Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro III/Capitolo 71

Libro III - Capitolo 71

../Capitolo 70 ../Capitolo 72 IncludiIntestazione 31 agosto 2009 25% cristianesimo

Libro III - Capitolo 70 Libro III - Capitolo 72


[p. 171r modifica]

Come il padre deve voler essere avisato del progresso del figliuolo nelli studii. Cap. LXXI.

È espediente anchora per quello che tocca al progresso de gli studii, volerne dal figliuolo una, et più volte l’anno, particular relatione, la quale se il padre non è intelligente, potrà conferire con persona esperta, facendolo venire destramente à notita dell’istesso figliuolo, acciò sia più avvertito, et si apparecchi à dover di tempo in tempo mandar al padre qualche degno testimonio delle sue fatiche. Dovrebbe anchora il vestire de lo scolare non variare da quella modestia ch’era solito di ritenere nella propria patria, et come l’habito grave è un freno delle leggierezze giovanili, cosi per contrario le piume, et la spada à lato, et altri simili cose sono non solo il fomento della vanità, ma occasione di mescolarsi nelle brighe scolaresche, et far altri disordini. In somma quando il padre mandarà il figliuolo à studio, ve lo mandi bene instrutto de suoi ricordi, et per lettere poi, et altri modi opportuni, rinovi in lui di tempo in tempo la memoria delle eshortationi paterne. Et sopra tutto gli commandi à non entrar nelle sette, et fattioni che ne i studii spesse volte si fanno, non per fine di studiare, ma di soverchiare una natione [p. 171v modifica]l’altra, con troppo grave perdimento del tempo, et con dannosa conseguenza di mille altri inconvenienti, ma che per contrario attenda a se stesso, et conversi strettamente con pochi, et studiosi, et buoni, perche le male compagnie sono pericolose in ogni luogo, come si è detto, ma maggiormente nello studio dove è più libertà, et non si curi il nostro savio scolare d’esser per ventura chiamato, per la sua ritiratezza, bue muto, come di san Tomaso d’Aquino altrove si disse, ne faccia conto di scherni, et motti di scolari, ma ripensi ogni giorno perche sia andato à lo studio, che non è altro se non un mercato di scienze, onde ritornar vacuo è grandissima vergogna, et non di minor danno. Perilche essendo lo studio uno hospitio di passaggieri et uno albergo di brevi giorni, poca stima si ha da fare delle derisioni de i compagni discoli, poi che il vero giuditio si farà non dopo molto tempo nella patria et ne gli altri luoghi, dove il valente scolare già Dottore spiegarà publicamente et con molta sua lode le nobili merci della dottrina acquistata.