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Del medesimo.
Al fiume Cesano descritto nobilmente dal
P. INQUISITOR CIMARELLI,
Nelle sue Istorie.
Questi è quegli ò CESAN, cui dar volesti
Ne gli anni suoi più molli humida morte
Quando à guardarti ei prese; e quegli è questi
C’hor sceglie il Cielo, à megliorar tua sorte.
Honori, e non vendette avvien ch’ei porte
A’ i liquidi perigli, ove il ponesti;
Contrapon rette frasi, à ingiurie torte,
Lieti periodi, à vortici funesti.
Nò (sento dirti) io del morir suo, vago
Certo non fui. Ch’à immortalarmi eletto
Era ei dal Ciel, mi fece il Ciel presago.
Quinci allor grato, io me lo strinsi al petto;
Mà di morte ei credè torbida imago,
Lo star trà le mie braccia allor si strette.