Corano/Capitolo XXXVII

Capitolo XXXVII

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Maometto - Corano (650)
Traduzione dall'arabo di Vincenzo Calza (1847)
Capitolo XXXVII
Capitolo XXXVI Capitolo XXXVIII

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CAPITOLO XXXVII.

le fila.1

Dato alla Mecca. - 176 Versetti.

In nome di Dio clemente, e misericordioso.

1.  Lo giuro per (gli esseri) che si dispongono in fila2,

2.  Per (gli esseri) che inseguono e minacciano,

3.  Per quei che recitano (il Corano) per esortare,

4.  Il vostro Dio è un Dio unico,

5.  Sovrano dei cieli, e della terra, di tutto ciò ch’esiste fra essi, e sovrano degli Orienti3.

6.  Abbiamo adornato il cielo più vicino alla terra d’un ornamento splendente, di stelle,4

7.  Che difendono il cielo da demonj ribelli,

8.  Affinchè (i demonj) non si pongano ad ascoltare ciò che si fa nella riunione sublime, poichè sono assaliti da ogni parte,

9.  Respinti, e mandati al supplizio permanente.

10.  Chi s’avvicinasse fin ad ascoltare nascostamente qualche parola è colpito da un dardo di fuoco5.

11.  Domanda loro (agl’infedeli) se sono creati più solidamente essi, o quei che noi abbiamo creati (gli angeli ed i cieli)? Abbiamo creato gli uomini dal fango duro.

12.  Tu ammiri la possanza di Dio, ed essi la deridono.

13.  Se si esortano, non ne fanno alcun caso;

14.  Se veggono un segno d’avvertimento, se ne ridono.

15.  Dicono: È pura magia.

16.  Morti, divenuti polve, saremo noi rianimati?

17.  E i nostri padri antichi risorgeranno essi ancora?

18.  Di’ loro: Sì, e sarete coperti d’obbrobrio.

19.  La tromba squillerà una sol volta, ed essi (sortiranno dai loro sepolcri), e guarderanno per ogni dove.

20.  Guai a noi! grideranno; è il giorno della retribuzione. [p. 227 modifica]

21.  È il giorno della decisione si dirà loro, quel giorno che trattavate di chimera.

22.  Ragunate (Dio dirà a chi eseguirà i suoi ordini) gli empj ed i loro compagni, e le divinità che adoravano

23.  A fianco di Dio, e dirigeteli sulla strada dell’inferno.

24.  Arrestateli, saranno interrogati.

23.  Perchè non vi ajutate (voi e ì vostri Dii)?

26.  Ma in quel giorno si sottoporranno al giudizio di Dio.

27.  Allora s’avvicineranno gli uni agli altri, e si rimprovereranner scambievolmente.

28.  Venivate a noi dalla dritta6 (diranno ai lor seduttori).

29.  No. Si è piuttosto che non avete voluto credere, (risponderanno gli altri ).

30.  Poichè noi non avevamo alcun potere su voi. Si è piuttosto che eravate colpevoli.

31.  La sentenza del nostro Signore è stata pronunziata anche contro noi, e proveremo (tosto la sua vendetta).

32.  Vi abbiamo smarriti, poichè eravamo smarriti noi stessi.

33.  Così in quel giorno saranno associati, e confusi in un istesso supplizio.

34.  Così noi tratteremo i colpevoli.

33.  Giacchè, quando si diceva loro: Non v’è altro Dio che Dio, s’empievano d’orgoglio. Rispondevano: Abbandoneremo forse i nostri Dii per un poeta, per un pazzo?

