Diario del principe Agostino Chigi Albani/Anno 1850

Anno 1850

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Anno 1849 Anno 1851

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1850


GENNAIO


Lunedì 14. — Nella notte scorsa cinquanta e più forzati detenuti a Termini sono riusciti ed evadere forando un muro. Questa mattina è partito por Napoli il principe Borghese, e seco sono andati l’Avv. Scaramucci ed il Curiale Belli, per implorare una risoluzione definitiva sul destino della Banca Romana che atteso il concambio intrapreso dal Governo dei suoi Biglietti con quelli de! Tesoro, si trova assolutamente paralizzata.

Giovedì 17. Questa mattina (essendosi riaperte dai Gesuiti le scuole inferiori del Collegio Romano) ha rincominciato a suonare la Campana; le scuole Superiori erano riaperte da qualche giorno.

Sabato 19. — Questa sera al teatro Metastasio si dà una festa da ballo. Gli uomini saranno ammessi in maschera, le donne colla mezza maschera al viso.

Lunedì 21. — Ieri sera un tale Achilli, già Domenicano, detenuto politico (e che si dice premesse molto al Governo pontificio) essendo stato consegnato alla forza militare francese per essere confrontato in un altro processo, sotto la parola d’onore dell’Uffiziale di ricondurlo al Forte S. Angelo, donde lo aveva preso, sotto pretesto di un’occorrenza corporale, se ne fuggì e non se n’è saputa più nuova.

Martedì 22. — Ha dato molto da parlare l’arresto del [p. 104 modifica]corriere di Napoli, seguito vicino a Velletri per parte di alcuni, che avevano l’apparenza di grassatori; ma che ebbero premura d’impadronirsi di tutta la corrispondenza ufficiale, che il corriere recava e che non si è più ritrovata. V’è chi dice che gli prendessero anche denari; ma non è ben certo.

Sabato 26. — Questa mattina era stato affisso un invito per un ballo simile a quello di Sabato scorso; ma è stato staccato dalla Polizia, e qualcuno aggiunge che sia stato anche cercato lo stampatore. Oggi l’estrazione del Lotto si è fatta dalla loggia del palazzo Madama ove va a trasportarsi il Ministero delle Finanze.

Domenica 27. — Questa mattina un giudice ed un attuario sono venuti a ricevere la mia deposizione sul violento abbassamento dell’Arme Imperiale di Austria seguìto nel Marzo 1848.


FEBBRAIO


Lunedì 4. — Oggi è cominciato il Carnevale. In seguito ad alcuni affissi minacciosi per chi vi avesse preso parte, affissi in questi giorni, nessuna carrozza è comparsa per il Corso, che è stato guarnito da poca truppa nostra dì fanteria e di dragoni. Una banda francese ha suonato in Piazza Colonna.

Martedì 5. — Oggi si è vista qualche molto rara carrozza per il Corso ed alcune carrettelle con gente del popolo in abiti da maschera, che avevano tutta l’aria di esserci venuti per ordine. — È affisso al pubblico un invito del principe Torlonia all’acquisto dei tre suoi teatri, Tordinona, Alibert ed Argentina colle case annesse.

Venerdì 8. — Questa sera nella società solita del Venerdì in Casa Doria, era esposto il Centauro (ossia il torso del Centauro con la testa intatta, ma senza le braccia e senza il corpo del cavallo, che ne deve formare la parte inferiore) di rosso antico, di molto bella scultura e di dimensioni uguali a quelli di Campidoglio, ritrovato dal Principe poco fa in uno scavo accidentale nella sua villa ad Albano.

Sabato 9. — Il corso è stato forse un poco meno dì Giovedì, ma le persone in abito di maschera forse in numero maggiore. Al momento del secondo sparo una granata di vetro [p. 105 modifica]con miccio a tempo è stata gettata contro il legno ove era il Principe di Musignano con una sorella e scoppiando ha (per quanto si dice) ferito leggermente il Principe medesimo. Ciò ha prodotto dello scompiglio nel popolo, che però presto si è calmato.

