Trento e il suo circondario descritti al viaggiatore/Distretto di Trento I. Topografia de' paesi
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DISTRETTO DI TRENTO
I.
TOPOGRAFIA DE’ PAESI
Il Distretto di Trento si estende sopra una superficie di 100.7 kilm. q.; comprende una popolazione di 30154 abitanti, i quali si ripartono in dodici Comuni: Trento, Gardolo, Monte Vaccino, Villamontagna, Cognola, Povo, Villazzano, Mattarello, Vigolo-Vattaro, Sardagna, Ravina e Romagnano. Appartiene alla valle dell’Adige, e forma il bacino di Trento, il quale si chiude ad oriente dai monti Celva, Maranza e Vigolana, così chiamata quella parte di Sconuppia che guarda verso la città; a greco, dal Calisio; ad occidente, dal Bondone ed a maestro dai monti di Terlago e Gazza; i primi, gli orientali ed il grecale, a falde molto dilattate, sparse di colline amenissime con due Dossi, uno ad oriente (Doss' Sant'Agata) e l’altro a mezzogiorno (Doss' San Rocco); ed i secondi, a falde più ristrette che finiscono alla sponda destra dell’Adige e a un Dosso (Doss' Trento) fortificato, che guarda la città, antica sede di una rocca eretta dai Romani a freno de’ Barbari.
TRENTO (195 m. - 17073 ab. — Alberghi principali: Hôtel Trento, e Hôtel de la Ville alla spianata della Stazione ferroviaria; Hôtel Europa e Hôtel Vittoria in città, Via Lunga, all'imboccatura della via per la Stazione; Agnello d’oro e Antico Albergo del Sole nel vicolo degli Orbi in via San Pietro; Aquila nera presso la Piazzetta delle Opere; Rebecchino in via San Marco al Castello; Scandoletta e Aquila bianca fuori di Porta Aquileja; al Leoncino in via del Suffragio; al Cervo in Piazza di Fiera ecc.): città posta sulla sinistra sponda dell’Adige, abbellita da ameni contorni, resa celebre dalla sua antichità e dal nome che prende da essa il decimonono Concilio ecumenico. — Dista da Verona 96 kilm. e dal Brenner 147, mentre da Rovereto, la più vicina città, non si discosta che per 24. 8 kilm. e da Bolzano kilm. 62. 3. — Sorse in tempi antichissimi; crebbe e si dilattò protetta dalla sua rocca, dai fortilizj eretti al suo Dosso (Doss’Trento) e nei contorni di esso; e, divenuta la sede di una colonia romana, di uno splendido Municipio, attraversò i secoli resistendo alle invasioni de’ Barbari, trapassando per tutte le dominazioni stabilitesi successivamente in Italia dopo la caduta dell’Impero di Occidente, e divenendo in fine la sede di un Principato ecclesiastico (1027), che durò per lo spazio di 775 anni, sino all'anno 1802.
La città si estende sopra una superficie di 18.4 kilm. q. prende la forma di un cuore, e sino a’ tempi nostri si cingeva all’intorno di grosse mura, in parte UNA LOGGIA DEL CASTELLO DI TRENTO fabbricate durante il regno di Teodorico Re de’ Goti, e in parte costrutta al tempo dei Romani; mura delle quali non rimangono che dei tratti più o meno estesi, e segnatamente nella parte della città volta a libeccio. Sono merlate a foggia di palazzotti feudali, aveano torri e porte; e torri sorgevano anche dentro da esse, come ci mostra la Pianta antica di Trento ricomposta dal Signor Francesco Ranzi dietro le sue particolari osservazioni e ricerche. — È fabbricata sul gusto di tutte le città italiane: ha vie regolari e spaziose, selciate nel mezzo e lastricate sui lati, polite, fornite di fontane, di acquedotti in pietra, divise da piazze più o meno grandi, fiancheggiate da belli edificj e da botteghe tenute pulitamente e con bel garbo. — È sede della Sezione di Luogotenenza pel Trentino, del Comando militare di brigata, dell’Ufficio del Genio militare, della Direzione di Finanza; e per ciò che concerne la giurisdizione spirituale, di un Principe Vescovo con Diocesi estesa anche ad una parte del Tirolo tedesco. È sede inoltre di un Tribunale di Giustizia pel Circolo di Trento, di un Capitanato distrettuale, d’una Camera degli Avvocati, d’una Pretura urbana pel distretto giudiziale, d’una Magistratura civica, che sovraintende a tutti gli ordinamenti interni della città, e degli Uffici di Amministrazione delle Poste, dei Telegrafi e delle Dogane. — Ha un i. r. Ginnasio liceale, un Ginnasio-Convitto vescovile, un Seminario per gli studj teologici, un i. r. Istituto magistrale per le fanciulle; una i. r. Scuola inferiore di commercio, una di pratica agraria annessa al Consorzio Agrario di Trento, e scuole civico-popolari, civico-tecniche, una scuola di modellatura per gli artieri, tre Asili d’infanzia de’ quali il Comunale più frequentato e condotto sui sistemi moderni, una scuola di canto e di musica, una Società filarmonica, di ginnastica, un Istituto pei sordo-muti, e Istituti di pubblica beneficenza, come un Orfanotrofio maschile ed uno femminile, un monte di Pietà, un Ospitale, una Casa di ricovero pei vecchi e gl’impotenti, una Società di mutuo soccorso per gli artieri, una Banca popolare, una Biblioteca popolare, una Biblioteca civica, un civico Museo, un Teatro sociale, una Sala teatrale privata ecc.
Meritano poi particolare menzione le Chiese, parecchi edifici pubblici e privati, la Biblioteca civica, il Museo, l’Ospitale, il Cimitero ed altre particolarità comprese nel subburbio.