36.  No: Egli vi arreca la verità, e conferma gli apostoli precedenti.

37.  Certamente, voi subirete il gastigo doloroso.

38.  Sarete retribuiti secondo le vostre opere.

39.  Ma i fedeli servi di Dio

40.  Riceveranno certi doni preziosi,

41.  Di frutti deliziosi, e saranno onorati

42.  Nei giardini delle delizie,

43.  Riposandosi sopra dei cuscini. e guardandosi a faccia a faccia.

44.  Si farà girare la tazza piena d’una sorgente d’acqua

45.  Limpida; delizie per quei che la berranno.

46.  Questa non offuscherà la ragione, e non gl’inebrierà.

47.  Avranno delle vergini di sguardo modesto, di occhi grandi e negri, e di carnagione lucente, come una perla nella sua conchiglia.

48.  Gli uni si avvicineranno alle altre, e si parleranno.

49.  Taluno dirà: Io aveva un amico (sulla terra).

30.  Mi domandava: Ritieni tu (la resurrezione) com’una verità?

31.  È egli possibile che siamo giudicati, dopo che sarem morti, e divenuti ossa e polvere?

32.  Quindi dirà: Volete voi guardare?

33.  Guarderanno, e vedranno il fondo dell’inferno.

54.  Il giusto dirà: Lo giuro per Dio, tu hai mancato di perdermi.

55.  Senza la misericordia di Dio, sarei stato nel numero di coloro che son condotti dinanzi a lui.

56.  Subiremo noi un’altra morte,

37.  Oltre quella ch’abbiam subita? Sarem noi condannati al gastigo?

38.  In verità, è una gran felicità (quella di cui godiamo). [p. 228 modifica]

59.  Ponetevi all’opera, o lavoranti, per guadagnarne una simile?

60.  Non è egli meglio questo pasto, che l’albero di Zakum?

61.  Ne abbiam fatto un soggetto di disputa per i malvagi.

62.  È un albero che sorge dal fondo dell’inferno.

63.  I suoi rami somigliano alle teste dei demonj.

64.  Sarà il cibo de’ riprovati, e se n’empieranno il ventre.

65.  E vi berranno sopra acqua bollente;

66.  E poi torneranno all’inferno.

67.  Vèdevano i loro padri smarriti,

68.  E si precipitavano sulle orme loro.

69.  Una gran parte degli antichi popoli s’erano già smarriti.

70.  Mandammo a loro degli apostoli.

71.  Osserva, e vedi qual è stata la fine di quei che erano avvertiti,

72.  E che non erano nostri servi fedeli.

73.  Noè ricorse a noi, e certo noi siam pronti a esaudire

74.  Lo liberammo colla sua famiglia dalla gran calamità.

75.  Lasciammo sopravvivere i suoi discendenti,

76.  E gli conservammo nei secoli più lontani questo saluto:

77.  La pace sia con Noè nell’universo intiero!7

78.  Così noi ricompenseremo quei che fanno il bene.

79.  Egli era un nostro servo fedele.

80.  Noi sommergemmo gli altri.

81.  Abramo era della sua setta.

82.  Portò al suo Signore un cuore intatto.

83.  Disse un giorno a suo padre, ed al suo popolo: Che adorate?

84.  Preferite voi delle false divinità a Dio?

85.  Che pensate del padrone dell’universo?

86.  Egli rivolse uno sguardo alle stelle (e rispose):

87.  Sono malato. (Non assisterò oggi alle vostre funzioni).

88.  Se ne andarono, e lo lasciarono.

89.  Egli si nascose per andare a vedere i loro idoli, e gridò loro: Mangiate?

90.  Perchè non parlate?

91.  E quindi applicò un colpo colla sua mano dritta.

92.  Il suo popolo accorse precipitosamente.

93.  Adorate quel che tagliate voi stessi nel sasso? aggiunse Abramo.

94.  E Dio ch’ha creato voi, e l’opere delle vostre mani.

95.  Dicevano l’un l’altro: Formate un rogo, e gettatelo nel fuoco ardente.

96.  Vollero tendergli un’insidia; ma noi li riducemmo all’ultimo grado d’impotenza.

97.  Mi ritiro, disse Abramo, presso il mio Dio, ei mi mostrerà il sentiero dritto.

98.  Signore! dammi un (figlio) che sia fra i giusti.

99.  Gli annunziammo la nascita d’un figlio d’un carattere dolce.

100.  Quando fu arrivato all’età dell’adolescenza,

101.  Suo padre gli disse: Figlio mio, ho sognato come se t’offrissi in sagrifizio a Dio. Riflettivi un poco, che ne pensi?

