Bollettino delle leggi e disposizioni della Repubblica Romana/Bollettino N. 29

Bollettino N. 29

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REPUBBLICA ROMANA


BOLLETTINO DELLE LEGGI


N. 29.

EDIZIONE OFFICIALE


269 Decreto del Triumvirato in cui si stabilisce che alcuni cittadini colla parola viva infiammino il coraggio del popolo - pag. 531.

270 Proclama della Commissione delle barricate al popolo - pag. 532.

271 Ordinanza del ministro della guerra affinchè al punto dell'attacco i portoni delle abitazioni sieno lasciati dischiusi - pag. 533.

272 La Commissione delle barricate nomina il cittadiuo Manzi ispettore di tutte le barricate - pag. 534.

273 Proclama del Triumvirato ai romani in cui si annuncia che l'onore è salvo — ivi.

274 Il Ministro della guerra avvisa che tutte le armi da fuoco siano recate ai capi di rione - pag. 535.

97) Decreto del Triumvirato per la formazione di tre compagnie di tiraglioli a cavallo —  ivi.

276 Idem perchè al primo suono delle campane a stormo sia esposto il Santissimo - pag. 536.

277 Idem in cui si stabilisce che il locale di S. Bernardo alle Terme sia destinato per uno stabilimento di condanna — pag. 537.

278 Idem aſinchè tutti gl'impiegati amministrativi siano al loro posto — pag. 538.

279 Decreto dell'Assemblea pel suo trasferimento al Quirinale presso il Triumvirato - pag. 539.

280 Disposizione del Triumvirato riguardo alle notizie della guerra - ivi.

281 Decreto del Triumvirato affinchè gli alienati che sono in S. Spirito siano trasportati a Frascati - pag. 540.

282 Idem perchè qualunque termine perentorio non scaduto sia prorogato fino al giorno dieci maggio - pag. 541.

283 Ordinanza della direzione di pubblica sicurezza in cui s'ingiunge che tutte le botteghe di commestibili siano aperte - pag. 542.

284 Il direttore di sicurezza pubblica annuncia che l'incaricato di Spagna ha consegnate tutte le armi antiche appartenenti alla leggione pag. 544.

283 Ricordi al popolo suggeriti dai discorsi degli oratori del popolo - ivi.



Roma 1849.- Tipografia Governativa.

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REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

Considerando che nel momento supremo della difesa della Patria, è bene che la parola viva ed ardente della fede infiammi e sostenga il coraggio del Popolo;

Considerando che Ministri di tale parola esser debbono uomini conosciuti pel loro patriottismo;

Il Triumvirato

Decreta

Sono deputati a quest’ufficio i Cittadini

Cannonieri Giuseppe, Rappresentante del Popolo.

Arduini Dott. Carlo, Rappresentante del Popolo.

Gaerrini Dott. Pietro, Rappresentante del Popolo.

Cola Serafino, Consultore Governativo di Roma e Comarca.

I sunnominati porteranno al braccio sinistro per distintivo della loro missione un nastro coi tre colori nazionali

Dato dalla residenza del Triumvirato li 29 Aprile 1849.

I Triumviri


[p. 532 modifica](270)

COMMISSIONE DELLE BARRICATE


POPOLO!

Tutto va bene. Si lavora da pertutto colla stessa assiduità, coll’istessa allegria. Abbiamo ispezionato diligentemente tutto l’ingiro della nostra Città. Le porte sono assicurate. Il nemico non può penetrare da nessuna parte. Provveduto alla fortificazione delle mura, si procede ora a quella delle contrade. Che il Popolo continui come ha cominciato. La scienza delle barricate è come quella della libertà, ognuno è maestro.

La difesa non è difficile. La offesa, se il nemico osasse penetrare, è ancor più facile. Le tegole, i vetri, i sassi, le sedie sono projettili temuti da ogni invasore.

In somma è deciso. Il Governo de’ preti non lo vogliamo più. L’IMPERO francese vorrebbe farci questo regalo. Se lo tenga per lui: mantenete ancora quell’ordine che ESSI chiamano ANARCHIA, e la Repubblica ha vinto.

La notte delli 29 Aprile 1849.

