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ed abitatori della picciola Città. Fig. X. XI. Tav. VII.
I terreni vicini al Lago sono della qualità medesima, che intorno a Zablachie, e formano con essi insieme porzione del Campo-d’abbasso, ch’è il midollo del Territorio di Sibenico. Il marmo volgare Dalmatino, e una spezie di pietra dolce Lenticolare dominano nelle parti più elevate di questo tratto di paese presso al mare. Accostandomi alle radici de’ monti più alti, trovai che sono composte d’argilla indurata, come i lidi vicini a Zara.
§. 11. Di Simoskoi, e Rogosniza.
Il mare, che comanda ai viaggiatori, non mi permise di sbarcare al luogo, che porta il nome di Sibenico Vecchio, dove peravventura avrei rinvenuto qualche monumento della buona Antichità. La Tavola del Peutingero non mette però in que’ contorni veruno stabilimento antico.
Gli ultimi luoghi maritimi, ch’io ò visitati nella giurisdizione di Sibenico, sono le due Isolette di Simoskoi, e Rogosniza. Simoskoi à la sommità di marmo volgare Dalmatino; verso le radici è composta di pietra men rigida, piena zeppa di Corpi marini esotici riducibili al genere degli Ortocerati, ma distinti da particolari articolazioni. La sostanza d’alcuni di questi corpi è oltremodo porosa, ad onta del cangiamento cui ànno sofferto; e vi si distinguono coll’occhio mediocremente armato innumerabili cellule. Osservatene alla Fig. VII uno de’ più curiosi esemplari, che passò in Inghilterra nella ricca Collezione del conte di Bute, celeberrimo Mecenate della Storia Naturale in quel Regno. La seguente Fig. XIII è stata diligentemente disegnata dal Conte Fausto Draganich Veranzio da un esemplare, ch’io conser-