Domenica 10. — In seguito della esplosione della granata, gettata ieri nascosta in un mazzo di fiori nel legno del Principe di Musignano, egli è restato ferito in una mano (e la ferita e di qualche gravità e si dice anche in una coscia. La sorella è stata offesa in più parti, ma leggermente.

Lunedì 11. — Sono state arrestate nella notte molte persone sospette di maneggi rivoluzionari. Oggi dopo pranzo poi è stata arrestata piuttosto strepitosamente dalla forza francese e condotta a piedi alla Polizia la Signora Narducci1. Si è detto che il motivo dell’arresto sia stato perchè dalla sua abitazione è stato sputato sopra una bandiera francese. Essendo stato ucciso l’altro ieri un soldato francese e ieri ferito mortalmente un uffiziale, oggi si è pubblicato un ordine del Generale in capo, con cui si minaccia della immediata fucilazione chiunque sarà trovato con uno stilo o coltello.

Sabato 16. — Il Giornale di Roma di questa sera ha annunziato che in seguito della dimissione accordata a sua replicata richiesta al principe Orsini, è stato nominato pro-Ministro delle Armi il Generale Kalber - Matten già Colonnello, nei reggimenti esteri, al servizio pontificio nelle Legazioni. — Il teatro Metastasio continua ad agire anche in Quaresima colla compagnia comica francese.

Martedì 19. — Questa mattina è stato, per sentenza di un consiglio di Guerra, fucilato al Popolo il reo dell’omicidio di un soldato francese al Macel de’ Corvi. — Oggi è partito un reggimento francese per la Francia, e domani deve partirne un’altro.

Giovedì 21. — Si assicura che siano stati destituiti tre lettori dell’Università Romana, cioè l’Ab. Rezzi, Professore [p. 106 modifica]d’eloquenza e Storia Romana, Peretti di Farmacia pratica e Soldini di Istituzioni di Gius Naturale e delle Genti2.

Domenica 24. — Questa mattina le truppe francesi di ogni arma hanno dato il trattenimento della piccola guerra che ha avuto principio a Tor di Quinto, terminando alla Sepoltura di Nerone.

Martedì 26. — Questa mattina alla piazza del Popolo è stato fucilato un tal Cascapera di Velletri, muratore, condannato dal Commissario di guerra francese per delazione di uno stocco, oltre delle male qualità antecedenti.

Mercoledì 27. — In diversi di questi dicasteri (tra i quali quello della Presidenza della Comarca) si vanno effettuando molte destituzioni, sospensioni, traslocazioni a gradi inferiori, ammonizioni ecc. d’impiegati, la condotta dei quali è sembrata responsabile alla Commissione di Censura.


MARZO


Sabato 9. — Varie lettere di Napoli portano che in seguito di una Congregazione tenuta a Portici, il ritorno del Papa sia fissato immancabilmente dentro la settimana di Pasqua. Questa notizia tante volte annunziata, e altrettante smentita meriterebbe conferma3.

Giovedì 21. — Ricorrendo oggi il giorno in cui nel 1848 fu violentemente atterrata l’Arme Austriaca esistente sul palazzo detto di Venezia, alle dieci antimeridiane è stato solennemente rialzato coll’intervento di Mons. Santucci, sostituto della Segreteria di Stato, di Mons. Savelli, Ministro dell’Interno e Polizia, di Mons. Roberti, pro-Presidente di Roma e Comarca, del pro-Ministro delle Armi Kalber-Matten, e dei membri della Commissione Municipale, come pure delle persone aderenti e addette alla Corte Imperiale. Dirimpetto al palazzo [p. 107 modifica]erano schierati 2 battaglioni di truppa pontificia ed un distaccamento di cavalleria.

Giovedì Santo 28. — L’ex Mons. Gazzoli noto (fra le altre sue gesta) per le cose da lui pubblicate colle stampe nel tempo Repubblicano, e che era stato condannato all’ergastolo in vita, ieri è fuggito dal Castel S. Angelo, ove era detenuto.


