Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Nell’appartemento di sopra s’entra prima dalla scala nella loggia, e della quale la volta è dipinta del Cav: Lanfranchi. La pittura al mezzo del Consiglio de gli Dei è molto guastata; tutti gli stucchi dipinti sono colle loro figure bianchi, gli fiumi (?) sono coloriti nelli archi e nelle bande, gli vasi sono gialli colli quattro piccoli bassarilievi dalle quattro bande al mezzo, gli altri otto sono verdi. Vi sono anche 8 statue grande, quattro piccole sovra delle colonne, 8 busti con cinque altri piccoli differenti soggetti di marmo.
Nella prima stanza à mano dritta si vede un Diogene sedente di marmo. Vi è un bellissimo Amorino di marmo, come anche Adriano e Faustina in piccolo, con due altre piccole statue di marmo, un piccolo toro di marmo negro, doi Idoli di marmo negro, due statue di bronzo di mediocre grandezza com’anche un piccolo Centauro.
La seconda stanza contiene l’Ermafrodita di marmo tanto rinomata, tre amorini che dormono sovra un fondo paragone, due altre piccole statue di marmo, 6 altri busti, fragli quali l’uno è di Antonia Augusta di bronzo col busto d’Alabastro Orientale.
Nella terza sono sono 7 busti; Una cinghara di bronzo, della quale il vestito di sotto è di pieghe piccole di marmo bianco, il manto di sopra è di marmo negro, gli Ornamenti sovra la testa, gli piedi, e à basso del manto sono indorati. Poi vi sono due statue de Baccho giovani di marmo, e una Ninfa giovane inginocchiata bellissima, la quale tiene nella mano dritta una piccola concha: sono ivi anche altre due piccole statue.
La quarta stanza contiene il bellissimo Centauro antico coll’Amorino di sopra, una figlia di Niobe con altre due piccole figure di marmo, vi sono anche 7 busti, fra gli quali la testa grande di M. Aurelio è stimatissima. Di qua si passa sovra una loggia aperta, ovvero terrazzo adorno de statue, bassarilievi, e busti, e poi s’entra nella
Stanza quinta, ove sono duoi Fauni giovani di marmo con due altre piccole statue, 3 busti, un putto dormiente sovra la schiena, grande, di pietra paragone, maravigliosamente lavorato dall’Algardi rappresenta il sonno colli papaveri in testa, e à mano manca: ove anche si vede l’animale, nomminato il toppo, giace sovr’un panno della medesima pietra, e le ali sono semplici e con occhi. Dalle due bande sono à vedere duoi bellissimi vasi alti, del med:mo Autore e dalla med:ma pietra. Poi vi è un bellissimo Medaglione grande di Alessandro Magno, il viso è di marmo bianco, sovra pietra di paragone; l’elmo è di marmo negro, con un bassarilievo dentro di bronzo dorato, del quale il soggetto è d’un soldato chi tiene il bucefalo, le piccole pennacchie sovra l’elmo sono di marmo bianco, negro e giallo, dietro gli capelli vi è com’un velo pendente in molte pieghe, il quale è di marmo venato à traverso di rosso e bianco. A basso del collo vi è l’adornamento di marmo giallo, con un piccolo ornamento d’un bassarilievo dorato con forma di gioia.