Diario di un viaggio in Italia (Tessin)/Descrizione di alcune ville romane

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[p. 86 modifica] Alla Villa Borghese se ne vedono nel Palazzo le cose seguente.

Nella sala, la quale è alta quant’il Palazzo, se ne trovano 12 colonne, tra le quale otto sono di porfido, e sovra tutte queste sono poste delle piccole statue di marmo; altrimente girano all’intorno della Sala 16 Busti grandi dell’Iperatori Romani, gli loro visi sono di marmo, e gli busti de differenti colori de marmi. Se vede anche un Baccho di marmo giacente sovr: una sepoltura antica, nella quale se vede un bel bassarilievo molto historiato d’un moribondo.Di sovra se vede dipinta in tela la masquerada del Principe, ch’il Giov. paolo Todasco ordinò, la quale hò in stampa; e vi è da notare, che tutta la machina fuori del Dragone dà nel giallo, ma gli fiori all’intorno sono anche naturali, le Ninfe hanno anche la sopraveste gialla, ma la veste di sotto, come anche sovra il petto, e la spalla con le maniche lunghe sono bianche, fù tirata la machina di sotto da quarant’huomini, Del Tempesta se ne vedono anche nella med:ma Sala duoi altri quadri larghi, Unno è del Papa quando va a S.ta Maria maggiore,l’altro rappresenta quando il Gran Signore piglia possesso di Costantinopoli. Vi è anche un’altro Torneo dipinto.

Nella prima stanza à mano manca se vedono 8 busti, fra gli quali l’uno è il primo ch’ha fatto il Cav: Bernini nella sua gioventù; Vi sono due statue, l’una è il Fauno tanto stimato col fanciullo sovra le braccia. è antico, e il med:mo che se vede di bronzo nella villa Medices l’altr’è un’Agrippina, sovra quattro colonne se ne vedono 4 piccole statue.

Nella seconda sono 4 busti e uno di bronzo d’Alessandro VII:mo s’ammirano anche le tre gratie di marmo in piccolo, le quale sostengono un vaso d’alabastro. Poi vi è anche un bellissimo Moro di pietra paragone, del qual il vestito è d’alabastro Orientale con turchini arricchito nel centurone, le scarpette sono medesimamente. Vi sono anche doi altri Mori di bronzo vestiti d’Alabastro cotonino.

Nella terza se trova una tavola grande, commessa di pietre finissime alla maniera Fiorentina, sotto la quale e un piede molto adorno di Scoltura indorata, con un intreccio di fogliami e putti. Sovra la tavola si vede il stupendo Bacchanale con una capra e sedeci putti lavorato con sottilità grandissima di pietra paragone di Fr: Fiammingo, e po commesso sovr’un fondo di lapislazuli: del med:mo se ne vedono anche da ciascuna banda duoi Mori, con un leone appresso l’uno, e un leopardo appresso l’altro; sovra quest’opera è un bellissimo Medaglione col ritratto di N. Signore fatto di porfido sovra un fondo giallo da M. An: Buonaroti. In questa stanza se vede la superba statua antica del Gladiatore tanto rinominata: coma anche l’Adriano colla Faustina; fra sette busti vi è la Berenice, prima inventatrice de ricci de capelli; quatro colonne con piccole statue. Vi è anche fra gli quadri quel bello del Cav: Lanfranchi, com’Ercole scoppa Anteo, [p. 87 modifica]Nella quarta stanza s’ammira una bellissima Diana di bronzo, vestita di agato; una cinghara di metallo vestita di marmo; poi la statua d’Ercole di marmo, com’anche il Castore e Polluce. Sovra due piccole colonne di Porfido vi sono delle figure di sopra e sei altri busti.

