Corano/Capitolo XXXIII

Capitolo XXXIII

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Maometto - Corano (650)
Traduzione dall'arabo di Vincenzo Calza (1847)
Capitolo XXXIII
Capitolo XXXII Capitolo XXXIV

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CAPITOLO XXXIII.

i confederati1.

Dato a Medina. — 73 Versetti.

In nome di Dio clemente, e misericordioso.

1.  O Profeta! temi Dio, e non ascoltare gl’infedeli, e gl’ipocriti. Dio è sapiente e savio.

2.  Seguite piuttosto ciò ch’è stato rivelato da Dio. Egli conosce le nostre azioni.

3.  Metti la tua fiducia in Dio; e certamente Dio è ben degno di fiducia.

4.  Dio non ha dato due cuori agli uomini; non ha accordato alle vostre mogli il dritto delle vostre madri, ně ai figli adottivi quello de’ vostri figli proprj. Queste parole sono nella vostra bocca soltanto2. Dio solo dice la verità, e dirige nella via retta.

5.  Chiamate i vostri figli adottivi col nome dei loro padri; ciò sarà più equo a Dio. Se non conoscerete i loro padri, siano vostri fratelli di religione, ed amici. Non siete colpevoli se non lo sapete, ma è peccato di farlo quando lo sapete. Dio è pieno di bontà, e di misericordia.

6.  Il profeta ama i credenti più che non s’amano essi stessi3; le sue mo[p. 212 modifica]

gli sono le loro madri. Secondo il libro di Dio, gli uomini legati fra loro per vincoli di sangue sono più prossimi gli uni cogli altri, degli (altri) credenti, e dei Mohadjer4; ma quel poco bene che farete a’ vostri amici sarà notato nel Libro.

7.  Rammentati che abbiam contrattato un patto coi profeti, e con te, con Noè, Abramo, Mosè, e Gesù figlio di Maria; abbiam formata un’alleanza stabile,

8.  Affinchè Dio possa interrogare quei che dicono la verità; poichè ha preparato un gastigo terribile per gl’infedeli.

9.  O credenti! ricordatevi dei benefizi di Dio, quando de guerrieri si scagliavano su voi, e noi mandammo un vento, e de guerrieri invisibili. Dio vede ciò che fate.

10.  Quando (i vostri nemici) vi cadevano addosso dall’alto e dal basso della valle5, quando i vostr’occhi si smarrivano, ed il vostro cuore v’abbandonava6, avevate allora dei pensieri (colpevoli) su Dio.

41.  I fedeli subivano allora una dura prova; tremavano d’un tremito violento.

12.  Quando gl’ipocriti, e quelli, il di cui cuore è attaccato d’una malattia, vi dicevano che Dio vi aveva fatta una promessa falsa;

13.  Quando varj di loro dicevano: Abitanti di Iathrib7 non v’è qui asilo per voi! ritornate piuttosto alle vostre case, alcuni di voi domandarono al profeta il permesso di ritirarsi, dicendo: Le nostre case sono senza difesa; ma non cercavano che a fuggire.

14.  Se in quel momento il nemico fosse entrato in Medina, ed avesse lor proposto d’abbandonare i credenti ed anche di combatterli, v’avrebbero consentito; ma in questo caso non vi sarebbero restati che pochissimo tempo.

15.  Avevano dapprima promesso a Dio di non rivolgere le spalle. Si chiederà conto del patto di Dio.

16.  Di’ loro: La fuga non vi servirà a nulla se fuggirete la morte ed il massacro; ed anche allora non godreste (della vita) che poco tempo.

17.  Di’: Chi è colui che vi darà ricovero contro Dio, se vuole affliggervi con una disgrazia, o se vuole dimostrarvi la sua misericordia? Non troverete nè protettore, nè difensore contro di lui.

18.  Dio conosce bene quei di voi che impediscono gli altri di seguire il profeta, che dicono ai lor fratelli: Venite a noi, e che (in guerra) mostrano un ardore mediocre.