APRILE


Giovedì li. — Questa sera verso le 11 nel vicolo, che va direttamente alla nostra stalla, è seguita l’esplosione di una specie di bomba che he cagionato delle molte rotture di vetri, ed altri danni nelle case adiacenti- — Questa sera stessa poi si è tentato di attaccare fuoco al portone del palazzo Quirinale, incontro alla Maddalena. Gli autori sono stati scoperti e inseguiti, ma non è riuscito di arrestarli.

Venerdì 12. — Oggi è seguito l’arrivo del Papa,4 il quale è partito questa mattina da Velletri; nel passare all’Ariccia è passato a piedi per mezzo di un tavolato, costruito espressamente, in questa occasione, sul nuovo ponte, di cui è quasi terminato il secondo ordine di archi, e tra le io e le 11 è giunto ad Albano, ove ha ricevuto un dejuner dal Cardinale Patrizi, Vescovo. Il plotone di Ussari Napoletani, che lo aveva scortato dal confine in qua, lo ha lasciato a Genzano, ove sono subentrati i cacciatori francesi e dove si è trovato il Generale Baraguay-d’Hilliers. Alle 4 in punto (come aveva fatto annunziare) si è trovato a S. Giovanni, dove è stato ricevuto da tutto il clero secolare e regolare, dalla Commissione governativa, dal Municipio, dal Corpo diplomatico ecc. ed ha ricevuto la benedizione del SS.mo, data dal Card. Arciprete Barberini. Indi col treno di città avendo in carrozza i Monsignori Maggiordomo e Maestro di Camera, corteggiato a cavallo allo sportello di mano destra dal Generale Baraguay ed a quello di sinistra dal principe Altieri, capitano della Guardia Nobile, si [p. 108 modifica]è incamminato verso S. Pietro per la strada del Colosseo, Ss. Apostoli e strada Papale. Lo precedeva tutta l’uffizialità francese e numerosi distaccamenti di truppa. A tutte le finestre anche per le strade, per cui è passato il Papa si sono messi i parati, e tutte le campane delle chiese hanno suonato a festa per due ore. Questa sera sì è fatta illuminazione per tutta la città.

Giovedì 18. — Alle 5 pomeridiane il Papa ha data la benedizione a tutta la truppa francese di ogni arma radunata sulla piazza di S. Pietro: dopo la benedizione tutta la truppa ha sfilato davanti a lui. — È tornato ieri da Torino Monsignor Antonucci, Nunzio a quella Corte, pare richiamato in seguito dell’adozione e pubblicazione colà seguita di alcune leggi che si riconoscono per lesive dei diritti della Chiesa.

Venerdì 26. — Due Notificazioni del pro-Ministro delle Finanze furono affisse ieri a tardi; con una di esse si annunzia che i Boni Repubblicani saranno ricevuti fino a tutto Maggio nelle casse erariali per il loro valore ridotto, dopo quel termine non avranno più alcun valore; coll’altro si notifica una sovrimposta di un bimestre della Dativa di tutti i fondi rustici ed urbani di tutto lo Stato, da pagarsi unitamente al 4° bimestre5.

Martedì 30. — Una notificazione del Ministero delle Finanze annunzia la creazione da eseguirsi di una Banca dello Stato pontificio, che avrà delle succursali a Bologna e Ancona; alla quale dovrà incorporarsi l’attuale Banca Romana, e si prescrivono i principali articoli, su cui dovrà regolarsi.

Lunedì 6. — Un ordine del giorno 4 del Generale Baraguay-d’Hilliers annunzia alle sue truppe che a datare dal giorno di oggi 6, lascia il comando provvisorio dell’armata al Generale di Divisione Gues Viller. Nei giornali di Francia si è veduta la nomina al comando di questo corpo d’armata (che deve ridursi a una sola Divisione) del Generale Gemeau, che ha comandato sin qui a Lione.

[p. 109 modifica]Martedì 7. — Questa mattina a S. Luigi de’ Francesi si è celebrato un solenne funerale per i militari periti in gran numero a Augers in Francia per la rovina di un ponte sospeso.

