, noria i Piemontesi, cioè la tarella dei Ge- novesi.

Ex GoiJTTiÈitE. Saliscendo a doccia.

LOQl'ETEAU s. m. Paletto a molla. Serra- rne da finestra che si tira con corda.

LOKMIER s. m. Chiodaiuolo. V. Cloltiko.

LOUCHET s. m. Vanga. È una zappa pei terreni più forti. Il Grassi la chiama mar- ra, ma non panni giusto ; purtuttavolta la vanga risponde meglio a dèche. V. Mar- re, HocE TBIAXULLAIRE , PELLE CARRÉE.

A’ gazoxs. Taglia-piote , ovvero vanga

da piote.

LOUP s. m. Lupo. Macchina da guerra de- gli antichi. V. Corteai’.

LOUP s. m. Lupo. Foro fatto nella fossa di una fonderia a riverbero per riceverne il metallo che sopravvanza.

LOUP s. m. Parte di un acciarino di sicurez- za. V. Kexard.

LOl'P s. m. Seggio. Parte della sella dove siede il cavaliere. E più particolarmente, il cuoio che cuopre il falsoseggio ed è uni- to alle due ali ocoperto della sella alla dra- gona, ovvero quella striscia di cuoio da un ardono all'altro nella sella ail'ussera. V. Siège, Selle.

LOL'PE s. f. Loppa. Massa di ferraccio ri- dotta in pasta per cominciare a farne del D' Atala. Di:. MU.

LOU

ferro. È vocabolo non registrato in tirassi, intanto ch’è usato dal Biringuccio. V. Ke- xard, Laitier.

LOUPE s. f. Foruncolo , escrescenza. Parte sporgente fuori del pezzo , il quale difetto proviene dalla mala condizione della for- ma di sabbia , siccome la gonfiatura ( Ta-

COXXAOE ).

LOUVE s. f. Uivella. Strumento di ferro por tirar su pietre o simili senza ligature. In Italia ve ne sono di molte maniere , ma quella di che più si usa è la inventata dal Bruncllcsclii.cioè due pezzi di ferro a se- micoda di rondine per inserirli nel foro conforme fatto nella pietra.

LOUVOYER \.n. Bordeggiare .Correre il più vicinamente al vcnto.quasi bordo su bordo.

LOVER Le cable. Adugliare la gomona.

LUMIERE s. f. Focone: trovasi ancho lumie- ra nel Ruscelli fra gli altri e nel Busca, e spiraglio eziandio. Parte essenzialissima delle armi o bocche da fuoco.

LUNATIQUE add. Lunatico. Difetto di un cavallo agli occhi, i quali sono languidi e lagninosi per una flussione periodica.

LUNETTE s. f. Lunetta. Mezza luna piccola costrutta per lo più di là dello spalto o sul- la capitale di una mezzaluna o rimpetto un angolo rientrante dello spalto.

LUNETTE s. f. Calibratoio, lunetta. V. In-

STRI MEXTS DE VÉR1FICAT10X.

A’bombe. Lunetta da bombe. Sempre la

maggiore ha il diametro del proietto c la minoro dodici punti solamente al di sotto.

A' boclets. Lunetta da palle. V' ha la

grande e la piccola , la prima del diame- tro del proietto e la seconda con nove punti di meno secondo le ultime nostre or- dinanze.

A' cartoi cues. Lunetta da cartocci ,

cioè da pailettoni di metraglia.

A’Chald. Lunetta a caldo. È strumento

da fucina in cui è calcolato il raffredda- mento posteriore che sperimentano le pal- le di ferro martellato per la metraglia di campagna.

A' obls. Lunetta da granate reali. La

quale si grande che piccola seguita la legge delle lunette da bombe.

A' toi’rillo.ns. Calibratoio degli orec- chioni. Ve no sono anche duo , uno il quale dee entrare appuntino, e l'altro con 3 punti di meno per non entrarvi alfatto. V. Ix-

STREMEXTS DE VÉRIFICATION.

LUNETTE s. f. Lunetta , occhione , rosone ; ed oggi la chiamiam noi piastra a lunetta per la sua novellaconfigurazione.e la spor- genza dalla codetta. Vera anticamente il rosone eho guerniva il foro superiore ed II controrosone (coxtreluxette)- F erraraen- 2<j

Google [p. 194 modifica] erramento che si situa alla codetta ell’affusto o sull’estremo della lunga per unire i due quarti.

LUTTE s. f. Lotta, lutta. Era uno de’cinque certami de’ Greci, restituito in onore dai cavalieri de’ tempi di mezzo.

LUTTER v. n. Lottare. Uno degli esercizi bellici.

LUTTEUR s. m. Lottatore. Il quale giuocava alla lotta.