Viaggio in Dalmazia/Delle Osservazioni fatte nel Contado di Zara/11. Biograd, o Alba maritima

11. Biograd, o Alba maritima

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§. 11. Biograd, o Alba maritima.

Biograd, adesso povera Villa sul mare, conosciuta da noi, e segnata nelle Carte col nome di Zaravecchia, datole ne’ tempi d’ignoranza, fu altre volte Città ragguardevole. Le distanze, la situazione, e qualche Lapida, che vi è stata trovata, sembrano indicare, che in quel sito medesimo fosse Blandona, ma non già l’antica Jadera, come credette il Cellario1. Egli è poi certo, che ne’ tempi di mezzo questo luogo splendette per la frequente residenza, e l’incoronazione d’alcuni Re Croati, e segnatamente di Cresimiro, che vi fondò un monastero nel 1059. Ella è chiamata ne’ documenti di que’ tempi Alba maritima, e dal Porfirogenito [p. 25 modifica]Belgrado, secondo l’usanza de’ popoli slavi, che le Città di residenza de’ loro Principi con questo nome chiamarono frequentemente2. Ebbe titolo di Vescovato, che fu trasferito a Scardona, dopo che il Doge Ordelafo Faliero, la fece rovinare nel bollor delle guerre cogli Ungheri. Da quelle rovine sorse coll’andar degli anni un Villaggio, che popolatosi di gente rapace, e facinorosa, meritò lo sdegno del Serenissimo Governo e fu atterrato da’ fondamenti nello scorso secolo. Adesso vi abita poca, e povera gente. Il Porto di questa villa è ampio, e sicuro; su le di lui rive io ò raccolto della sabbia piena di conchigliette microscopiche. Il terreno de’ suoi contorni lungo il mare è petroso, ma non ingrato, quantunque le pietre vi sieno di pasta marmorea. Fuori del porto di Biograd àvvi un gruppo d’isolette, che servirono di ricovero sovente agli abitatori del vicino litorale, ne’ tempi dell’incursioni Turchesche.

Pacostiane è povero, ed ignobile luogo, poco distante da Biograd, situato sull’Ismo, che separa il mare dal Lago della Vrana. I pochi, e malsani abitatori si risentono di questa vicinanza, perchè consigliati dalla indocilità de’ loro terreni litorali varcano la palude in picciole barchette, per andar a coltivare le sponde opposte del Lago, e ne respirano gli aliti poco salubri, Costoro si cibano comunemente di pesce lacustre, e in particolare d’Anguille anche ne’ tempi meno opportuni, e [p. 26 modifica]ne’ quali la carne loro è nocevole. La maniera usata colà di pescarle, allor quando s’aggruppano per andar in frega, è singolare. S’avanzano due uomini diguazzando pel Lago ne’ luoghi di poco fondo, e con una grossa corda, cui tengono ciascuno dall’una delle due estremità, battono su le masse delle Anguille: una parte ne uccidono, l’altra mettono in fuga; raccolgono le morte, e le si mangiano.

  1. Post quam Jadera est, ‘Іάδερα Κολωνία Ptolomeo, & Plinio Colonia Jadera, memorata etiam Mel., lib. 2, c. 3. ... Hodie vocatur locus Zara vecchia, ultra Zaram novam, visendus cum ruderibus nostrae Jaderæ. Cellar. Notit. Orb. Antiqui, l. 2, c. 8.
  2. Bielograd, o Belograd, e Biograd significa Bianca-Città. Il Bonfinio Dec. I. Lib. VI. fra le Città maritime della Dalmazia distrutte da Attila novera Belgrado, quantunque sembri che prima della irruzione degli Unni non dovesse portare questo nome la Città, che lo portò ne’ secoli posteriori. Se lo portava poi veramente, sarebbe una nuova prova dell’antichità della lingua Slavonica nell’Illirico.