Mercoledì 15. — Il conte Giulio Litta, che figurò nella rivoluzione di Milano del 1848, e che ora ha preso servizio nell’Armata piemontese, e che era comparso in Roma da qualche giorno, ieri per ordine della Polizia è dovuto partir da Roma per andare ad imbarcarsi a Civitavecchia, e si dice sia stato accompagnato da un Commissario della Polizia stessa sino alla diligenza.

Lunedì 20. — Questa mattina il Papa ha tenuto il Concistoro segreto, in cui, oltre le proposizioni di molte chiese vescovili, ha pronunziato una allocuzione che si crede relativa agli affari ecclesiastici d’Austria e di Piemonte, e di cui si attende la pubblicazione colle stampe 6. Il Generale Gemeau arrivò poi effettivamente Sabato sera.

Giovedì 30. — Ieri fu gettata una granata di vetro piena di combustibili (simile a quella, che in Carnevale fu gettata nel legno del Principe di Musignano) nella bottega del libraio Bonifazi a S. Marcello, che scoppiò, per fortuna, senza recar danno alle persone, che vi si trovavano; ed altra simile avanti a quella del libraio mercante di stampe tedesco a piazza di Spagna, quale però non fece esplosione che questa mattina.

Venerdì 31. — Una notificazione del pro-Ministro delle Finanze Galli smentisce la voce sparsa in questi giorni, che il Governo avesse il progetto di convertire la carta monetata in corso, o diminuirne il valore.


GIUGNO


Lunedì 17. — Per quanto si assicura, il progetto di far adottare l’abito talare abituale al S. Collegio ed a tutto il Clero secolare è stato escluso, e pare non se ne parlerà più.

[p. 110 modifica] Mercoledì 19. — Nella stessa Congregazione di Cardinali in cui si trattò del vestiario del Clero, si vuole si discutesse pure un piano di riforma delle spese di promozione e dei funerali dei Cardinali e che rimanesse pure escluso.

Sabato 22. — Alla Guardia Svizzera, in luogo del Cappello tondo rilevato da una parte, che aveva usato da qualche tempo, è stato fatto adottare il casco con il pennacchio dei colori pontifici bianco e giallo.


LUGLIO


Mercoledì 3. — Si è pubblicata una Notificazione del Card. Vicario, anche coll’autorità di Delegato Apostolico, colla quale la contribuzione imposta a tutto il Clero (dietro sua offerta) nel 1848 di 4 milioni, pagabili, in 15 anni, per l’estinzione dei Boni del Tesoro, ipotecati sui beni ecclesiastici;7 vien ridotto alla somma di scudi 100 mila annui imponibili tanto sull’estimo censuale, che su tutti gli altri capitali. Una Commissione è nominata per ricevere le respettive assegne nel termine di 20 giorni. Sono eccettuati gli ospedali, i Monti di pietà. Orfanotrofi, Asili di mendicità e luoghi pii nazionali ed esteri.

Giovedì 4. — Ieri è morto, dopo un lungo cronicismo, in età ben fresca, Mons. Corboli-Bussi, attualmente segretario della Congregazione degli affari ecclesiastici straordinari; ma che per l’addietro era stato impiegato negli affari politici, e nella prima campagna di Lombardia aveva risieduto, come inviato pontificio, presso il Re di Sardegna Carlo Alberto al suo quartiere generale nel 1848.

Sabato 6. — In questi giorni dalla Censura sono state pronunziate diverse destituzioni, sospensioni nelle varie classi d’impiegati; si dice fra gli altri destituito l’Avv. Gnoli, che era Avvocato Concistoriale ed Avvocato dei Poveri.

Giovedì 11. — Il Giornale di Roma di oggi nella parte [p. 111 modifica]ufficiale dice essere autorizzato a dichiarare che il S. Padre non ha mai invitato Lord Minton a venire in Italia.

Venerdì 19. — Questa mattina il tenente Colonnello Nardoni de’ Carabinieri presso il teatro Argentina è stato aggredito da un tale, che gli ha vibrato un colpo di stile, quale però ha potuto evitare. Il reo, che è stato quasi subito arrestato, è un certo Pace.

