Compagna del suo gemito.
Conscia de’ suoi misteri,
Tu,1 della sua vittoria
Figlia immortal, doveri?
In tuo terror sol vigile,
Sol nell’obblio secura,
Stavi in riposte mura,
Fino a quel sacro dì,
Quando su te lo Spirito
Rinnovator discese,
E l’inconsunta fiaccola
Nella tua destra accese;
Quando, segnal de’2 popoli,
Ti collocò sul monte,3 v
E ne’ tuoi labbri il fonte
Della parola aprì.
Come la luce rapida
Piove di cosa in cosa,
E i color vari4 suscita5
Dovunque6 si riposa;
Tal risonò moltiplice
La voce dello Spiro:
L’Arabo, il Parto, il Siro
In suo sermon l’udì.
Adorator degl’idoli,
Sparso per ogni lido,7
Volgi lo sguardo a Solima,
Odi quel santo grido:
Stanca del vile ossequio,
La terra a LUI ritorni:
E voi che aprite i giorni
Di più felice età,
- ↑ Tu
- ↑ dei
- ↑ monte;
- ↑ varii
- ↑ suscita,
- ↑ Ovunque
- ↑ lido;