19.  Si è per avarizia a riguardo vostro8; ma quando s’intimoriscono, li vedi cercare ajuto, e volger gli occhi come moribondi. Se il terrore passa, vedrai come t’assaliranno colle lor lingue d’acciajo, avari dei beni (che v’attendono). Essi non hanno fede. Dio renderà nulle le loro opere, e ciò gli è ben facile.

20.  S’imaginavano che i confederati non s’allontanerebbero; se i confederati ritornassero (una seconda volta), desidererebbero vivere allora cogli Arabi [p. 213 modifica] nomadi9, e si contenterebbero d’informarsi di voi; poichè, sebbene fossero ora con voi, han combattuto debolmente.

21.  Avete un eccellente esempio nel vostro profeta, esempio per quei che sperano in Dio, credono all’ultimo giorno, e vi pensano spesso.

22.  Quando i credenti videro i confederati, gridarono: Ecco ciò che Dio, ed il suo apostolo vi han promesso. Dio, ed il suo apostoto ban detta la verità. Tutto cio non fa che accrescere la loro fede, ed il loro abbandono assoluto in Dio.

23.  Vi sono fra i fedeli degli uomini che mantengono a Dio ciò che gli avevano promesso. Ve ne sono che hanno compito il loro termine; e altri che l’attendono; non sono punto cambiati.

24.  Dio compenserà gli uomini leali della loro lealtà; e punirà gl’ipocriti, se vorrà, o li perdonerà, giacchè Dio inclina a perdonare, ed aver compassione.

25.  Iddio respinse gl’infedeli colla loro ira. Non ottennero alcun vantaggio all’ora dell’attacco. Dio basta ai credenti, poich’è potentissimo.

26.  Ha fatto sortire dalle loro fortezze quei delle Scritture ch’ajutavano i loro confederati; ha messo nei loro cuori il terrore, e la disperazione; ne avete uccisi una parte, e gli altri li avete fatti schiavi.

27.  Dio vi ha resi eredi del loro paese, delle case, e delle loro ricchezze, paese che fin a quel momento non avevate mai calpestato co’ vostri piedi. Dio è onnipotente.

28.  O profeta! di’ alle tue mogli: Se cercate la vita di quaggiù colla sua pompa, venite, vi accorderò una bella parte, ed un congedo onorevole10.

29.  Ma se voi cercate Dio, il suo apostolo, e la vita futura, Dio ha preparato ricompense magnifiche a quelle donne che praticano la virtù.

30.  Mogli del profeta! se alcuna di voi si renderà colpevole dell’azione infame11 e che sia provata, Dio porterà la di lei pena al doppio; ciò è facile a Dio.

31.  Quella che crederà fermamente in Dio ed al suo apostolo, che praticherà la virtù, sarà compensata del doppio delle sue buone opere; vi riserbiamo una bella parte in Paradiso.

32.  Mogli del Profeta! voi non siete come le altre donne; se temete Dio, non dimostrate troppa amabilità nelle vostre parole, per timore che l’uomo, il di cui cuore è infermo, non concepisca una passione per voi. Abbiate sempre un discorso decente.

33.  Restate nelle vostre case, non affettate il lusso dei tempi passati dell’ignoranza12; osservate l’ore della preghiera; fate l’elemosina; obbedite Dio, ed il suo apostolo. Dio vuole allontanare l’abominazione di voi tutti dalla sua famiglia13, ed assicurarvi una purità perfetta.

34.  Ripassate nella vostra mente i versetti del Corano che si recitano nelle vostre case, come pure (gl’insegnamenti) della saviezza. Certo, Dio è buono, e sa tutto. [p. 214 modifica]

35.  Gli uomini e le donne che s’abbandonano intieramente a Dio, gli uomini e le donne che credono, le persone pie de’ due sessi, le persone giuste de' due sessi, che sopportano tutto con pazienza, e che sono umili, gli uomini e le donne che fanno l’elemosina, le persone de’ due sessi che osservano il digiuno che sono caste, e che si ricordaño di Dio ad ogn’istante, otterranno tutti il perdono di Dio, ed una ricompensa generosa.