Nella quinta stanza in forma di Galleria, sono duoi busti, l’uno del Cardinal Scipione Borghese è del cav. Bernini, l’altro del Papa Paolo V.to è del padre del Cavaliere, vi sono anche 8 busti antichi, 4 colonne di porfido con figurine di sopra, 4 Vasi e tavole, delli uni e dell’altre duoi di porfido e duoi d’Alabastro. Nelle Nicchie se vedono sei statue grande, antiche di marmo. Ritornando per la Sala e entrando à mano dritta dessa, se vede poi

Nella sesta stanza la statua bellissima del Davide di Cav. Bernini, della quale l’espressione e l’attitudine è miracolosa, e vi è gran danno, che la fronda sia rotta d’un paggio del Imbasciatore di Francia, di sotto vi si vede il trofeo coll’Arpa. Vi è anche la statua miracolosa del Seneca di pietra paragone; il quale sta sovra la meta delle gambe dentr’un vaso, gli occhi sono bianchi, e quella espressione delle vene è molto studiata. La terza statua è la Dea Giunone di marmo col vestito entiero di porfido. Due altre statue di grandezza mediocre ci sono anche con quatro piccole sovra delle colonne. La lupa di pietra rossa egittiaca vi è anche notabile col Romulo e Rhemo di marmo bianco, altrimente vi sono duoi busti e duoi vasi d’Alabastro.

Nella settima se vedono le quattro statue seguente, cioè l’Amore, il Bacco, l’Apolline, e’l Narcisso, con doi busti,due colonne di Granito con vasi d’Alabastro di sopra, il modello del toro Farnesio vi è di bronzo in piccolo.

La stanza ottava contiene il gruppo della Dafne coll’Apolline, il quale è tanto stupendo, che che mai se puol lodare à bastanza, e rende eterna la memoria del Cav. Bernini. Vi è danno che le tre dita della mano dritta d’Apolline sieno stati rotti. A la Dafne vi sono più di 300 foglie sottilissimamente lavorate, escono dalle tre dita delli piedi, come anche delle dita delle mani, anche delle mani medesimi alcune foglie, come del mezzo delle dita; gli Capelli se transformano anche in foglie alcune, ma non si puol considerare senza stupore il lavoro di quelli capelli per aria, le radici delle dita delli piedi sono sottilissimi, come anche le cime delle dita delle mani, Lei è mezza coperta e più dinanzi e dietro, ma dalle bande se scuopre la nudità delle coscie e gambe, dal tronco escono certe foglie chi coprono le parti vergognose d’Apolline. Il marmo è un pocho macchiato che fà danno assai. Il Panno d’Apolline è tanto sottile che non si puol fare più. In faccia sta l’altro gruppo d’Anchise e Enea col suo figlio del med: Cav. Bernini. L’Anchise, del quale il corpo è meraviglioso, porta gli suoi Idoli. Ci sono anche altri nove Busti. [p. 88 modifica]Nell’appartemento di sopra s’entra prima dalla scala nella loggia, e della quale la volta è dipinta del Cav: Lanfranchi. La pittura al mezzo del Consiglio de gli Dei è molto guastata; tutti gli stucchi dipinti sono colle loro figure bianchi, gli fiumi (?) sono coloriti nelli archi e nelle bande, gli vasi sono gialli colli quattro piccoli bassarilievi dalle quattro bande al mezzo, gli altri otto sono verdi. Vi sono anche 8 statue grande, quattro piccole sovra delle colonne, 8 busti con cinque altri piccoli differenti soggetti di marmo.

Nella prima stanza à mano dritta si vede un Diogene sedente di marmo. Vi è un bellissimo Amorino di marmo, come anche Adriano e Faustina in piccolo, con due altre piccole statue di marmo, un piccolo toro di marmo negro, doi Idoli di marmo negro, due statue di bronzo di mediocre grandezza com’anche un piccolo Centauro.

La seconda stanza contiene l’Ermafrodita di marmo tanto rinomata, tre amorini che dormono sovra un fondo paragone, due altre piccole statue di marmo, 6 altri busti, fragli quali l’uno è di Antonia Augusta di bronzo col busto d’Alabastro Orientale.