Sabato 20. — In seguito a rivelazioni fatte dall’aggressore di Nardoni, si assicura siano state arrestate varie persone, presso di cui siansi trovati pugnali.

Mercoledì 24, — L’Avv. Orfei nei giorni scorsi è stato nominato in luogo dell’Avv. Gnoli (che comparisce aver rinunziato) all’impiego di Avvocato dei Poveri.

Domenica 28. — Fino da ieri è stata pubblicata una Notificazione del Ministero delle Finanze, colla quale s’invitano tutti i possessori dei boni a convertirli in certificati del Tesoro fruttiferi al 5 per cento.


AGOSTO


Domenica 18. — Questa mattina dovendosi cantare nella Chiesa dell’Anima un Te Deum per la pubblicazione della Costituzione del Regno Lombardo Veneto, e ricorrendo anche il giorno natalizio dell’Imperatore d’Austria, pare che fosse preparata qualche dimostrazione di applauso. La polizia ed anche il Militare francese ha preso delle misure di precauzione e nulla è accaduto. — Oggi dopo pranzo alla passeggiata del Pincio si è fatto, per quanto si dice, molto applauso alla banda nostra, che ivi suonava (come suol fare ogni festa alternativamente colla francese) ed essendo sembrato a degli ufficiali francesi, che vi si trovavano, che oltrepassassero i dovuti limiti, hanno facilmente dissipati i plaudenti, che non avevano voluto cessare all’intimazione.

Venerdì 23. — Si assicura sin da ieri che sieno giunti Incaricati del Governo Sardo (e si dice siano i signori Pinelli e Cavour) per trattare sulle dolorose vertenze pendenti riguardo [p. 112 modifica]alle leggi colà emanate in materia d’immunità ecclesiastica, osservanza delle feste ecc.8.

Sabato 26. — Oggi è stata pubblicata una Notificazione del Ministro delle Finanze portante aumenti sulla tassa del Bollo; su quella del Registro, che vien duplicata in tutti gli atti, sopra quella delle iscrizioni ipotecarie, che vien triplicata e sopra varie altre.


SETTEMBRE


Venerdì 6. — Oggi si è pubblicata una Notificazione del Municipio, in cui si annunzia, che da ora in poi i fornai dovranno panizzare a tariffa da fissarsi ogni 15 giorni secondo i prezzi dei grani. La Notificazione dichiara che questa disposizione si prende in ossequio dell’espresso comando di S. Santità.

Mercoledì 11. — Oggi sono stati pubblicati due editti, con uno dei quali si annuncia la formazione di un Consiglio di Stato composto di 9 Consiglieri ordinari e 6 straordinari, e se ne fissano le attribuzioni, coll’altro la formazione di un Consiglio dei Ministri, che sono fissati per adesso in numero di 5, cioè dell’Interno, cui è riunita la Polizia, di Grazia e Giustizia, dei Lavori Pubblici, delle Finanze e delle Armi e se ne definiscono parimenti le loro attribuzioni. Il Card. Segretario di Stato è presidente dell’uno e dell’altro.


OTTOBRE


Mercoledì 9. — Oggi è stato eseguito alla Bocca della Verità la sentenza di morte per fucilazione in persona di sei colpevoli del barbaro omicidio, per spirito di parte, commesso nel Maggio 1849 sopra tre poveri vignaroli arrestati fuori di Porta S. Giovanni e trucidati a Ponte S. Angelo, gettandone i [p. 113 modifica]cadaveri nel fiume. Si dice che uno dei condannati, di professione lustratore dì pietre, sia morto impenitente9.


NOVEMBRE


Lunedì 4. — Nel Giornale di Roma di oggi è stata riportata l’allocuzione concistoriale del Papa, che riguarda unicamente i dispiacevolì e gravi affari ecclesiastici di Piemonte.