36.  Non sta ai credenti d’ambo i sessi di seguire la lor propria scelta, se Dio, ed il suo apostolo han stabilito diversamente. Chi disobbedisce Dio, ed il suo apostolo, è in uno smarrimento completo.

37.  O Maometto! Hai detto un giorno a quell’uomo, verso il quale Dio è stato pieno di bontà, e ch’ha colmato dei suoi favori: conserva la tua donna, e temi Dio; e tu nascondevi in cuore ciò che Dio doveva poco dopo porre in evidenza. Era perciò più giusto il temere Dio. Ma quando Zeid prese il partito di ripudiare sua moglie, noi l’unimmo a te in matrimonio, affinchè non sia delitto per i credenti lo sposare le mogli de’ loro figli adottivi, dopo che son ripudiate14. Ciò che Dio decide si realizza.

38.  Non era peccato per il profeta d’aver accettato ciò che Dio gli accordava. Dio suoleva farlo per quei che hanno vissuto prima di te. Gli ordini di Dio sono decretati anticipatamente.

39.  Quei che compivano la missione di cui Dio l’aveva incaricati, temevano Dio, e non temevano che lui. Dio basta a tutti.

40.  Maometto non è padre d’alcun di voi. Egli è l’inviato di Dio, il sigillo de profeti. Dio conosce tutto.

41.  Credenti! ripetete spesso il nome di Dio, e celebratelo mattina, e sera.

42.  Egli vi ama; i suoi angeli intercedono per voi, acciò passiate dalle tenebre alla luce; è misericordioso verso i veri credenti.

43.  Il saluto che riceveranno il giorno in cui compariranno dinanzi a lui sarà la parola: Pace; inoltre ha lor preparato una ricompensa magnifica.

44.  O profeta! t’abbiamo mandato per testimonio, e per annunziare le nostre promesse e minaccie.

45.  Tu chiami gli uomini a Dio; tu sei la face rilucente.

46.  Annunzia ai credenti i tesori della munificenza divina. [p. 215 modifica]

47.  Non ascoltare nè gl’infedeli, nè gl’ipocriti. Però non gli opprimere. Poni la tua fiducia in Dio. Basta d’avere confidenza ni lui.

48.  Credenti! se repudiate una moglie fedele prima d’aver avuto commercio con essa, non la ritenete al di là del termine prescritto. Dategli ciò chè la legge ordina, e mandatela via con pulitezza.

49.  O Profeta! t’è permesso di sposare le donne ch’avrai dotate, le schiave che Dio t’ha fatte cadere fra le mani, le figlie de tuoi zii, e zie, materni e paterni, che son fuggite con te, ed ogni donna fedele ch’avrà data la sua anima (da se stessa) al profeta, se il profeta vorrà sposarla. È una prerogativa che l’accordiamo sugli altri credenti.

50.  Noi conosciamo le leggi del matrimonio ch’abbiamo stabilite per i credenti. Non temere di divenir colpevole, usando de’ tuoi dritti. Dio è indulgente e misericordioso.

51.  Puoi dare speranza a quella che ti piacerà, e ricevere (nel tuo letto) quella che vorrai, e quella che desideri nuovamente dopo averla trascurata. Non sarai colpevole se agirai così. Sará così più facile di consolarle. Che non siano mai afflitte, che tutte siano contente di ciò che loro accordi. Dio conosce ciò ch’è nel vostro cuore; egli è sapiente, ed umano.

52.  Non t’è permesso di prendere altre donne che quelle che tu hai, nè di cambiarle con altre, quand’anche tu fossi innamorato della loro bellezza, eccettuate le schiave che puoi comprare. Dio vede tutto.

53.  O Credenti! non entrate senza permesso nella casa del profeta, meno che quando v’invita a mangiare da lui. Andatevi allorchè vi siete chiamati. Sortite separatamente dopo il pasto, e non prolungate la vostra conversazione. Voi l’offendereste. Egli arrossirebbe di dirvelo; ma Dio non arrossisce della verità. Se avete da domandare alcuna cosa alle sue mogli, fatelo che siano velate; così il vostro cuore, ed il loro, si conserveranno puri. Evitate di dispiacere all’inviato di Dio. Non isposate giammai le donne colle quali egli avrà avuto commercio; sarebbe grave agli occhi di Dio.