Nella terza sono 7 busti; Una cinghara di bronzo, della quale il vestito di sotto è di pieghe piccole di marmo bianco, il manto di sopra è di marmo negro, gli Ornamenti sovra la testa, gli piedi, e à basso del manto sono indorati. Poi vi sono due statue de Baccho giovani di marmo, e una Ninfa giovane inginocchiata bellissima, la quale tiene nella mano dritta una piccola concha: sono ivi anche altre due piccole statue.

La quarta stanza contiene il bellissimo Centauro antico coll’Amorino di sopra, una figlia di Niobe con altre due piccole figure di marmo, vi sono anche 7 busti, fra gli quali la testa grande di M. Aurelio è stimatissima. Di qua si passa sovra una loggia aperta, ovvero terrazzo adorno de statue, bassarilievi, e busti, e poi s’entra nella

Stanza quinta, ove sono duoi Fauni giovani di marmo con due altre piccole statue, 3 busti, un putto dormiente sovra la schiena, grande, di pietra paragone, maravigliosamente lavorato dall’Algardi rappresenta il sonno colli papaveri in testa, e à mano manca: ove anche si vede l’animale, nomminato il toppo, giace sovr’un panno della medesima pietra, e le ali sono semplici e con occhi. Dalle due bande sono à vedere duoi bellissimi vasi alti, del med:mo Autore e dalla med:ma pietra. Poi vi è un bellissimo Medaglione grande di Alessandro Magno, il viso è di marmo bianco, sovra pietra di paragone; l’elmo è di marmo negro, con un bassarilievo dentro di bronzo dorato, del quale il soggetto è d’un soldato chi tiene il bucefalo, le piccole pennacchie sovra l’elmo sono di marmo bianco, negro e giallo, dietro gli capelli vi è com’un velo pendente in molte pieghe, il quale è di marmo venato à traverso di rosso e bianco. A basso del collo vi è l’adornamento di marmo giallo, con un piccolo ornamento d’un bassarilievo dorato con forma di gioia. [p. 89 modifica]Nella sesta stanza sono duoi altri piccoli Fauni di marmo, colle tre gratie mediocremente grande; una donna sedente. La statua di quel Romano, il quale se cava la spina dal piede. Un Fauno col Satyro, chi si tira la spina anche dal piede. Anche ci sono duoi putti di marmo, l’uno chi guarda l’uccello, e ride, è bellissimo; l’altro piange.

Nell’ultima piccola stanza vi è il busto del Card. Scipione Burghese del cav: Bernini con 52 Ritratti dipinti delle più belle Dame. Poi in un’altra piccola stanza sono 4 busti con duoi Putti.

Nella facciata di questo palazzo colle statue gli all’intorno se contano 54 statue, 68 busti, 82 bassarilievi fra gli quali quello di M. Curtio, come se precipita col cavallo è stupendo, tanto per l’horrore del Curtio, quanto per la cascata del Cavallo, tanto bene espressa, che non si puol fare di più.

Fra le cose soprannominate le più rinominate le statue antiche, come il Gladiatore, il Fauno, l’Ermafrodita, il Seneca, la testa di M. Aurelio, e ’l bassarilievo di M. Curtio; fra le moderne sono la Dafne e l’Apolline, il Davide, l’Enea ed Anchise, il Sonno di Algardi, il Bacchanale di Francesco Fiammingo, il Medaglione d’Alessandro Magno, e il busto del Card: Scipione Burghese del Cav: Bernini, colla loggia dipinta del Cavaliere Lanfranchi.