I Rappresentanti del Popolo

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REPUBBLICA ROMANA


MINISTERO DI GUERRA E MARINA

Nel momento supremo in cui, o Romani, noi sorgeremo a combattere contro gli oppressori della nostra libertà, in quel momento in cui loro palmo a palmo contrasteremo questa terra santissima, colpa sarebbe il rimanersi dal porre in opera ogni mezzo qualunque, che val ga ad incalzare, a bersagliare, a distruggere, questi nuovi campioni della sacerdotale tirannide

Noi perciò domandiamo al vostro amor patrio che, al punto dell’attacco, i portoni delle vostre case sien lasciati dischiusi, affinchè i valorosi combattenti, possano occupare tutte quelle posizioni che a difesa e ad offesa nel tempo istesso sieno atte.

Romani! Il vostro buon senso non tarderà a farvi conoscere la necessità di questa misura. La generosità dei vostri animi ci è pegno sicuro che voi non tarderete a portarla in effetto.

Dal Ministero della Guerra e Marina li 30 Aprile 1849.


Il Ministro della Guerra
Giuseppe Avezzana


[p. 534 modifica](272)

COMMISSIONE DELLE BARRICATE


Il cittadino Ludovico Manzi, ingegnere, è nominato Ispettore generale di tutte le barricate interne. Egli requisisce uomini e cose. Egli tiene ordini direttamente della Commissione.

Roma 30 Aprile 1849.

I Rappresentanti del Popolo

(273)

ROMANI!


L’onore è salvo. Dio e i nostri fucili faranno il resto.

Energia ed ordine. Siate degni dei vostri padri.

Non una voce che gridi nuove allarmanti.

Non un colpo di fucile sprecato nell’interno della città.

Ogni colpo sia pel nemico. Ogni grido:

VIVA LA REPUBBLICA.

30 Aprile ore 1 pomeridiana.

I Triumviri


[p. 535 modifica](274)

REPUBBLICA ROMANA


MINISTERO DI GUERRA E MARINA

AVVISO

Tutte le famiglie che posseggono armi da fuoco debbono immediatamente recarle in ogni Rione al Capo dei Rioni, e queste debbono essere distribuite al generoso Popolo Romano.

Roma 30 Aprile 1849.

Il Ministro Giuseppe Avezzana

(275)

REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

Considerando, che la Cavalleria regolare deve essere impiegata nelle operazioni dell’armata, e che alcuni servizi secondarj occorrono per l’Armata stessa, i quali possono essere eseguiti da uomini inusi all’armi:

Il Triumvirato

Decreta:

1. Saranno composte tre Compagnie di Tiragliori a Cavallo, forti di sessanta teste almeno ciascuna.

2. Alla formazione di queste s’impiegheranno i Guardiani ed i Butteri.

[p. 536 modifica]3. Saranno armati di Lancia, Pistola e sciabla.

4. Sarà libero il vestiario: il Cappello però a pane di Zuccaro con penne di Cappone a pennacchio, fettuccia rossa e Coccarda Nazionale.

5. Dovranno esser condotti da Ufficiali di Cavalleria.

6. Ogni mercante di Campagna dovrà somministrare non meno di due, montati ed equipaggiati.

7. Faranno il servizio di scorta e di spedizione, ed i più animosi e di buon volere potranno essere occupati ad esplorare le mosse dell’inimico.

8. Dovranno presentarsi al Ministero dell’Armi nel termine di due giorni da quello della pubblicazione del presente.

I Ministri dell’Interno e della Guerra e Marina sono incaricati della esecuzione del presente decretu.

Dato dalla residenza del Triumvirato li 30 Aprile 1849.

I Triumviri

(276)

REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

Al primo suono della campana a stormo sarà esposto nelle principali Chiese il [p. 537 modifica]SANTISSIMO, per implorare la salute di Roma e la Vittoria del buon Diritto.

Dato dalla nostra residenza del Triumvirato li 30 Aprile 1849.

I Triumviri

(277)

REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

Considerando, che la moralità dev’essere la prima base di un Governo:

Considerando, che le Case di condanna sono state fino ad ora ignominiosa palestra di vizi, ove senza verun riguardo alla qualità di cittadino, e all’entità politica del malfatto, tutti alla rifusa erano posti a convivenza i servi di pena.