54.  Sia che facciate una cosa pubblicamente, sia che la facciate di nascosto, Dio conosce tutto.

55.  Le vostre mogli possono stare senza velo dinanzi ai loro padri, figli, nepoti e loro mogli, e dinanzi i loro schiavi. Temete il Signore che vede le vostr’azioni

56.  Dio, e gli angeli sono propensi per il profeta. Credenti! pregate il Signore per lui, e proferite il di lui nome salutandolo15.

57.  Quei ch’offenderanno Dio, ed il suo inviato, saranno maledetti in questo mondo e nell’altro, e mandati al supplizio ignominioso.

58.  Quei che fanno male ai credenti, uomini o donne, senza che l’abbiano meritato, commettono una menzogna, ed un enorme peccato.

59.  O Profeta! prescrivi alle tue mogli, alle tue figlie, ed alle mogli dei credenti di aver un velo lungo fino ai piedi; così sarà più facile d’ottenere non siano conosciute nè calunniate. Dio è indulgente e misericordioso.

60.  Se gl’ipocriti, gli uomini il di cui cuore è attaccato da una malattia, e gli agitatori a Medina, non cessano i loro misfatti, noi ti ecciteremo contr’essi per gastigarli, e non li lasceremo restare al tuo fianco che pochissimo tempo.

61.  Maledetti in qualunque luogo siano, saranno presi, ed uccisi in un massacro terribile.

62.  Tal’è stata la condotta di Dio verso gli uomini che li han preceduti. Tu non troverai alcun cambiamento nella condotta di Dio. [p. 216 modifica]

63.  Ti domanderanno quando verrà l’ora. Rispondi: La conoscenza dell’ora è di Dio; e chi può dirti se l’ora è vicina?

64.  Egli ha maledetto gl’infedeli, e li ha minacciati del fuoco.

65.  Vi resteranno eternamente senz’intercessori, e senz’ajuto.

66.  Il giorno in cui rivolgeranno i loro sguardi verso le fiamme, grideranno: Piacesse a Dio che avessimo obbedito a Dio, ed al profeta!

67.  Signore! abbiamo seguito i nostri principi, ed i nostri grandi, e ci hanno deviati dal sentiere dritto.

68.  Signore! porta al doppio il loro supplizio, e pronunzia una gran maledizione sovr’essi.

69.  O Credenti! non rassomigliate a coloro ch’offesero Mosè. Dio lo lavò delle loro calunnie, e Mosè era considerato dinanzi a Dio.

70.  O credenti! temete il Signore; parlate rettamente.

71.  Dio farà cambiare le vostre opere in bene, e cancellerà i vostri peccati, e chi obbedirà a Dio, ed al suo profeta godrà d’una grande felicità.

72.  Abbiamo proposto al cielo, alla terra, alle montagne, il deposito (della fede); hanno ricusato d’incaricarsene, hanno tremato di riceverlo. L’uomo se n’incarico, e divenne ingiusto ed insensato.

73.  Dio punirà gl’ipocriti d’ambo i sessi, e gl’idolatri egualmente; ma perdonerà ai credenti di ogni sesso. Egli è indulgente e misericordioso.


