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Nella sesta stanza sono duoi altri piccoli Fauni di marmo, colle tre gratie mediocremente grande; una donna sedente. La statua di quel Romano, il quale se cava la spina dal piede. Un Fauno col Satyro, chi si tira la spina anche dal piede. Anche ci sono duoi putti di marmo, l’uno chi guarda l’uccello, e ride, è bellissimo; l’altro piange.
Nell’ultima piccola stanza vi è il busto del Card. Scipione Burghese del cav: Bernini con 52 Ritratti dipinti delle più belle Dame. Poi in un’altra piccola stanza sono 4 busti con duoi Putti.
Nella facciata di questo palazzo colle statue gli all’intorno se contano 54 statue, 68 busti, 82 bassarilievi fra gli quali quello di M. Curtio, come se precipita col cavallo è stupendo, tanto per l’horrore del Curtio, quanto per la cascata del Cavallo, tanto bene espressa, che non si puol fare di più.
Fra le cose soprannominate le più rinominate le statue antiche, come il Gladiatore, il Fauno, l’Ermafrodita, il Seneca, la testa di M. Aurelio, e ’l bassarilievo di M. Curtio; fra le moderne sono la Dafne e l’Apolline, il Davide, l’Enea ed Anchise, il Sonno di Algardi, il Bacchanale di Francesco Fiammingo, il Medaglione d’Alessandro Magno, e il busto del Card: Scipione Burghese del Cav: Bernini, colla loggia dipinta del Cavaliere Lanfranchi.
Alla Villa del Prencipe Ludovisi se ne vedono nel primo vestibulo 6 statue e sedeci busti. nella Sala sono 2 statue sedente de gladiatori. Nella prima stanza à mano manca si vedono quattro statue. tra le quale la più bella è un Baccho giovane. Nella seconda stanza se vede la statua sommamente stimata del gladiatore moribondo, colla corda al collo in segno ch’era schiavo. Poi vi era un Ercole giovane, come anche il busto di Marco Aurelio, del quale la testa è di bronzo, il busto di porfido e’l panno volante di bronzo dorato. In un’altra stanza à mano dritta della sala s’ammirano tre bellissimi Gruppi, l’uno è Moderno, e gli altri duoi antichi, delli quali il primo rappresenta l’amicitia Greca figurata per una donna con un giovane, delli quali il panneggiamento è assai leggiadro. Se trova in stampa; come anche l’altro gruppo, volgarmente appresso la stampa, detto Pyramo e Tisbe, ma è un Romano, il quale, mentre l’Emperatore s’innamorò della sua figlia, l’uccideva. e poi ammazzò anche se stesso. Il terzo gruppo è il ratto della Proserpina del Cav: Bernini sommamente stimato; il corpo di Plutone è lavorato colli suoi muscoli che non si puol fare di più, ed il timore è espresso nel viso della Proserpina con maraviglio-