Venerdì 8. — Oggi il nostro Giornale ha annunziato la dimissione data dal pro-Ministro delle Armi Kalber-Matten, e la nomina del Principe Orsini in sua vece. Annunzia parimenti il Giornale la ripristinazione della Direzione generale di Polizia, e la nomina a quell’impiego di Mons. Ildebrando Rufini.

Venerdì 15. — Essendo venuto in Roma per pochi giorni il celebre oratore e scrittore francese Conte di Montalbert (che è ripartito l’altro giorno) il Municipio Romano, ossia la Commissione municipale lo ha ascritto alla cittadinanza romana, ed ha decretato di offrirgli una medaglia ora coniata in suo onore.

Sabato 23. — Si è pubblicato un editto della Segreteria di Stato, riguardante la divisione dello Stato in quattro Legazioni, oltre una quinta del Circondario di Roma, e la suddivisione di queste in provincie o delegazioni e di queste in governi, oltre molte disposizioni sull’amministrazione provinciale.

Martedì 26. — È stato pubblicato un Editto della Segreteria di Stato sull’ordinamento delle Comuni di Stato.

Venerdì 29, — Un editto del Cardinale pro-Segretario di Stato, pubblicato oggi, annunzia che la tassa già imposta sull’esercizio delle arti, commercio ecc. deve estendersi anche alle professioni delle arti liberali, a forma di un regolamento che dovrà pubblicare il Ministero delle Finanze.


DICEMBRE


Venerdì 13. — Si è pubblicata una Notificazione del pro-Ministro delle Finanze, colla quale si assegnano alle diverse [p. 114 modifica]categorie (che in essa si indicano) degli esercenti le professioni liberali le quote loro spettanti della tassa di esercizio.

Lunedì 16. — In questi giorni è corsa voce che il Papa abbia ingiunto al Capitolo di S. Pietro di fare velare le nudità di alcune statue esistenti nella Basilica, tra le quali quella del Genio, che adorna il Deposito del Papa Rezzonico, opera di Canova.

Venerdì 20. — A S. Pietro si è posto mano all’operazione di velare le statue troppo scoperte, cominciando dai putti del Deposito degli Stuardi, che è a tal effetto ricoperto da un casotto di legno. Il Genio di Canova è stato coperto da un panno provvisorio nelle parti troppo esposte.



Note

  1. Ved. pag. 100, nota.
  2. La causa di tutte queste destituzioni fu solo l’adesione al Governo repubblicano.
  3. La Commissione Governativa di Stato il giorno 14 dello stesso mese lo annunciò ufficialmente.
  4. Il re di Napoli con il figlio lo aveva accompagnato sino a Terracina, dove erano andati a riceverlo tutti i Ministri pontifici
  5. Il Governo del papa, senza tutta questa manna di Dio, non avrebbe potuto dimostrare l’amore davvero sviscerato che nutriva per tutti i suoi amatissimi sudditi.
  6. L’allocuzione sudetta venne pubblicata il 28 dello stesso: essa contiene vivi elogi per le Potenze che avevano contribuito al ristabilimento del Governo pontificio, ma biasimi amari per il Piemonte che pubblicava in quei giorni le famose leggi contro l’imnunità ecclesiastica. Ved. Diario Roncalli Voi. II. part. I, pag. 220 e seg. note.
  7. Vedasi a questo proposito la nota del Diarista del 3 Novembre 1848, pag. 52 e 53.
  8. Il Cavour non fece punto parte di questa ambasceria; essa venne affidata solamente a Pier Dionigi Pinelli; non ebbe alcun risultato. — Ved. Diario Roncalli pag. 220 e sg. — Nicomede Bianchi. Storia documentata della Diplomazia europea in Italia dall’anno 1814 al 1861. Torino, Unione tip. editr., vol. VII pag. 353-377.
  9. I vignaroli di cui si fa qui parola furono trucidati a furia di popolo il dì 13 Maggio del 1849, accusati d’essere esploratori Napoletani e rei di aver fatto fuoco contro alcuni carabinieri e di averne ucciso uno. Vedasi la nota del Diarista del 3 Maggio 1849, p. 79.