Note

  1. Il titolo del capitolo viene dall’essere stato rivelato (almeno in parte) a Medina assediata ad istigazione degli ebrei di Nadhir per circa 20 giorni da alcune tribù confederate. La parola al ahzab, che traduciamo per confederati, è presa qualche volta per partiti.
  2. Gli arabi avevano l’uso di dire alla donna che ripudiavano, senza però cacciarla da casa, queste parole: Che le tue spalle siano d’ora in poi per me come quelle di mia madre: Maometto condanna quest’uso. Toglie egualmente li scrupoli di quei che, riguardando i loro figli adottivi come propri figli, s’interdicevano il matrimonio colle mogli che costoro avevano ripudiate. Si vedrà al versetto 37 i motivi di questa dispensa. Per le parole: Dio non ha dato due cuori all’uomo, s’intende che l’uomo non può avere un’affezione eguale per i suoi propri figli e per quelli adottivi.
  3. Alla lettera: il profeta è più prossimo ai credenti delle loro anime, cioè più prossimo di quello che i credenti non lo sono a loro stessi.
  4. I mohadjer sono quei ch’emigrarono dalla Mecca. Questo versetto annulla quei del cap. 8, in cui i mohadjer, e li ansar (ausiliari di Medina) sono designati come eredi gli uni degli altri, ad esclusione degli altri parenti allora ancora idolatri.
  5. Si tratta qui dell’impegno ch’ebbe luogo sotto le mura di Medina, in cui una parte delle forze nemiche era in alto, ed un’altra al basso della valle.
  6. Letteralmente: il vostro cuore aveva già guadagnata la gola (o era arrivato alla gola).
  7. Medina si chiamava anticamente lathrib. Dopo che Maometto ne fece la sede del suo potere, fu chiamata Medinet-en-Nebi (città del profeta), e poi solamente El-Mediné (la città).
  8. Cioè, sono avari, o vedrebbero con pena che vi toccasse una parte del bottino.
  9. Poichè in questo caso sarebbero assenti, e si sottrarrebbero così alla guerra santa.
  10. Le mogli di Maometto lo importunavano domandandogli vestimenta più ricche, ed un trattamento più fastoso. Maometto, avendole fatte venire tutte a lui, diede loro la scelta, o di restare con lui come nel passato, o di fare divorzio. Preferirono tutte di restare con Dio e l’apostolo. Maometto le ringrazió, e s’interdisse col versetto 52 di sposare altre donne.
  11. Questa parola vuol dire qui l’adulterio.
  12. L’ignoranza, eldjahillié, s’applica ai tempi d’idolatria.
  13. I Chiiti (partigiani d’Alj.) citano questo passo in appoggio dell’unione intima d’Alj, e della sua posterità, con il profeta.
  14. S’è veduto disopra (al vers. 4) la distinzione che Maometto voleva stabilire fra i figli propri, e gli adottivi, e che voleva togliere gli scrupoli agli arabi su questo punto. Ecco ciò che motivò la rivelazione del vers. 37 che compisce il vers. 4. Zeid, giovane della tribù di Kalb, discendente degl’Himyaciti, fu preso da un partito di arabi, e messo in vendita; Maometto lo comprò molto tempo prima del suo apostolato, lo prese a ben volere, e lo trattò come suo figlio. Quando il vero padre di Zeid (Haretha) dopo infinite ricerche ritrovò il suo figlio, offrì a Maometto di ricomprarlo, ma il profeta dichiarò che se Zeid preferiva di ritornare presso suo padre, lo rimanderebbe senza riscatto; in caso contrario lo riterrebbe. Zeid disse di voler restare con Maometto, che l’adottò solennemente per figlio sulla pietra negra della Kaaba. Più tardi Maometto gli fece sposare una donna chiamata Zeiab (Zenobia). Alcuni anni dopo, Maometto essendo un giorno andato in casa di Zeid, non lo trovò, e vide solamente sua moglie della cui bellezza fu colpito in modo che gridò: Gloria a Dio, che volge il cuore degli uomini come vuole! Quando Zeid tornò in casa, sua moglie gli raccontò la visita, e l’esclamazione di Maometto. Zeid capì che bisognava sagrificare la moglie al suo benefattore, e s’affretto di ripudiarla. Maometto, sia di buona fede, sia per evitare uno scandalo, cercò a dissuadere Zeid, e si dice seriamente, che intervenne in proposito la rivelazione del vers. 57 che legittima la passione del profeta, e permette ai fedeli di sposare le mogli repudiate da’ loro figli adottivi. Zeid è il solo contemporaneo di Maometto citato nel Corano.
  15. In conformità di questo precetto, i maomettani non pronunciano, nè scrivono mai il nome di Maometto senza aggiungere: Salli allahu alcihi ua sallamà. Che Dio gli sia propizio, e lo conservi.