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giunge di aver scritto al Duca perchè faccia consegnare i prigionieri al proprio tribunale.

Ma non se ne fece nulla. Segue una lunga trattazione sulla questione di giurisdizione, e risulta che gl’imputati abitano da 8 anni in territorio di Gorla dipendente da Mandello e in quei tempo del delitto abitavano in una loro cascina a Pino territorio di Varenna.

La sentenza data dall’avvocato fiscale è favorevole al pretore di Valsassina.

Il codice tradisce la preoccupazione dei Valsassinesi di dover perdere i loro diritti di giurisdizione, e cita un privilegio in data 18 dicembre 1607 di Filippo III re di Spagna che accoglie i desideri dei Valsassinesi e li dichiara liberi da ogni infeudazione1.


NOTIZIE MILITARI

Dal memoriale De Matti già altra volta menzionato togliamo questa interessante notizia:

«1607 — 12 aprile. Io Celidonio Francesco figlio di Raffaelle di Tondello faccio memoria come venne nova ch’ero venuti li Grisoni et subito si sonò campana a martello e tutti nui del monte sopra Varena andaronsi fino al Portone per fortificare, tutti benissimo armati et mi venne incontro uno che mi disse che era stato un’invasione, et le nostre che erano fugite per li boschi de Esino».

Nel 1620 ha luogo in Valtellina il sacro macello. I Grigioni bramosi di vendetta con forti nerbi di soldatesche forzano i passi alpini, e scendono nella valle ove trovano una viva resistenza. Frattanto Feria il governatore spagnuolo del forte di Fuentes spinto dall’interesse di assicurare ai due rami della casa d’Austria la libera comunicazione fra il Tirolo e la Lombardia attraverso la Valtellina aveva mandato le sue truppe a sostenere i Valtellinesi. E qui si apre un periodo di Guerra che dura sei anni. Mentre da una parte gli Spagnuoli si uniscono agli Austriaci, dall’altra, Francia Savoia e Venezia si alleano per togliere agli austro-ispani il possesso della Valtellina.

Durante una tregua, e precisamente nel 1632, Varenna vide sfilare le truppe pontificie che si recavano a presidiare le piazze della Vatellina con un carattere di neutralità. Nell’anno successivo il marchese di Coeuvres, ambasciatore di Francia presso la Confederazione Elvetica, scende con un esercito franco-svizzero in Valtellina dalla valle di Poschiavo. Per tre anni ancora hanno luogo operazioni di guerre e per le località del lago il soggiorno e i passaggi di truppe sono ininterrotti.

  1. Furono eletti procuratori della valle a questo privilegio fra gli altri Bartolomeo di Altobello de Ongania di Regolo.