Vita nuova/IV - Classificazione dei testi/Appendice

Appendice. Sul codice di Pesaro ritrovato a Cento

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Appendice. Sul codice di Pesaro ritrovato a Cento
IV - Classificazione dei testi V - Fondamenti e criteri di questa edizione

[p. ccl modifica]APPENDICE SUL CODICE DI PESARO RITROVATO A CENTO Il prof. Lino Sighinolfi) pubblicando il catalogo degli Incunaboli della Biblioteca Comunale di Cento (1), ebbe la buona idea di aggiungere in line di osso la descrizione di due codici e di alcuno stampe del Quattrocento che il comm. Antonio Malocchi, «indaco di Cento, possiede nella ricca biblioteca, messa insieme dal padre suo Gaetano, egregio cultore di studi letterari, morto nel 1837. Uno dei due codici ì> appunto il Ms. della Vita Nuora che servi alla stampa pesarese del 1829, per ritrovare il quale tornarono vano tante ricerche mio c del Casini (cfr. p. lvii) e fu inutile anche l'inchiesta fatta, sino d/d 1803, nella Rtmmjna bibliografica della lettcr. italiana (I, 22). Colla descrizione del Sighiuoltì e con altri riscontri ch’egli stesso mi favorì (2), fu fucilo riconoscere nel codice Malocchi il Ms. pesarono: mo if ha dato poi una sicura conferma la collazione del Ms. con la stampa del 1829, fattami dii quell’egregio e cortese professore, o lo studio ch’io medesimo, per liberale concessione del possessore, ho potuto fare del codice nella biblioteca Comunale di Bologna. Como ho giù accennato, a p. COXI, il Ms. Maiocchi ò della prima metà del sec. XVI; non piìl antico. 12 cartaceo, di oc. 44, numerate superiormente da 69 a 112, e Inferiormente da 1 a 44; e poicluN I’una e l’altra numerazione fc di mano del copista, appnr chiaro che in origine altre scritture, oltre alla Vita Nuora, formavano il codice: la qual cosa vien anche confermata da una post illa marginale del copista medesimo, cbe è a c. 71b, al $ III 14, a proposito del sonetto del Cavalcanti 4 Vedesti al mio parerò*: Trotta tli «otto a car. 168 oh1 è questo sonetto. Oggi anche il testo della Vita Nuora manca della sna tino (cfr. p. ccxii). In principio ha il titolo: Qui inoominoia uno libro loqualc fece Dante Allighicri da firenzv. La riproduzione del codice nella stampa ili Pesaro non fu così fcdelo come lo dichiarazioni degli editori farebbero sperare: quantunque disposti ad avere e far valere per genuina qualsiasi più strana lezione del loro testo (olì*, p. 7, nota ; p. 12, nota c; p. 14, nota '; p. 25, nota* *; p. 32, note h e c; p. 48, nota b; p. 55, nota a: p. 63, nota a; occ.), c a considerare come interpolazioni anche i più necessari! supplementi marginali di esso, o ciò che in piìi si logge negli altri testi (p. 5, nota ' p. 20, nota a; p. 33, (!) Oli Incunabuli della Biblioteca Comunale di Cento, Itolo/pia, Itogin Tipografi», 1000. (2) Dui ritrovanionto dui codico mi avverti prima il prof. Filipi*) Cavicchi di Imola. [p. ccli modifica]APPENDICE SUL CODICE DI PK8AKO COLI nota a), pure in molti cani bau dovuto cedere «Ilo necosaità dol senso, e correggere e integrare, servendosi delle stampe anteriori, lo lezione di P; talvolta hanno perfino mutato senzn necessità (1); i* Avendo trascurato (li notare i mutamenti fatti (cfr. la tav. 54 a YII 2, 7 ; Vili 7 ; IX 11 ; XII 13, 17 ; XTV 10, 14; XV 7, 8? XIX 1, 16, 20, 21; XX 2, 4, 6; XXI 6,8; XXII 16 ecc. e la tav. 56 a VII 6, IX 1, XII 7, XXI 1, XXVIII 2, XXXI 3 con la stampa di Pesaro ni luoghi corrispondenti), hanuo lasciato credere cho il loro codice fosse più corretto e compiuto di quanto è in realtà. Buon per noi che il ritrovamento ili esso avvenuto a tempo!