Alla Villa del Prencipe Ludovisi se ne vedono nel primo vestibulo 6 statue e sedeci busti. nella Sala sono 2 statue sedente de gladiatori. Nella prima stanza à mano manca si vedono quattro statue. tra le quale la più bella è un Baccho giovane. Nella seconda stanza se vede la statua sommamente stimata del gladiatore moribondo, colla corda al collo in segno ch’era schiavo. Poi vi era un Ercole giovane, come anche il busto di Marco Aurelio, del quale la testa è di bronzo, il busto di porfido e’l panno volante di bronzo dorato. In un’altra stanza à mano dritta della sala s’ammirano tre bellissimi Gruppi, l’uno è Moderno, e gli altri duoi antichi, delli quali il primo rappresenta l’amicitia Greca figurata per una donna con un giovane, delli quali il panneggiamento è assai leggiadro. Se trova in stampa; come anche l’altro gruppo, volgarmente appresso la stampa, detto Pyramo e Tisbe, ma è un Romano, il quale, mentre l’Emperatore s’innamorò della sua figlia, l’uccideva. e poi ammazzò anche se stesso. Il terzo gruppo è il ratto della Proserpina del Cav: Bernini sommamente stimato; il corpo di Plutone è lavorato colli suoi muscoli che non si puol fare di più, ed il timore è espresso nel viso della Proserpina con [p. 90 modifica]Nel palazzino della medesima Vigna, se vede in marmo la bellissima Venere di Giovanni da Bologna, della quale l’Eccell:mo Sig. Conte d’Openstern tiene il modello in bronzo; di questa figura si conosce assai, che la statua della Batseba in Svecia deve essere del med:mo Autore. In faccia di questa se vede un’altra statua di Cleopatra anche di marmo è del med.mo Giov: da Bologna, appresso la quale una manica della camisia è la med:ma come a la Batseba. Vi è poi una bellissima tavola d’opera Fiorentina. La volta è stata dipinta molto bene dal Guercino da Cento, col soggetto dell’aurora: il quale pittore anche ha dipinto la Volta di sopra. Nella quale stanza anche se vede un busto del Papa Gregorio XV in marmo, fatto dal Cav: Bernini, come anche vi sono iv altri Gruppi, e il letto tanto rinominato per le gioie, ove pure l’inventione vale niente à fatto. Nella stanza ivi vicino se mostrano le ossa d’un huomo, le quale sono tutte petrificate. Frà la moltitudine di statue antiche, ma commune à maggior segno, non s’ammira altro ch’il Satyro nel giardino. Il Giardino con tutte queste cose và in malhora, mentre ch’il Prencipe è essiliato per tempo della sua vita, alcune statue sono state portate in Francia, il bel Rotatore à Fiorenza, e Sua Maestà la regina di Svecia havea contrattata del resto, che poi non riusci per la diffesa del Papa, di più non vendere cosa alcuna.

Nel palazzo del giardino di Medices, se vede una statua assai bella d’un Apolline sovra la Scala, come anche certi pezzi antichi di marmo de foliami molto ben intrecciati sono nel primo Vestibolo.

Nel portico di sopra si vede il più bel vaso antico di Roma, ma è danno che sia stato rotto in tanti pezzi, vi sono anche doi Leoni, e sei statue grande. Nella Sala se vedono 8 statue e 18 colonne con piccole statue di sopra come anche busti. Frà le statue se vedono doi Bacchi giovani, e un bellissimo Fauno giovane coll’uve nell’una mano in alto, e poi ride a basso verso un Leopardo chi guarda le uve. Poi vi è l’Ermafrodita bellissima col Satyro; tutte due le figure sedono, e lei sta molto pensosa; è un gruppo veramente bellissimo. Nella prima stanza a mano dritta si vede il Marsia sospenso, statua sommamente stimata, il Ganimede col Giove over à l’aquila, un Apolline tutto nudo e bellissimo. Un Ercole, Un Cupidine, un giovane assettato con un flauto, come anche duoi busti e una tavola sommamente ricca.

