Varenna e Monte di Varenna/Secolo XVII/Notizie militari

Notizie militari

../../Secolo XVII ../Vicende religiose ed ecclesiastiche IncludiIntestazione 26 febbraio 2020 75% Da definire

Secolo XVII Secolo XVII - Vicende religiose ed ecclesiastiche
[p. 170 modifica]

NOTIZIE MILITARI

Dal memoriale De Matti già altra volta menzionato togliamo questa interessante notizia:

«1607 — 12 aprile. Io Celidonio Francesco figlio di Raffaelle di Tondello faccio memoria come venne nova ch’ero venuti li Grisoni et subito si sonò campana a martello e tutti nui del monte sopra Varena andaronsi fino al Portone per fortificare, tutti benissimo armati et mi venne incontro uno che mi disse che era stato un’invasione, et le nostre che erano fugite per li boschi de Esino».

Nel 1620 ha luogo in Valtellina il sacro macello. I Grigioni bramosi di vendetta con forti nerbi di soldatesche forzano i passi alpini, e scendono nella valle ove trovano una viva resistenza. Frattanto Feria il governatore spagnuolo del forte di Fuentes spinto dall’interesse di assicurare ai due rami della casa d’Austria la libera comunicazione fra il Tirolo e la Lombardia attraverso la Valtellina aveva mandato le sue truppe a sostenere i Valtellinesi. E qui si apre un periodo di Guerra che dura sei anni. Mentre da una parte gli Spagnuoli si uniscono agli Austriaci, dall’altra, Francia Savoia e Venezia si alleano per togliere agli austro-ispani il possesso della Valtellina.

Durante una tregua, e precisamente nel 1632, Varenna vide sfilare le truppe pontificie che si recavano a presidiare le piazze della Vatellina con un carattere di neutralità. Nell’anno successivo il marchese di Coeuvres, ambasciatore di Francia presso la Confederazione Elvetica, scende con un esercito franco-svizzero in Valtellina dalla valle di Poschiavo. Per tre anni ancora hanno luogo operazioni di guerre e per le località del lago il soggiorno e i passaggi di truppe sono ininterrotti. [p. 171 modifica]

Col 1626 la Valtellina passava ai Grigioni nel mentre hanno luogo fazioni per terra e per acqua intorno a Chiavenna e Novate.

Negli anni 1622 e 23 Varenna ebbe ad alloggiare i soldati di tre coorti comandate dai capitani Don Pasqualis Moline, Don Jovannis de Orliano e Don Martini de Tovar. Dovette somministare loro in quella circostanza 1700 razioni di viveri per le quali domando il ribasso al governo in ragione di soldi 10 imperiali per ciascuna razione. Questi soldati erano generalmente accompagnati anche da donne, infatti nel registro dei battesimi dell’anno 1637 dell’Archivio parrocchiale di Varenna si legge: «Margherita Joanna figlia D. Andrea Ruggeri neapolitanis militis cohortis Ill. D. Ducis Joseph. Forlani mediolnensis, quam habuit ex Catharina Saldarina Comensi eius concubina nata die 24 gennari 1637 et eadem die baptizata a me supradicto curato»

Dal memoriale della famiglia De Matti togliamo quest’altra notizia: «Sia noto a quelli che leggeranno questo libretto come a di suddetto 1635 - 12 novembre, venne nova ch’erano venuto li francesi e che avevano preso Premana et sonavano per tutte le terre campana a martello et si armò tutta la Valsassina et andorno al Portone per difendersi et ivi giunti venne nova ch’erano gran quantità dei nostri fugiti fuori di una scaravatiza fatta in Valtellina dove ne restorno tanti dei nostri morti che correvano fiumi di sangue, lo Aurelia Tondello dei Matti figliuola di Pietro Paolo dei Matti ho scritto quanto sopra».

«A di 31 maggio 1636, si fa memoria come al dì detto venero li Francesi in Valsasina sotto la guida dal duca di Rovano quale era suo generale e vi stette otto giorni nel qual tempo non portando rispetto nè a niuno nè secolari, nè religioni, nè a donne nè a cosa alcuna svaligiando le chiese et case nè lasciando salvo niente»

Il 7 settembre 1655 venne pubblicata dal marchese Conte de Pinto una grida per invitare tutti i militari che dal 1635 in poi avevano servito sotto il Re di Spagna a presentarsi. Da un elenco di quelli non presentatisi figurano tre di Varenna, e cioè il capitano Francesco Inviti, l’alfiere Virgilio Inviti, e Sebastiano Greppo1.

I movimenti di truppe lungo il lago con intervalli più o meno lunghi, durarono tutto il secolo.

Fra i barcaiuoli incaricati di trasportare truppe da Colico a Como troviamo nel 1657 Carlo Venini e Orazio Venini.

La tariffa nel 1693 per il trasporto di ciascun soldato e uff. o cavallo da Colico a Como e viceversa era di lire una e soldi quindici per ogni soldato e ufficiale di fanteria soldi otto e mezzo, per ogni barca carica di bagagli lire ventisei. Le donne e i ragazzi venivano trasportati gratis.

Nell’anno 1632, quando le truppe napoletane furono di passaggio per Varenna Giovanni Battista Castelli da Monte Calvo milite napoletano contrasse matrimonio con Faustina Della Mano di Gisazio.

Note

  1. A. S. M. Militare - Parte Antica - Cart. 2.