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Nel palazzino della medesima Vigna, se vede in marmo la bellissima Venere di Giovanni da Bologna, della quale l’Eccell:mo Sig. Conte d’Openstern tiene il modello in bronzo; di questa figura si conosce assai, che la statua della Batseba in Svecia deve essere del med:mo Autore. In faccia di questa se vede un’altra statua di Cleopatra anche di marmo è del med.mo Giov: da Bologna, appresso la quale una manica della camisia è la med:ma come a la Batseba. Vi è poi una bellissima tavola d’opera Fiorentina. La volta è stata dipinta molto bene dal Guercino da Cento, col soggetto dell’aurora: il quale pittore anche ha dipinto la Volta di sopra. Nella quale stanza anche se vede un busto del Papa Gregorio XV in marmo, fatto dal Cav: Bernini, come anche vi sono iv altri Gruppi, e il letto tanto rinominato per le gioie, ove pure l’inventione vale niente à fatto. Nella stanza ivi vicino se mostrano le ossa d’un huomo, le quale sono tutte petrificate. Frà la moltitudine di statue antiche, ma commune à maggior segno, non s’ammira altro ch’il Satyro nel giardino. Il Giardino con tutte queste cose và in malhora, mentre ch’il Prencipe è essiliato per tempo della sua vita, alcune statue sono state portate in Francia, il bel Rotatore à Fiorenza, e Sua Maestà la regina di Svecia havea contrattata del resto, che poi non riusci per la diffesa del Papa, di più non vendere cosa alcuna.

Nel palazzo del giardino di Medices, se vede una statua assai bella d’un Apolline sovra la Scala, come anche certi pezzi antichi di marmo de foliami molto ben intrecciati sono nel primo Vestibolo.

Nel portico di sopra si vede il più bel vaso antico di Roma, ma è danno che sia stato rotto in tanti pezzi, vi sono anche doi Leoni, e sei statue grande. Nella Sala se vedono 8 statue e 18 colonne con piccole statue di sopra come anche busti. Frà le statue se vedono doi Bacchi giovani, e un bellissimo Fauno giovane coll’uve nell’una mano in alto, e poi ride a basso verso un Leopardo chi guarda le uve. Poi vi è l’Ermafrodita bellissima col Satyro; tutte due le figure sedono, e lei sta molto pensosa; è un gruppo veramente bellissimo. Nella prima stanza a mano dritta si vede il Marsia sospenso, statua sommamente stimata, il Ganimede col Giove over à l’aquila, un Apolline tutto nudo e bellissimo. Un Ercole, Un Cupidine, un giovane assettato con un flauto, come anche duoi busti e una tavola sommamente ricca.

Nella seconda stanza erano 4 busti, ed una tavola molto ben intesa e lavorata; frà le pietre commesse se vedevano varie prospettive e bassarilievi in piccolo depinti e poi coperti d’un’alabastro liscio trasparente, che faceva molto bene. Nell’ultima stanza vicina non si vedeva altro che la statua d’una piccola Venere sedente, overo mezzo ginnochiata, ch’era bella assai.