Nella seconda stanza erano 4 busti, ed una tavola molto ben intesa e lavorata; frà le pietre commesse se vedevano varie prospettive e bassarilievi in piccolo depinti e poi coperti d’un’alabastro liscio trasparente, che faceva molto bene. Nell’ultima stanza vicina non si vedeva altro che la statua d’una piccola Venere sedente, overo mezzo ginnochiata, ch’era bella assai. [p. 91 modifica]Innanzi la Scala del palazzo verso il giardino, se vedono tre statue di bronzo, il Fauno col putto, il Marte, ed il Mercurio poi in piccolo nel mezzo. Nel giardino se scoprono duoi vasi grandissimi d'un pezzo di granito, li quali hanno 20 br: di lunghezza, e 2½ d'altezza; vi è anche la bellissima Cleopatra dormente di lunghezza di 4 br. La Niobe colle suoi figliuoli, e figlie, ed un cavallo, tutte queste figure sono 14, nell'attitudine come se trasformano. Nella facciata verso il giardino, come anche nella Galleria e giardino se ne contano più di sessanta statue antique, ma mediocre, tra le quale vi sono tre Schiavi, vestiti di porfido; le teste, le mani e gli piedi sono di marmo bianco. La bella venere Greca e gli lottatori sono portati via à Fiorenza, e nel luogo della bella Venere si vede il Ritratto del Papa presente.

Nella Vigna di Monte Alto, vicina alle therme Dioclethiane, se vede nella Sala di sopra, un gladiatore antico di pietra da paragone, con tre altre statue; sovra 14 colonne differente vi sono 14 Busti. Al mezzo di vede una bellissima tavola. Dell'historia di Alessandro Magno vi sono 11 quadri.

Nella prima stanza vi è il busto del Card:le Montalto del Cav: Bernini, un altro busto del Papa Sisto V. con un quadro bellissimo del S. Giovanni di Pomerancia. Nella seconda stanza se vedono due statue belle, mà piccole, de duoi armati di bronzo. La terza è la libreria, ove si vede il putto di terra, del Fr: Fiammingo, il quale sta appresso l'Apolline di bronzo.

Nella quarta stanza c'è un bel gruppo de duoi putti di marmo, ove l'uno spaventa l'altro per il mascherone. Vi è anche un quadro bellissimo d'una S.ta Magdalena, com'anche il Thoma incredulo di M. Ang: Caravaggio. Nella Sala ad alto si vede il S. Steffano di M. Ang. Buonaroti, come anche il suo proprio ritratto in medaglione di marmo, ed un piccolo busto di bronzo. In un'altra stanza quivi vicina se vedono tutti quelli piccoli bassarilievi di bronzo, ch'io ho di cera.

Nel Palazzino di questa vigna se vede un quadro bellissimo dipinto da due bande di Daniele da Volterra col Davide e Golia.

Nella seconda stanza vi è un bel quadro di Raffaello d'un ballo de putti,Con 4 belli busti di Sc: Affricano, di Mario, Antinoe etc, vi è anche una piccola statua d'un Apolline. La terza stanza contiene un bel busto di Druso. Poi si vede anche un bellissimo quadro del Cav: Gioseppe D'Arpino, di N. Signore morto in mezzo della B. Vergine e Arimathia. Dall'altra banda del med:mo quadro vi è il N. Signore, come porta la croce da Seb: del Piombo molto ben dipinto.

La Villa Benedetta appartenente ad un Abbate (che è stato Segretario del Em:mo Card: Mazzarini contiene varie galanterie, [p. 92 modifica]trà le quale vi è il modello ch'ha fatto il Cav: Bernini per la Salita di monte Trinità, la quale è cosa molto ben intesa, per poter salire con carozze. A, è la Scala della chiesta di monte Trinità. B è il piedestallo proposto per una statua equestre del Rè di Francia, chi ha volsuto fare la spesa di tutta quest'Opera, per posarsi la sua Statua, ch'il Papa pure non ha voluto concedere. C Vi sono duoi fiumi, gli quali tengono duoi Vasi, donde esce l'acqua, ad alto sono due altre statue. Dalle bande poi degli terrazzi vi andavano piantati certi arbori, e tutta quest'opera veniva à rispondere al mezzo della barchetta à basso. Il sito di questo Palazzino è molto bello, e gode l'aria e le vedute le più belle che si possino vedere. L'Architettura è molto capricciosa e bizzarra fatta da una certa Donna che vive ancora, e se chiama la Signora Plautina Britzi, la quale ivi anche hà dipinto certi quadri nella volta, ove finisce la galleria, che non si puol fare più. A S. Luigi della Francesi anche ha fabricata una certa cappella, bizzarra assai. Di resto non occorre descrivere questi palazzino, mentre ne hò comparato un piccolo libretto con certi intagli, nel quale tutto si trova.