Considerando, che allora soltanto la società infligge con diritto le pene, quando al pubbliсо esempio unisce la correzione del reo.

Il Triumvirato

Decreta:

1. Art. La famiglia religiosa di S. Bernardo alle Terme evacuerà immediatamente il locale che occupa, e prenderà alloggio a S. Croce in Gerusalemme.

Art. 2. Il suddetto locale è destinato per uno stabilimento di condanna.

[p. 538 modifica]Il Ministro dell’Interno è incaricato della esecuzione del presente Decreto.

Dato dalla Residenza del Triumvirato li 30 Aprile 1849.

I Triumviri

(278)

REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

L’ordine interno esige che il servizio amministrativo venga assicurato e disimpegnato colla maggior sollecitudine sotto la più severa responsabilità. Gli Impiegati e segnatamente i Capi d’Ufficio dovranno mantenersi al loro posto, e non potranno esserne dispensati se non da un decreto del Ministero da cui dipendono.

Quelli che prestano servizio nella guardia Nazionale dovranno far conoscere immediatamente questa circostanza col mezzo dei Capi della Guardia medesima. Sarà facoltativo ai Ministeri di far dispensare dal servizio della Guardia Nazionale quegli impiegati che saranno trovati necessarj nei rispettivi Ufficj.

Dato dalla Residenza del Triumvirato li 30 Aprile 1849.

I Triumviri


[p. 539 modifica](279)

REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

L'ASSEMBLEA COSTITUENTE

Decreta:

Che si trasferisce formalmente sul Quirinale dappresso il Triumvirato.

30 Aprile 1849.

Il Presidente C. L. Bonaparte

(280)

REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

CITTADINI!

Le disposizioni del Governo per ciò che riguarda la comunicazione esatta delle notizie al popolo vi sono note. Il Governo, nei modi stabiliti, vi renderà avvisati de’ primi attacchi del l’inimico. Sarebbe quindi imprudente, che i Cittadini per eccesso di zelo dessero informazioni, che non essendo esatte, ponno nuocere alla regolarità delle operazioni.

La patria confida nella vostra saviezza, come nel vostro coraggio.

Dato dalla residenza del Triumvirato, li 30 Aprile 1849.

I Triumviri


[p. 540 modifica](281)

REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

La cura di quella malattia che sopra le altre umilia l’umanità, era pienamente trascurata nel passato regime, e specialmente in questa Capitale. Languivano, e sono ancora reclusi quali malfattori in umidi Locali, in aria malsana quei miseri i quali ebbero la disgrazia di perdere la ragione.

Godevano invece della salubrità dell’aria, e dell’amenità del Luogo quei che intendevano a farla perdere ai più savii, e davano opera ad abbrutire il Popolo.

Considerando che fra le cure primarie di un bene ordinato Governo non deve essere trascurata quella di provvedere al salutare e comodo collocamento di quegli infelici, e cura della loro malattia, alla quale conferisce sommamente il collocamento dei medesimi;

Considerando esser debito del Governo d’impiegare i Locali della Nazione a vantaggio della medesima, piuttostochè abbandonarli ad uso intemperato di pochi, i quali si erano votati a povertà.

Il Triumvirato

Decreta:

Art. 1. Gli alienati che sono detenuti nel Reclusorio dell’Ospedale di S. Spirito, saranno immediatamente trasportati in Frascati nel Palazzo di Montalto, villeggiatura degli ex-Gesuiti.

[p. 541 modifica]Art. 2. Sarà qui stabilito un manicomio sul le traccie dei più accreditati d’Italia.

Art. 3. La Direzione degli Ospedali avrà la vigilanza sullo Stabilimento.

Art. 4. Al Ministro dell’Interno è commessa la esecuzione del presente Decreto.

Dato dalla residenza del Triumvirato li 30 Aprile 1849.

I Triumviri

(289)

REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

Considerando che lo stato di guerra togliendo le comunicazioni ed i movimenti economici rende incapace il debitore di soddisfare i suoi impegni puntualmente, e non è giusto d’altronde che mentre i Cittadini abbandonano i privati negozi per accorrere alla difesa della Città Eterna, soffrano nocumento per la decorrenza dei termini fatali imposti dalla legge o dalle convenzioni.

