Pagina:Corano.djvu/227

214 il corano,


35.  Gli uomini e le donne che s’abbandonano intieramente a Dio, gli uomini e le donne che credono, le persone pie de’ due sessi, le persone giuste de' due sessi, che sopportano tutto con pazienza, e che sono umili, gli uomini e le donne che fanno l’elemosina, le persone de’ due sessi che osservano il digiuno che sono caste, e che si ricordaño di Dio ad ogn’istante, otterranno tutti il perdono di Dio, ed una ricompensa generosa.

36.  Non sta ai credenti d’ambo i sessi di seguire la lor propria scelta, se Dio, ed il suo apostolo han stabilito diversamente. Chi disobbedisce Dio, ed il suo apostolo, è in uno smarrimento completo.

37.  O Maometto! Hai detto un giorno a quell’uomo, verso il quale Dio è stato pieno di bontà, e ch’ha colmato dei suoi favori: conserva la tua donna, e temi Dio; e tu nascondevi in cuore ciò che Dio doveva poco dopo porre in evidenza. Era perciò più giusto il temere Dio. Ma quando Zeid prese il partito di ripudiare sua moglie, noi l’unimmo a te in matrimonio, affinchè non sia delitto per i credenti lo sposare le mogli de’ loro figli adottivi, dopo che son ripudiate1. Ciò che Dio decide si realizza.

38.  Non era peccato per il profeta d’aver accettato ciò che Dio gli accordava. Dio suoleva farlo per quei che hanno vissuto prima di te. Gli ordini di Dio sono decretati anticipatamente.

39.  Quei che compivano la missione di cui Dio l’aveva incaricati, temevano Dio, e non temevano che lui. Dio basta a tutti.

40.  Maometto non è padre d’alcun di voi. Egli è l’inviato di Dio, il sigillo de profeti. Dio conosce tutto.

41.  Credenti! ripetete spesso il nome di Dio, e celebratelo mattina, e sera.

42.  Egli vi ama; i suoi angeli intercedono per voi, acciò passiate dalle tenebre alla luce; è misericordioso verso i veri credenti.

43.  Il saluto che riceveranno il giorno in cui compariranno dinanzi a lui sarà la parola: Pace; inoltre ha lor preparato una ricompensa magnifica.

44.  O profeta! t’abbiamo mandato per testimonio, e per annunziare le nostre promesse e minaccie.

45.  Tu chiami gli uomini a Dio; tu sei la face rilucente.

46.  Annunzia ai credenti i tesori della munificenza divina.

  1. S’è veduto disopra (al vers. 4) la distinzione che Maometto voleva stabilire fra i figli propri, e gli adottivi, e che voleva togliere gli scrupoli agli arabi su questo punto. Ecco ciò che motivò la rivelazione del vers. 37 che compisce il vers. 4. Zeid, giovane della tribù di Kalb, discendente degl’Himyaciti, fu preso da un partito di arabi, e messo in vendita; Maometto lo comprò molto tempo prima del suo apostolato, lo prese a ben volere, e lo trattò come suo figlio. Quando il vero padre di Zeid (Haretha) dopo infinite ricerche ritrovò il suo figlio, offrì a Maometto di ricomprarlo, ma il profeta dichiarò che se Zeid preferiva di ritornare presso suo padre, lo rimanderebbe senza riscatto; in caso contrario lo riterrebbe. Zeid disse di voler restare con Maometto, che l’adottò solennemente per figlio sulla pietra negra della Kaaba. Più tardi Maometto gli fece sposare una donna chiamata Zeiab (Zenobia). Alcuni anni dopo, Maometto essendo un giorno andato in casa di Zeid, non lo trovò, e vide solamente sua moglie della cui bellezza fu colpito in modo che gridò: Gloria a Dio, che volge il cuore degli uomini come vuole! Quando Zeid tornò in casa, sua moglie gli raccontò la visita, e l’esclamazione di Maometto. Zeid capì che bisognava sagrificare la moglie al suo benefattore, e s’affretto di ripudiarla. Maometto, sia di buona fede, sia per evitare uno scandalo, cercò a dissuadere Zeid, e si dice seriamente, che intervenne in proposito la rivelazione del vers. 57 che legittima la passione del profeta, e permette ai fedeli di sposare le mogli repudiate da’ loro figli adottivi. Zeid è il solo contemporaneo di Maometto citato nel Corano.