Viaggio in Dalmazia/Del Contado di Sibenico, o Sebenico/10. De' Laghi di Zablachie, e di Morigne

10. De' Laghi di Zablachie, e di Morigne

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10. De' Laghi di Zablachie, e di Morigne
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§. 10. De’ Laghi di Zablachie, e di Morigne.

Proseguendo la navigazione del litorale di Sibenico oltre la imboccatura del Porto, trovansi le terre piane ma sassose di Zablachie, al di là delle quali è il Lago di questo nome, che per mezzo d’un angusto canaletto artificiale comunica col mare. Vagando per que’ luoghi io ò trovato delle lagrime di Mastice spontaneo pendenti da’ tronchi de’ Lentischi lasciati [p. 172 modifica]crescere da’ Pastori, che colà frequentano, perchè faccian ombra agli animali ne’ bollori della State. Il Lago era fino al principio di questo secolo un fondo d’abbondantissime Saline, come lo erano parecchi altri terreni vicini soggetti all’inondazione del mare. Adesso egli è una Peschiera di pochissima considerazione, perchè niuna cura si à di mantenervi, o moltiplicarvi le spezie. La sola di lui particolarità, che meriti qualche riflesso, si è l’arena popolatissima da picciole Conchiglie d’elegante struttura, perfettamente ben conservate, e talora abitate dall’insetto vivo, alcune delle quali non sono state peranche descritte. Tal è per grazia d’esempio quella, che vedete primieramente nella sua mole naturale, e poi ingrandita dal Microscopio nella Tav. VII. Figur. VIII, IX, che somiglierebbe a un uovo troncato, se non fosse spiralmente striata dal fondo alla circonferenza della bocca. L’Insetto, che vi abita, non à opercolo di sorte alcuna; egli è tutto nero come un carbone, qualità che rende oltremodo difficile il distinguerne le minutissime parti. Così vi si trova vivente il Nautilo microscopico, candido, figurato dal Ch. Bianchi nella sua celebre opera1 su le Conchiglie poco note. Le terre coltivate ne’ contorni di questo Lago sono bianche, e producono abbondanti derrate.

Tre brevi miglia lontano da quel di Zablachie trovasi il Lago falso di Morigne, comunicante col mare per mezzo d’un canal naturale, che internasi fra le terre rimpetto all’Isola di Crapano. Il circuito del Lago è di tre miglia; la sua imboccatura di cencinquanta piedi; [p. 173 modifica]il fondo algoso, e fangoso per la maggior parte, e sì basso, che nel ritrocedere della marea le sommità dell’alghe vi restano a fior d’acqua in parecchi luoghi. La fonte perenne di Ribnich, che vi si scarica, invita i pesci ad insinuarvisi, e i pingui pascoli ve li trattengono. Riuscirebbe facilissimo il far di questo Lago una Peschiera chiusa, da cui si trarrebbe assai ricco prodotto d’ogni spezie di pesci, e superiore di molto all’estensione del luogo. Due scoglietti sorgono verso l’estremità occidentale di Morigne, su de’ quali dovrebbero essere state delle fabbriche in altri tempi, da che vi si veggono molte pietre riquadrate, e fondamenta di muraglie. Forse da questi residui ebbe origine la tradizione volgare, che nel sito ora occupato dall’acque ne’ tempi andati fosse una Città sobbissata all’improvviso. La pesca, che vi si fa dagli abitanti delle ville contigue, è sul gusto di quella de’ bassi fondi di Slosella. I Testacei del Lago di Morigne sono quasi del tutto i medesimi che quelli notissimi della Laguna di Venezia, e di Comacchio; e se anche il mare vi porta il seme d’altre spezie, che amino i gran fondi, esse non vi propagano, e se ne ritornano ad acque più ampiamente estese. Fra i Testacei microscopici di Morigne oltre alle varietà di Corna d’Ammone, e d’altri minuti corpicelli comuni a quasi tutti i fondi arenosi, e fangosi dell’Adriatico, vi si osservano molti Porpiti simili a quelli, che i vostri ruscelli Bolognesi sogliono dare talvolta, dopo d’averli separati dalle terre marine de’ colli superiori. Il Botro di Brendola nel Vicentino ne dà anch’egli in quantità. La loro mole originalmente non eccede la metà d’un granellino di miglio nudo. Esaminati sotto al Microscopio appariscono tutti composti di sottili pareti irregolarissimamente intersecate per formare un gran numero di cellule ai Polipi fabbricatori, [p. 174 modifica]ed abitatori della picciola Città. Fig. X. XI. Tav. VII.

I terreni vicini al Lago sono della qualità medesima, che intorno a Zablachie, e formano con essi insieme porzione del Campo-d’abbasso, ch’è il midollo del Territorio di Sibenico. Il marmo volgare Dalmatino, e una spezie di pietra dolce Lenticolare dominano nelle parti più elevate di questo tratto di paese presso al mare. Accostandomi alle radici de’ monti più alti, trovai che sono composte d’argilla indurata, come i lidi vicini a Zara.

  1. Jani Planci Ariminensis De Conchis minus notis.