Tragedie, inni sacri e odi/Inni sacri/La Pentecoste
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LA PENTECOSTE
Madre de’1 Santi; immagine
Della città superna;
Del Sangue incorruttibile
Conservatrice eterna;
Tu che, da tanti secoli,2
Soffri, combatti e preghi;3
Che le tue tende spieghi
Dall’uno all’altro mar; 4
Campo di quei che sperano;5
Chiesa del Dio vivente;
Dov’eri mai? qual angolo
Ti raccogliea nascente,
Quando il tuo Re, dai perfidi
Tratto a morir sul colle,
Imporporò le zolle
Del suo sublime altar? 6
E allor che dalle tenebre
La diva spoglia uscita,
Mise il potente anelito
Della seconda vita;
E quando, in man recandoti
Il prezzo del perdono,
Da questa polve al trono
Del Genitor salì;
Compagna del suo gemito.
Conscia de’ suoi misteri,
Tu,7 della sua vittoria
Figlia immortal, doveri?
In tuo terror sol vigile,
Sol nell’obblio secura,
Stavi in riposte mura,
Fino a quel sacro dì,
Quando su te lo Spirito
Rinnovator discese,
E l’inconsunta fiaccola
Nella tua destra accese;
Quando, segnal de’8 popoli,
Ti collocò sul monte,9 10
E ne’ tuoi labbri il fonte
Della parola aprì.
Come la luce rapida
Piove di cosa in cosa,
E i color vari11 suscita12
Dovunque13 si riposa;
Tal risonò moltiplice
La voce dello Spiro:
L’Arabo, il Parto, il Siro
In suo sermon l’udì.
Adorator degl’idoli,
Sparso per ogni lido,14
Volgi lo sguardo a Solima,
Odi quel santo grido:
Stanca del vile ossequio,
La terra a LUI ritorni:
E voi che aprite i giorni
Di più felice età,
Spose che15 desta il subito
Balzar del pondo ascoso;16
Voi già vicine a sciogliere
Il grembo doloroso;
Alla bugiarda pronuba
Non sollevate il canto:
Cresce serbato al Santo
Quel che nel sen vi sta.
Perchè, baciando i pargoli,
La schiava ancor sospira?
E il sen che nutre i liberi
Invidiando mira?
Non sa che al regno i miseri
Seco il Signor solleva?
Che a tutti i figli Eva
Nel suo dolor pensò?
Nova franchigia annunziano
I cieli, e genti nove:
Nove conquiste, e gloria
Vinta in più belle prove;
Nova, ai terrori immobile
E alle lusinghe infide,
Pace, che il mondo irride,
Ma che rapir non può.
O Spirto! supplichevoli
A’17 tuoi solenni altari;
Soli per selve inospite;
Vaghi in deserti mari;
Dall’Ande algenti al Libano,
D’Erina18 all’irta Haiti,
Sparsi per tutti i liti,
Uni per Te di cor,19
Noi T’imploriam!20 Placabile
Spirto discendi ancora.
A’21 tuoi cultor propizio,
Propizio a chi T’ignora;22
Scendi e ricrea; rianima
I cor nel dubbio estinti;
E sia divina ai vinti
Mercedo il vincitor.23
Discendi Amor; negli animi
L’ire superbe attuta:
Dona i pensier24 che il memore
Ultimo dì non muta:
I doni tuoi benefica
Nutra la tua virtude;25
Siccome il sol che schiude
Dal pigro germe il fior;
Che lento poi sull’umili26
Erbe morrà non colto,
Nè sorgerà coi fulgidi
Color del lembo sciolto.
Se fuso a lui nell’etere
Non tornerà quel mite
Lume, dator di vite,
E infaticato altor.
Noi T’imploriam!27 Ne’28 languidi
Pensier dell’infelice29
Scendi piacevol alito,
Aura consolatrice:
scendi bufera ai tumidi
Pensier del violento;
Vi spira uno sgomento
Che insegni la pietà.
Per Te sollevi il povero
AI ciel, ch’è suo30, le ciglia,31
Volga i lamenti in giubilo,
Pensando a Cui somiglia:
Cui fu donato in copia,32
Doni con volto amico,
Con quel tacer pudico,
Che accetto il don ti fa.
Spira de’33 nostri bamboli
Nell’ineffabil riso;
Spargi la casta porpora
Alle donzelle in viso;
Manda alle ascose vergini
Le pure gioie34 ascose;
consacra delle spose
Il verecondo amor.
Tempra de’35 baldi giovani
Il confidente ingegno;
Reggi il viril proposito
Ad infallibil segno;
Adorna la canizie
Di liete voglie sante;
Brilla nel guardo errante
Di chi sperando muor.
Note
- ↑ dei
- ↑ Senza le virgole.
- ↑ preghi.
- ↑ [p. 348 modifica]Et dominabitur a mari usque ad mare. Is. LXXI. 8. — [Cfr. nel Cinque maggio: «Scoppiò da Scilla al Tanai, Dall’uno all’altro mar»].
- ↑ sperano,
- ↑ [p. 348 modifica]Altare de terra facietis mihi. Exod. XX. 24.
- ↑ Tu
- ↑ dei
- ↑ monte;
- ↑ [p. 348 modifica]Non potest civitas abscondi supra montem posita. Matth. V. 14.
- ↑ varii
- ↑ suscita,
- ↑ Ovunque
- ↑ lido;
- ↑ Spose, cui
- ↑ ascoso,
- ↑ Ai
- ↑ D’Ibernia
- ↑ Ma d’un cor solo in Te.
- ↑ t’imploriam!
- ↑ Ai
- ↑ t’ignora:
- ↑ Il Vincitor mercè.
- ↑ pensier,
- ↑ virtude:
- ↑ su le umili
- ↑ t’imploriam!
- ↑ Nei
- ↑ infelice,
- ↑ [p. 348 modifica]Beati pauperes, quia rcstrum est regnum Dei. Luc. VI, 20.
- ↑ ciglia
- ↑ copia
- ↑ dei
- ↑ gioje
- ↑ dei