La differenza elio abbiamo notata ncll? età del codice Malocchi, rispetto a quella del pesarese secondo 1?attestazione dei suoi editori; Pessere l’uno mutilo in tino, montro V altro om compiuto (2); e le varietà di leziono cho abbiamo imputate all’arbitrio degli editori, potrebbero far sorgere in qualcuno il dubbio che si tratti di due manoscritti diversi. Il riscontro elio ho fatto riga per riga del Ms. Maiocchi con la stampa del 1829 escludo ogni dubbio in proposito, tanta ò la corrispondenza fra i due testi, a cominciare dal titolo sino al punto ove il codice rimane in tronco, se non si tien conto appunto delle correzioni che parvero necessarie (3): particolarmente notevole ò che si ritrovino nel codice lo tante varianti e aggiunte marginali indicato nelle noto {iella stampa ( l), e oho si abbiano in esso « lineate in color rosso » le divisioni, come pel codice di Pesaro attestano i suoi editori a p. vii (5). La perdita di alcuno carte in fine del codice può ben esser avvenuta dopo la stampa; e quanto al giudizio fatto dagli editori sull'età del Ms., anche so non lo vollero rendere più prezioso 0011' invecchiarlo di un secolo, non si fa torto a Luigi Crisostomo Ferrucci, non ancora bibliotecario della Laurenziana, o al suo degno compagno, ammettendo che si ingannassero nel determinare il tempo della scrittura.

(1) Ecco aldini casi, Ira i più notevoli: VII 1 lo stampa: io aura celiato, il rollio©: io aura retata, o fra li* litico ngg. iu. la mia uolonta; IX 0 la tttumpii: dilla, il codico:

dillet XIII 10 In stampa: che in tutti, il codico: in che tutti; XV 1 la «lampa: Jlcca dir «i tu, U aulico : reco che tu; XVII 1 In stampa: credenti, il aulico: credendomi ; XIX 14 In stampe: con donna, il codico* con donnei XXIU 7 In stampa: attesterò, il codico: a ««tuo:

XXI11 11 In stampa: fouero lomento, il codice: fotte (corr. ln m. In /antera) solamente; XXIII 10 la stampa: Ondr io, il codico: onde poi; XXV 7 In stampa: colore portico, Il codino: colore retoricoj XXV 0 In stampa: alla ceto animata, *1 codico: allr cote animate; XXIX 3 la stampa: dal numera, il codloe: da questa numera; XXXVIII 1 la stampa: nel mia, il codice: net tuo.

(2) Anche nella parto cho mane» al Ms. Malocchi l'edizione di Pesaro ha tin testo di* verso dalle stampe anteriori, oml'ò da escludersi clic sia stato supplito con esse al difetto del codico.

(3) Che son corrosioni, e non lesioni originali di p, se n'ha una conforma in XXVIII 2, dove lu lozione eia del presente mostra cho 11 passo mancante nel codice Malocchi (cfr.

tav. 50) fu supplito nella stauipn con l’edizione Biscioni.

(4) C'ò si qualche inesatte/.*!!, nelle indicazioni dulia stampa, o anche qualche oinls> sloao; ma non valgono ad attorniare il valori* probativo delle tanto precise rolncldcnze.

(5) Che cotesto Uneaziouo risalga, di colila» In codice, ad altro Ms. del sec. XV del gruppo p è da escludersi, anche perchè nel codice Malocchi «N stata aggiunta (per la ragione cho ho detto a p. cCXl) qualche decornilo dopo 11 compimento della copin, essendo Il adoro doli'inchiostro identico a quello della 2“ m. che corresse alcune lezioni secondo il testo del Boccaccio. [p. cclii modifica]OCLII INTRODUZIONE Per la parte del codice che è andata perduta, dovremo valerci della stampa ; ma poichè.^juesta ci è risultata non iu tutto fedele, bisognerà» usarne con precauzione: accetteremo come lezioni di p quelle che sono anche in Co-Mgl, o almeno in J ; come lezioni di P, ammettendo però la possibilità di qualche correzione da parte degli editori, quelle che non hanno alcun riscontro nò in p nè in Co-Mgl, e neppure nelle stampe anteriori alia pesarese; ma diffideremo molto delle lezioni conformi alla tradizione del Boccaccio, se non si trovino in Co-Mgl, perchè possono provenire, anzi che da p, dalle edizioni cho il Ferrucci e il Machirelli tennero a riscontro. . A) ALBERO GENEALOGICO DEI TESTI (AlltOj

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K Laur. XLI 20

bl b3 I (vedi foglio B) Ricc. 1050 b (-To) b* b* Pano. 9 Magi. VI 187 Magi. VI Alfcemp (clY. p. ca Ara Magi. VII 722 Laur. Stroz. 170 Itb.2 (o. 41b-47») (c. 46»-53») Marc. IX 352 rrafo) P S

Laur. XC 8.136 I 1103 siano jlxxvii) O Ricc. 1051

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