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PRIMO. 10

finalmente in ruina et dannatione dell’anima propria, commettono adulterio, peccato tanto grave nel cospetto di Dio, tanto aborrito dalle humane, et divine leggi, che io non ho parole bastanti per esplicarlo. Onde è hora grandemente da piangere, che in questi nostri calamitosi tempi sia già divenuto tanto ordinario questo peccato, che molti lo prendono à giuoco, et poco meno sfacciatamente se ne gloriano, i quali con la durezza, et impenitenza del cuor loro tesaurizano, per usar le parole di san Paolo, at accumulano contra se stessi ira et vendetta nel giorno del giusto, et tremendo giudicio di Dio. Quindi poi non deve parere maraviglia se in una casa, dove si commette cosi grave offesa contra il santo matrimonio, abondano poi tante dissensioni et calamità, quante tutto il giorno vediamo. Et quello che fa al proposito nostro maggiormente, et che ci conduce à ragionar delle cose sopradette, non è maraviglia, che matrimonii tali, per giusto giuditio di Dio, siano spesse volte poco felici, et nella generatione, et nella educatione de i figliuoli; percioche dove non è l’osservanza della fede maritale, non vi può essere nè amore, nè carità, nè pace, nè Dio, nè alcuno intiero bene.

Del terzo bene chiamato sacramento. Cap. XVIII.

Ma quanto cordiale, et sviscerato amore debbia essere tra i due consorti congiunti in matrimonio, et di più quanto santo, quanto casto, et puro, et più presto divino che humano, lo dimostra il terzo bene del matrimonio chiamato sacramento; percioche il matrimonio in quanto sacramento è un sacro, et venerando segno, ilquale significa la strettissima et santissima congiuntione di Giesù Christo Signore, et Salvator nostro con la Santa Chiesa sua carissima, et castissima sposa, dalla quale si come Christo giamai non si disgiunge, anzi perpetuamente con saldissimo nodo di carità è unito con lei, cosi il vincolo maritale per la virtù di questo sacramento, non si può sligare, nè dissolvere giamai mentre i due sposi vivono, etiandio che per alcuna grave cagione, per giudicio ecclesiastico, la cohabitatione tra loro si separasse. Hor se questo alto misterio fosse con attentione, et spesse volte considerato da coloro che vogliono contrarre, o si trovano haver contratto matrimonio, intenderiano à pieno quali debbiano esser i matrimonii christiani, et quali siano gli oblighi, et gli offitii debiti tra marito, et moglie, et quale unione, et dilettione convenga esser tra di loro. Ilche non mi sarà grave di esplicar alquanto più in particolare, poiche una gran dispositione di ottener figliuoli da Dio, et di bene allevargli, come altrove si è toccato, consiste nel gettar bene i fondamenti d’un santo