Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro I/Capitolo 17
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Del secondo bene chiamato fede. Cap. XVII.
Il secondo bene è chiamato Fede, cioè quella fideltà ch’è tra il marito, et la moglie, i quali havendo dato scambievolmente l’uno à l’altro la potestà del proprio corpo, conservano inviolabilmente la fede maritale, non dando potestà di se medesimi ad alcuno, poiche in questa parte non sono suoi, ma d’altrui, si come ben dice l’Apostolo, il marito non ha potestà del suo corpo, ma la sua moglie, et la moglie non ha potestà del suo corpo, ma il marito. Et è tanto necessario questo bene del matrimonio che senza di lui ogni altro bene del matrimonio, ò si distrugge, ò resta offeso grandemente. Molte cose si potrebbono dire in questo luogo contra coloro i quali mancando alla fede data, et alla strettissima obligatione del vincolo coniugale, in dispregio del sacramento santo, et della legge di Dio, contra il debito della giustitia, con offesa et grandissima ingiuria del prossimo et consorte, con pregiudicio de i figliuoli, et della patria, et finalmente in ruina et dannatione dell’anima propria, commettono adulterio, peccato tanto grave nel cospetto di Dio, tanto aborrito dalle humane, et divine leggi, che io non ho parole bastanti per esplicarlo. Onde è hora grandemente da piangere, che in questi nostri calamitosi tempi sia già divenuto tanto ordinario questo peccato, che molti lo prendono à giuoco, et poco meno sfacciatamente se ne gloriano, i quali con la durezza, et impenitenza del cuor loro tesaurizano, per usar le parole di san Paolo, at accumulano contra se stessi ira et vendetta nel giorno del giusto, et tremendo giudicio di Dio. Quindi poi non deve parere maraviglia se in una casa, dove si commette cosi grave offesa contra il santo matrimonio, abondano poi tante dissensioni et calamità, quante tutto il giorno vediamo. Et quello che fa al proposito nostro maggiormente, et che ci conduce à ragionar delle cose sopradette, non è maraviglia, che matrimonii tali, per giusto giuditio di Dio, siano spesse volte poco felici, et nella generatione, et nella educatione de i figliuoli; percioche dove non è l’osservanza della fede maritale, non vi può essere nè amore, nè carità, nè pace, nè Dio, nè alcuno intiero bene.