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essere state dirette al vicino rivo di Kakma, distante da Skradincki-Slap a dritta linea trenta buone miglia. I monti, che sorgono fra quel sito, e Zaravecchia, sono assai più alti, che la cascata del fiume; e quindi sarebbe stato impossibile il condurvi acqua. Eglino sono poi anche così tramezzati da Valloni, che dovrebbono apparirvi frequenti residui d’arcate, se realmente l’acque del Tizio avessero potuto far quella strada. Ora niun vestigio d’Acquedotti trovasi per trenta miglia di paese, che giustifichi l’inconsiderata asserzione del Lucio, del Gliubavaz, e la volgare opinione. L’Iscrizione ch’io ò accennata più addietro non dice, nè lascia sospettare d’onde avessero origine le acque condotte da Trajano.
§. 11. Biograd, o Alba maritima.
Biograd, adesso povera Villa sul mare, conosciuta da noi, e segnata nelle Carte col nome di Zaravecchia, datole ne’ tempi d’ignoranza, fu altre volte Città ragguardevole. Le distanze, la situazione, e qualche Lapida, che vi è stata trovata, sembrano indicare, che in quel sito medesimo fosse Blandona, ma non già l’antica Jadera, come credette il Cellario1. Egli è poi certo, che ne’ tempi di mezzo questo luogo splendette per la frequente residenza, e l’incoronazione d’alcuni Re Croati, e segnatamente di Cresimiro, che vi fondò un monastero nel 1059. Ella è chiamata ne’ documenti di que’ tempi Alba maritima, e dal Porfirogenito Bel-
- ↑ Post quam Jadera est, ‘Іάδερα Κολωνία Ptolomeo, & Plinio Colonia Jadera, memorata etiam Mel., lib. 2, c. 3. ... Hodie vocatur locus Zara vecchia, ultra Zaram novam, visendus cum ruderibus nostrae Jaderæ. Cellar. Notit. Orb. Antiqui, l. 2, c. 8.