102.  Padre mio! fa ciò che ti si comanda; se Dio vuole, tu mi vedrai sopportare (la mia sorte) con fermezza. [p. 229 modifica]

103.  E quando si furono abbandonati ambidue alla volontà di Dio, e ch’Abramo l’ebbe già disteso colla faccia contro la terra,

104.  Gli gridammo: O Abramo!

105.  Tu hai creduto alla tua visione, ed ecco come ricompensiamo i virtuosi.

106.  Certamente, era una prova decisiva.

107.  Ricomprammo (suo figlio) con una vittima generosa8.

108.  Lasciammo sussistere per lui fino alla posterità remota le seguenti parole:

109.  La pace sía con Abramo!

110.  Così noi ricompensiamo i virtuosi.

111.  Egli è nostro servo fedele.

112.  Gli annunziammo un profeta in Isacco il giusto.

113.  Prodigammo la nostra benedizione sopra Abramo, e sopra Isacco. Fra i loro discendenti v’è chi è giusto, e chi è iniquo verso se stesso.

114.  Abbiam colmato di benefizj Mosè, ed Aronne.

115.  L’abbiam liberati ambedue, insiem al lor popolo, da una gran miseria.

116.  Li abbiam ajutati, e furono i più forti.

117.  Abbiam dato ad ambedue (Mosè ed Aronne) il Libro chiaro.

118.  E li abbiam diretti nel sentiero dritto.

119.  E lasciammo sussistere per essi fino alla posterità più remota queste parole:

120.  La pace sia con Mosè ed Aronne!

121.  Così ricompensiamo i virtuosi.

122.  Erano ambidue nostri servi fedeli.

123.  Elia anche era nostro apostolo.

124.  Quando disse al suo popolo: Non temerete? Adorerete Baal, ed abbandonerete il più abile de’ creatori?

125.  Così noi ricompensiamo i virtuosi.

126.  Egli era nostro servo fedele.

127.  Loth pure fu uno de’ nostri apostoli.

128.  Quegli che noi salvammo con tutta la sua famiglia.

129.  Ad eccezione della vecchia ch’era rimasta in dietro.

130.  Esterminammo gli altri.

131.  Voi passate vicino alle loro case, la mattina,

132.  E la notte; non riflettete?

133.  E Gionata ancora fu nostr’apostolo.

134.  Si ritirò sopra una barca carica.

135.  Fu tirato a sorte, e fu condannato (ad esser gittato in mare).

136.  Il pesce l’inghiottl; egli era incorso nel nostro biasimo.

137.  E se non avesse celebrate le nostre lodi,

138.  Sarebbe rimasto nelle viscere del pesce fin’al giorno in cui gli uomini saranno risuscitati. [p. 230 modifica]

139.  Noi lo gittammo sulla spiaggia arida. Era malato.

140.  Facemmo sorgere a’ suoi fianchi un albero9.

141.  Lo mandammo quindi ad un popolo di cento mila anime, e più.

142.  Credettero in Dio: abbiam loro accordato il godimento di questo mondo fin ad un certo tempo.

143.  Domanda (ai Mecchesi) che ti dicano se Dio ha figlie, mentr’essi hanno figlj.

144.  Avremmo forse creato gli angeli di sesso femminino? sono essi stati presenti?

145.  No; ma fabbricano essi stessi delle bugie.

146.  Dicono: Dio ha avuto figli. Mentiscono.

147.  Avrebbe egli preferito le figlie femmine ai maschi?

148.  Qual ragione avete di pensar così?

149.  Non rifletterete?

150.  Oppure avete qualche prova evidente da produrre?

151.  Fate vedere il vostro Libro, se siete sinceri.

