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Edizione
Istorie dello Stato di Urbino, opera di Vincenzo Maria Cimarelli.
Rist. fotomeccanica. - Bologna : Forni, stampa 1967.
(Ripr. facs. dell'ed.: in Brescia : per gli heredi di F. Bartholameo Fontana, 1642.)
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Note di trascrizione
  • Si è cercato di seguire le indicazioni fornite nella pagina apposita in via di definizione: Wikisource:Convenzioni di trascrizione
  • Le esse lunghe (ſ) sono state convertite in esse moderne (s)
  • Trascrizione moderna delle lettere V e U
  • L'originale utilizza i caratteri corsivi (italici) per il testo normale e per le citazioni, iscrizioni i caratteri normali, nella trascrizione si è seguita una convenzione inversa per cui il testo viene reso con carattere normale e le citazioni, iscrizioni con carattere corsivo.
Note al testo
  • Alla riga 33 di pagina 118 del Terzo libro l'autore dichiara che la stesura delle Istorie è terminata nell'anno 1638.
  • Dal sonetto scritto da Guidubaldo Benamati a pagina 9 dell'introduzione si desume un aneddoto finora ignoto della vita di Cimarelli: in giovane età ha rischiato di affogare nel fiume Cesano.
  • L'autore per indicare le direzioni utilizza spesso le antiche denominazioni dei vènti. I nomi finora riscontrati sono:
    1. "Borea" (1, 2, 3)
    2. "Cecias" (1)
    3. "Ostro" (1, 2, 3, 4)
    4. "Upofenice" (1)
Forse alcune sono delle forme italianizzate che corrispondono ai nomi greci dei vènti. 1) Vedi su Wikipedia la Torre dei Venti di Atene. 2) vedi le antiche rose dei venti qui la Rosa dei venti detta di "Andronico Cerrese" in incisione del XVII secolo. 3) Qui altra rosa dei venti più leggibile

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