Il Triumvirato della Repubblica Romana

Ordina:

Art. Unico. Qualunque termine perentorio imposto, sia dalle convenzioni per gli atti, contratti, giudizi civili ed obligazioni commerciali [p. 542 modifica]che relativamente a Roma e suo Territorio non fosse scaduto entro jeri o prima, è prorogato fino a tutto il 10 Maggio prossimo.

Il Ministro di Grazia e Giustizia è incaricato della esecuzione.

Dato dalla Residenza del Triumvirato li 30 Aprile 1849.

I Triumviri

(283)

REPUBBLICA ROMANA


UFFICIO GENERALE MILITARE E CIVILE

DI PUBBLICA SICUREZZA

Essendo obbligo sacrosanto d’ogni cittadino di non inceppare per nessun modo tutti gli ordinamenti di difesa presi dalle Autorità Militari;

Visto il decreto del Triumvirato riguardante le disposizioni interne della città nei momenti attuali;

Costando come parecchie botteghe siensi aperte stamane più tardi dell’ordinario, e potendo derivarne da ciò gravi disordini e giuste lagnanze del popolo difensore della Città;

L’ufficio Generale di Pubblica sicurezza militare e civile.

Rende noto

1. Che si sono dati ordini rigorosissimi a tutti i Commissari e Capi-Rione di Roma onde si [p. 543 modifica]provveda a che nessuna trattoria, bottega da commestibili, farmacie e generi di sostentamento d’ogni sorta, possa rimanere chiusa fuori del le ore ordinarie come per lo addietro.

2. Che molte Commissioni di forza armata, delegate a ciò, perlustreranno tutte le contrade della Città, vigilando con inflessibile rigore a che la presente Ordinanza sia, in tutta la sua pienezza, eseguita.

3. Che in caso di contravvenzione si procederà immediatamente alle severe pene statuite di già dalla nuova legge su tale argomento.

4. Che le porte delle case e palazzi, le quali d’ordinario rimangono aperte, non possano sotto verun pretesto essere chiuse dal momento in cui si notificò la presente Ordinanza.

5. I Commissari dei Rioni dispenseranno gratuitamente la presente Ordinanza a tutti i bottegai di commestibili, Spacciatori, Trattori ecc., ai quali s’ingiunge l’obbligo di tenerla affissa esternamente nei rispettivi locali.

L’ufficio di Pubblica Sicurezza fa appello al decoro, alla pietà, al patriottismo del Popolo Romano affinchè le presenti disposizioni abbia no effetto pieno ed immediato, senza che la Repubblica sia costretta ad usare la forza e la severità delle leggi militari per ottenere l’adempimento di un dovere di Cittadini.

Roma 30 Aprile 1849.

Il Direttore Politico   Il Capo Militare
O. Meloni Capitano Galvagni

[p. 544 modifica](284)

REPUBBLICA ROMANA


Dietro la domanda del Triumvirato, del Ministro della Guerra, e del Popolo, il signor Incaricato di Spagna ha fatto prendere tutte le antiche armi, che erano appartenenti alla Legazione.

Roina 30 Aprile 1849.

Il Direttore di Sicurezza pubblica

O. Meloni

(285)

REPUBBLICA ROMANA


RICORDI AL POPOLO ROMANO

SUGGERITI DAI DISCORSI DEGLI ORATORI DEL POPOLO

La guerra è sacra quando difende il territorio dall’assalto straniero.

DIO e il POPOLO sono il fondamento d’ogni giustizia.

La religione pura di Cristo dà coraggio e costanza.

Chi muore per la patria compie un dovere d’uomo e di Cristiano.

Il dominio temporale dei preti è contrario alla dottrina di Cristo.

La Repubblica è il governo più giusto: quindi si deve difendere anche a costo della vita.

Roma 30 Aprile 1849.

Giuseppe Cannonieri Rappresentante del Popolo.
Arduini Dr. Carlo idem
Guerrini Dr. Pietro idem
Cola Serafino Consultore di Roma e Comarca.