152.  Stabiliscono una parentela fra Dio ed i genj; ma i genj sanno che un giorno saran condotti dinanzi a Dio.

153.  La sua gloria è troppo al disopra delle loro imputazioni.

154.  Non sarà così coi servi fedeli di Dio.

155.  Ma voi, e le divinità ch’adorate

156.  Non potrete eccitare contro Dio

157.  Fuorchè l’uomo che si smarrisce sulla via che conduce all’inferno.

158.  Ciascuno di noi ha il suo posto fissato.

159.  Noi ci disponiamo in fila,

160.  E celebriamo le sue lodi.

161.  Se quegl’infedeli dicono:

162.  Se avessimo un Libro trasmessoci dagli antichi,

163.  Saremmo i fedeli servi di Dio;

164.  Essi non credono al Corano; ma sapranno (un giorno la verità).

165.  Promettemmo ai nostr’apostoli,

166.  Di dar loro il nostr’ajuto.

167.  I nostri eserciti fanno loro ottener la vittoria.

168.  Allontanati da loro un momento (o Maometto)!

169.  Vedi (quali saranno le loro disgrazie). Vedranno ancora essi.

170.  Vogliono forse accelerare il nostro gastigo?

171.  Quando piomberá in mezzo alle vostre mura, quanto sarà terribile il mattino degli uomini esortati (in vano)!

172.  Allontanati da loro un momento.

173.  Vedi (quale sarà il lor fine). Essi lo vedranno ancora.

174.  Gloria a Dio, Dio di maestà! Lungi da lui le loro bestemmie.

175.  La pace sia cogli apostoli!

176.  Gloria a Dio, padrone dell’universo!

Note

  1. Il titolo di questa Sorata è: Che si dispongono in fila, parole del 1° vers.
  2. Secondo i commentatori, questo s’intende degli angeli disposti in fila, e per ordine, che cantano le lodi di Dio, recitano il Corano, ed eseguiscono altri comandi di Dio, come di far correre le nubi, etc.
  3. Ammettendo più mondi, Maometto ammette più orienti e più occidenti.
  4. Secondo Maometto vi sono sette cieli che formano dei cerchi concentrici; al disopra di questi cieli vi è un cielo puro, senza stelle; ed è colà il trono della Maestà Divina, în arabo El-Arch.
  5. I genj cercano di penetrare nel cielo, e si avvicinano per sentire ciò che si dice: gli angeli scaglian loro dei dardi infiammati; così i maomettani spiegano le stelle che sembrano cadere.
  6. La parie dritta essendo la parte del buon augurio; queste parole possono intendersi qui: Voi venivate a noi con apparenza della verità.
  7. I musulmani non mancano mai d’aggiungere, dopo il nome del profeta, queste parole: La pace sia su lui.
  8. Secondo i musulmani, non è Isacco che doveva essere sagrificato, è Ismaele. Appoggiano questa versione sulle parole di Maometto, che suoleva dire che, fra i suoi antenati, ve ne furono due che dovevano esser sagrificati a Dio, l’uno Ismaele da cui pretendea discendere, l’altro suo padre Abdallah. Abaol Mottalib, nonno di Maometto, domandava a Dio di scuoprirgli l’antica sorgente di Zemzem (alla Mecca) e di dargli dieci figli, e fece voto di offrirlo in sagrifizio a Dio. Le sue preci furono esaudite, e uno de’ dieci figli, Abdallah padre di Maometto, fu ricomprato col sagrifizio di cento cammelli. D’allora in poi il prezzo del sangue umano fu valutato a cento cammelli.
  9. La parola albero è seguita nel testo dalla parola zucca, o cucuzza.