La Villa del Prencipe Pamfilio detta del bel respiro, s'ammira assai per la sua bellissima situazione, con sommo ingegno architettata dal Cav: Algardi, ove se ne vedono nelli soffitti delle volte stucchi molto ben intesi e con somma maestria lavorati, il volume in folio che n'è stato stampato lo dichiara assai, come anche gli dissegni, ch'io ne tengo. Nella prima stanza overo entrata dalla parte bassa del giardino se vedono duoi belli busti del Cav: Algardi, l'uno della Donna Olympia, e l'altro del suo marito, il Pr: Benedetto Pamfilio, poi ci sono anche altro 6 busti ed una statua.

Nella stanza à mano dritta se vedono 8 statue, frà le quale un'Ercole giovane, una Diana ed un'Ermafrodita sono le più belle. Nè stucchi della volta, come anche nella pittura all'intorno della stanza sono espresse le forze d'Ercole, due teste ci sono sopra due colonne. Nella stanza tonda al mezzo à basso se vedono cinque statue.

A' mano manca vi è un Gruppo dell'Algardi della lotta di Giacomo coll'angelo, come anche vi sono due statue, e gli stucchi nella volta sono bellissimi, e rappresentano gli trionfi de gli Romani.

Di sopra à mano dritta nell'entrare dalla Scala se gode un bellissimo dissegno grande di Giulio Romano.Il busto del papa Innocentio X.mo colla testa di bronzo ed il busto di Porfido ci è anche del Cav: Bernini. Vi sono anche sei altri busti e due colonne con piccole statue. nella seconda stanza se vedono 3 statue e 3 busti.

Nella terza stanza 2 statue, dui busti e sei colonne con piccole statue. [p. 93 modifica]Nella quarta stanza se vede un a tavola grande e bellissima, con un bel Vaso di Porfido e duoi busti.

Nella quinta stanza c'è un bellissimo quadro di P. da Cortona della strage degli innocenti, con nove altri quadri delle vedute e feste di Venetia.

Nella Sala tonda al mezzo vi è un bel gladiatore, come anche un Adone, una Venere ed una Diana, innanzi gli pilastri ci sono 8 busti, il più gran lume viene dalle tre porte di questa Sala, benche di sopra vi siano 4 finestre nella volta. Sopra le nicchie delle quattro statue ci sono degli bassorilievi, ed à basso ovvero di sotto le nicchie, delle porte alte 11½ qv:

Nel terzo appartamento si vede nella prima stanza appresso la scala un bellissimo quadro di Caino ed Abele del Domenichino, con cinque statue ed altri tanti busti, fra li quali l'uno è d'Innocentio X del Cav. Bernini.

Nella seconda vi sono alcune statue ordinarie.

Nella terza c'è un quadro grande e bello di Andrea Sacchi con quattro Amorini, ove la Venere è stata estinta; poi vi sono duoi gruppi di tre putti del Cav. Algardi.

Nella quarta si vede tra altre cose un busto raro assai di Tullia filia di Cicerone; nella quinta c'è un letto; e la sesta contiene varii quadri e busti. Di sovra c'è l'armaria, e in un'altra stanza più ad alto vi devono essere cose superbissime, riserrate dalla Donna Olympia, la quale non si mostrano mai.