Teoria degli errori e fondamenti di statistica/11.5.1
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | 11.5 | 11.5.2 | ► |
11.5.1 Stima di probabilità
Supponiamo che un fenomeno casuale possa dare origine ad un numero finito di eventualità, ognuna delle quali sia associata ad un valore ignoto della probabilità; se, eseguite prove indipendenti, indichiamo con la frequenza assoluta con cui ognuna delle eventualità si è presentata nel corso di esse, quale è la stima di massima verosimiglianza, , per le incognite probabilità ?
La funzione di verosimiglianza è, visto che la generica delle eventualità, di probabilità , si è presentata volte, data1 da
(in cui abbiamo indicato sinteticamente con due vettori, n e p, entrambi di dimensione , l'insieme degli valori e quello degli valori rispettivamente); ed il suo logaritmo da
. | (11.12) |
Il problema della ricerca del massimo della (11.12) è complicato dal fatto che i valori delle non sono liberi, ma vincolati dalla condizione
. | (11.13) |
Usiamo quindi il metodo dei moltiplicatori di Lagrange, costruendo la funzione
(11.14) |
e risolvendo il sistema delle equazioni, nelle incognite e , composto dalla (11.13) e dalle altre ottenute derivando la (11.14) rispetto ad ognuna delle :
. |
Da quest’ultima si ricava
e, sostituendo nella (11.13),
si ottiene
per cui in definitiva la soluzione di massima verosimiglianza è (cosa non sorprendente) data dalle
.